Massenzio: differenze tra le versioni

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===La sconfitta===
Dopo la morte di Galerio gli altri due augusti, [[Licinio]] (un altro cognato di Costantino) e [[Massimino Daia]] (formalmente alleato ancora di Massenzio) - occupati a contendersi la metà orientale dell'impero - lasciarono a [[Costantino I|Costantino]], che disponeva ormai in occidente di margini di manovra migliori che per il passato, il compito di eliminare l'usurpatore. Costantino, ormai sospettoso nei confronti di Massenzio e non disposto a riconoscerlo, riunito un [[esercito romano|grande esercito]] formato anche da barbari catturati in guerra, oltre a [[Germani]], popolazioni [[celti]]che e provenienti dalla [[Britannia (provincia romana)|Britannia]], mosse alla volta dell'Italia attraverso le [[Alpi]], forte di 90.000 fanti e 8.000 cavalieri.<ref name="ZosimoII,15,1">[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', II, 15, 1.</ref> Lungo la strada, Costantino, lasciò intatte tutte le città che gli aprirono le porte, al contrario Massenzio assediò e distrusse quante si opposero alla sua avanzata.<ref name="ZosimoII,15,1"/> Costantino, dopo aver battuto due volte Massenzio prima [[battaglia di Torino (312)|presso Torino]] e poi [[Battaglia di Verona (312)|presso Verona]], lo sconfisse definitivamente nella [[battaglia di Ponte Milvio]],<ref>[[Eutropio]], ''Breviarium historiae romanae'', X, 4.</ref> presso i ''[[Saxa Rubra]]'' sulla [[via Flaminia]], alle porte di Roma, il 28 ottobre del [[312]], anniversario della sua ascesa alla porpora imperiale sei anni prima.
 
Un [[Panegyrici latini|panegirico]] a Costantino del [[313]] riporta lo stato d'animo di Massenzio prima della battaglia:{{quote|Quale altra speranza si può credere ch'egli abbia avuta? Egli che aveva già abbandonato due giorni prima il palazzo; con la moglie e con il figlio spontaneamente si era ritirato nella sua casa privata, agitato per la verità da sogni terrificanti e perseguitato da furie notturne, perché tu, la cui presenza era già da lungo tempo desiderata, potessi succedergli in quelle dimore sacre dopo lunghe purificazioni e sacrifici espiatori.}}