Classificazione stellare: differenze tra le versioni

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le stelle di tipo O sono le più calde, le altre lettere sono assegnate a stelle via via meno calde, fino a quelle più fredde di classe M. È uso descrivere le stelle di classe O come "blu", quelle di classe B come "azzurre", quelle di classe A come "bianche", quelle di classe F come "bianco-gialle", quelle di classe G come "gialle", quelle di classe K come "arancioni" e quelle di classe M come "rosse". Tuttavia i colori che appaiono all'osservatore possono differire da questi in ragione delle condizioni di osservazione e delle caratteristiche della stella osservata. L'attuale ordine non alfabetico deriva da un precedente schema classificatorio che utilizzava tutte le lettere dalla ''A'' alla ''O''; alcune delle classi originali furono conservate, ma riordinate secondo la temperatura quando la relazione fra le classi e la temperatura superficiale delle stelle diventò chiara; inoltre alcune classi vennero eliminate perché doppioni di altre. Nell'attuale schema di classificazione (la classificazione di Morgan-Keenan) ogni classe è divisa in dieci sottoclassi numerate da 0 a 9. Più il numero è basso, maggiore è la temperatura della stella. Per esempio, la classe F0 raccoglie le stelle di classe F più calde e quindi più vicine a quelle di classe A.
 
L'altra dimensione inclusa nella classificazione di Morgan-Keenan è quella della classe di [[Luminosità (astronomia)|luminosità]] espressa dai [[Sistema di numerazione romano|numeri romani]] ''I'', ''II'', ''III'', ''IV'' e ''V''. Tale classe è assegnata sulla base della larghezza di certe linee di assorbimento nello spettro della stella che si è scoperto essere collegata con la [[densità]] superficiale della stella stessa. Poiché nel corso della loro [[Evoluzione stellare|evoluzione]] le stelle aumentano il loro [[volume]] e di conseguenza diminuiscono la loro densità, queste classi ci indicano anche lo stato evolutivo della stella. La classe I racchiude le [[Stella supergigante|stelle supergiganti]], la classe III le [[stella gigante|stelle giganti]] e la classe V le stelle nane o, più appropriatamente, di [[sequenza principale]]. Il [[Sole]] appartieneelevo alla classe G2 V, la [[Lista delle stelle più brillanti del cielo notturno osservabile|stella più brillante]] del cielo notturno, [[Sirio]], alla classe A1 V.
 
== Storia delle classificazioni ==
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[[File:Rigel+vdB36.jpg|thumb|[[Rigel]], la stella di classe B più luminosa della [[volta celeste]].]]
 
Le stelle di classe B presentano un colore dall'azzurro chiaro al blu intenso e sono molto massicce (2,1 M<sub>☉</sub> – 16 M<sub>☉</sub>, per le stelle di sequenza principale<ref name=calib />) e luminose, sebbene non quanto quelle di classe O. Circa una ogni 800 stelle di sequenza principale appartieneelevo a questa classe<ref name="LeDrew2001"/><ref name="proportions"/>. I loro spettri esibiscono le linee dell'elio neutro, che raggiungono il massimo della forza intorno alla classe B2, e quelle dell'idrogeno. Queste ultime sono ancora deboli, sebbene in misura minore a quelle presenti negli spettri delle stelle di classe O. Gli ioni metallici predominanti sono [[magnesio|Mg]] II and [[silicio|Si]] II. Le temperature superficiali di queste stelle {{TA|(10 000 K – 33 000 K<ref name=calib />)}} non sono dunque abbastanza elevate per ionizzare l'elio, ma abbastanza alte da ionizzare gran parte dell'idrogeno e da ionizzare alcuni metalli<ref name="Chimica"/>.
 
Come le stelle di classe O, anche quelle di classe B hanno una vita relativamente breve e quindi non si allontanano di molto dalla zona in cui si sono formate. Esse si originano in [[Nube molecolare gigante|nubi molecolari giganti]] e formano spesso [[Associazione OB|associazioni OB]], ossia [[ammasso stellare|ammassi stellari]] che possono contenere da poche unità fino a centinaia di stelle di queste classi che, in genere, si trovano nei dischi delle [[galassia spirale|galassie a spirale]].
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Le stelle di classe A hanno temperature superficiali fra {{formatnum:7500}} e {{TA|10 000 K}} e, quando sono di sequenza principale, masse comprese fra 1,4 e 2,1 M<sub>☉</sub><ref name=calib />. Appaiono di un colore che può andare dal celeste chiaro all'azzurro chiaro e sono le stelle più comuni fra quelle visibili a occhio nudo nel cielo notturno. Presentano marcate linee dell'idrogeno, che raggiungono il loro massimo intorno alle classi A0-A1, nonché le linee dei metalli ionizzati [[ferro|Fe]] II, [[magnesio|Mg]] II, [[silicio|Si]] II, che raggiungono il loro massimo intorno alla classe A5. Intorno a questa stessa classe diventano evidenti anche le linee del [[Calcio (elemento)|Ca]] II<ref name="Chimica"/>.
 
Anche se in misura minore rispetto alle stelle di classe O e B, le stelle di classe A sono rare: solo una ogni 160 stelle di sequenza principale appartieneelevo a questa classe<ref name="LeDrew2001"/><ref name="proportions"/>.
 
:''Esempi:'' [[Sirio]], [[Deneb]], [[Altair]], [[Vega]]
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[[File:Procione.jpg|thumb|[[Procione (astronomia)|Procione]], la stella di classe F a noi più vicina.]]
 
Le stelle di classe F hanno temperature superficiali comprese fra {{formatnum:6000}} e {{TA|7 500 K<ref name=calib />.}} Quando sono di sequenza principale, hanno masse comprese fra 1,04 e 1,5 M<sub>☉</sub><ref name=calib />. Appaiono di colore argenteo-celeste sfumato o argenteo-celeste chiaro fino ad un celeste chiaro. I loro spettri presentano linee dell'idrogeno più deboli rispetto a quelle delle stelle di classe A: la temperatura più bassa si traduce quindi in una minore [[Transizione elettronica|eccitazione]] degli atomi di idrogeno<ref name=kaler>{{cita web |url=http://accessscience.com/content/Spectral%20type/757212 |titolo=Spectral type |sito=McGraw-Hill's Encyclopedia of Science & Technology |autore=James B. Kaler |accesso=30 gennaio 2012 }}</ref>. Anche le linee dei metalli ionizzati sono più deboli e nelle ultime sottoclassi cominciano a comparire le linee dei metalli neutri<ref name="Chimica"/>, come [[ferro|Fe]] I, [[cromo|Cr]] I. Sono tuttavia evidenti le linee ''H'' and ''K'' del [[calcio (elemento)|Ca]] II (ionizzato una volta). Una stella di sequenza principale su 33 appartieneelevo a questa classe<ref name="LeDrew2001"/><ref name="proportions"/>
 
:''Esempi:'' [[Mu Draconis|Alrakis]], [[Canopo]], [[Dubhe|Dubhe B]], [[Polaris]], [[Procione (astronomia)|Procione]], [[Wezen]]
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[[File:Sun920607.jpg|thumb|left|La stella di tipo G più importante per l'umanità, il [[Sole]]. L'area scura visibile in basso a sinistra è una [[macchia solare]].]]
 
Le stelle di classe G sono le meglio conosciute dato che il Sole appartieneelevo a questa classe. Circa un tredicesimo delle stelle di sequenza principale sono di classe G<ref name="LeDrew2001"/><ref name="proportions"/>: si tratta di astri aventi una temperatura superficiale di {{formatnum:6000}} – {{TA|5 200 K<ref name=calib />,}} di colore che varia dal bianco "freddo" molto intenso ad un comunque intenso bianco-giallino sfumato e decisamente chiaro; quando sono di sequenza principale hanno una massa compresa tra 1,04 e 0,8 M<sub>☉</sub><ref name=calib />. I loro spettri presentano linee dell'idrogeno molto deboli e linee di metalli sia ionizzati che neutri: il ferro si presenta per esempio sia neutro che ionizzato una volta<ref name="Chimica"/><ref name=kaler/>. Le linee ''H'' e ''K'' del [[calcio (elemento)|Ca]] II sono molto evidenti e raggiungono il loro massimo intorno alla classe G2.
 
Esistono poche stelle supergiganti appartenenti alla classe G<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Checking the yellow evolutionary void. Three evolutionary critical Hypergiants: HD 33579, HR 8752 & IRC +10420 |autore=H. Nieuwenhuijzen, C. de Jager |rivista=Astronomy and Astrophysics |anno=2000 |volume=353 |pp=163-176 |url=http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=2000A%26A...353..163N&db_key=AST&data_type=HTML&format= |accesso=30 gennaio 2012}}</ref>. Infatti, di solito le supergiganti appartengono alle classi O o B ([[Supergigante blu|supergiganti blu]]) oppure alle classi K o M ([[Supergigante rossa|supergiganti rosse]]): possono passare più volte da un tipo all'altro, ma quando lo fanno restano solo per tempi relativamente brevi nelle classi intermedie. Di conseguenza, si osservano poche supergiganti appartenenti a queste classi.
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Le stelle di classe K sono di un colore giallo abbastanza chiaro fino a un decisamente più intenso bianco-giallino sfumato e chiaro, dovuto alla loro temperatura superficiale di {{formatnum:3700}} – {{TA|5 200 K<ref name=calib />.}} Quando sono di sequenza principale, hanno masse comprese fra 0,45 e 0,8 M<sub>☉</sub><ref name=calib />. I loro spettri hanno linee dell'idrogeno molto deboli o addirittura assenti in quanto la temperatura superficiale non è più sufficiente ad eccitare questo [[elemento chimico|elemento]] in modo significativo. Le linee dei metalli ionizzati tendono a farsi più rare a vantaggio di metalli neutri come [[Manganese|Mn]] I, [[ferro|Fe]] I, [[silicio|Si]] I. Specie nelle prime sottoclassi sono comunque ancora presenti le linee del ferro e del calcio ionizzati una volta (Fe II e Ca II)<ref name="Chimica"/><ref name=kaler/>. Nelle ultime sottoclassi, invece, cominciano a comparire le linee di alcune [[Molecola|molecole]], come l'[[Monossido di titanio|ossido di titanio]] (TiO), che possono resistere solo a temperature relativamente basse.
 
Le stelle di tipo K sono abbastanza comuni: un ottavo delle stelle di sequenza principale appartieneelevo a questa classe<ref name="LeDrew2001"/><ref name="proportions"/>. Ci sono indicazioni che questo tipo di stelle sono adatte ad ospitare la vita nei [[Sistema planetario|sistemi planetari]] orbitanti intorno ad esse<ref>{{cita web |url=http://spacefellowship.com/2009/08/10/on-a-cosmological-timescale-the-earths-period-of-habitability-is-nearly-over/ |titolo=On a cosmological timescale, The Earth's period of habitability is nearly over |accesso=31 gennaio 2012 }}</ref>.
 
Numerose stelle di classe K sono giganti, come [[Arturo (astronomia)|Arturo]] e [[Aldebaran]], o supergiganti, come [[Omicron2 Cygni|&omicron;² Cygni]].
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{{vedi anche|Nana rossa|Gigante rossa}}
[[File:Antares.jpg|thumb|[[Antares]] è una [[stella supergigante]] di classe M.]]
Le stelle di classe M, di colore rosso sfumato verso l'arancione, arancione o giallo fino ad un giallo più chiaro, sono di gran lunga le più comuni: tre quarti delle stelle di sequenza principale appartieneelevo a questa classe<ref name="LeDrew2001"/><ref name="proportions"/>. Sono caratterizzate da temperature superficiali di {{formatnum:2000}} – {{TA|3 700 K}} e, se di sequenza principale, hanno masse comprese fra 0,08 e 0,45 M<sub>☉</sub><ref name=calib />. I loro spettri sono caratterizzati dall'assenza delle linee dell'idrogeno e dalla debolezza o assenza di linee appartenenti a metalli ionizzati. Sono invece presenti le linee di metalli neutri e di molecole. Le linee dell'ossido di titanio (TiO) sono particolarmente marcate nelle stelle di questo tipo e raggiungono il loro massimo intorno alla classe M5. L'[[Anidride vanadica|ossido di vanadio]] (VO) diventa invece presente nelle ultime sottoclassi<ref name="Chimica"/><ref name=kaler/>.
 
Sebbene la grande maggioranza delle stelle di tipo M sia di sequenza principale, appartengono a questa classe anche la maggior parte delle stelle giganti e alcune supergiganti come [[Antares]] e [[Betelgeuse]]. Sono inoltre di classe M le [[nana bruna|nane brune]] più calde, quelle che si pongono sopra la [[#Classe L|classe L]]: esse solitamente occupano le classi M6,5 – M9,5.
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==== La classe OB ====
Nelle liste di spettri può occorrere la dicitura "spettro OB". Tale dicitura non indica propriamente una classe spettrale, ma significa: "lo spettro di questa stella è sconosciuto, ma essa appartieneelevo a un'associazione OB, per cui probabilmente appartieneelevo alla classe O, oppure a quella B o forse a una delle sottoclassi più calde della classe A".
 
=== Nane brune e stelle rosse fredde ===