Oreste Salomone: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: i simboli corretti degli ordinali sono º e ª e modifiche minori
Nessun oggetto della modifica
Riga 25:
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di = [[1ª Squadriglia]]<br />[[XIV Gruppo]]
|Decorazioni = [[Oreste Salomone#Onorificenze|vedi qui]]<ref>Una copia, non originale e molto probabilmente incongrua, del medagliere del maggiore S. è conservato presso il [[Museo storico dell'Accademia Militare di Modena]], qui si sono indicate le solo decorazioni da lui con certezza meritate in vita. Il vero medagliere andò perduto nel 1943 (Cersòsimo, Op.cit.), quello attualmente esposto annovera una serie di medaglie e decorazioni che non è certo venissero attribuite anche alla memoria, è così composto: Medaglia d'oro al valor militare, Medaglia d'argento al valor militare, Croce di guerra al valor militare, Croce al merito di guerra (dubbia, a meno di non essere stata meritata durante la Guerra di Libia), Medaglia commemorativa della guerra italo-turca 1911-1912 (una barretta), Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918 (tre barrette; dubbia), Medaglia interalleata della vittoria (dubbia), Croce di cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia (dubbia), Medaglia di benemerenza per i pionieri dell'aeronautica (alla memoria), Croix de guerre 1914-1918 (Belgio; dubbia), Croix de guerre 1914-1918 (Francia; dubbia).</ref>
|Studi_militari =
Riga 74:
Nel corso dell'azione il velivolo il Caproni Ca.33 ''Aquila Romana'' pilotato dai capitani Luigi Bailo comandante di squadriglia,<ref name="M8p80"/> ed Oreste Salomone che imbarcava come osservatore il comandante del [[Gruppo comando supremo]], il tenente colonnello [[Alfredo Barbieri]],<ref name=L0p19>{{Cita|Ludovico 1980|p. 19|Ludovico1980}}.</ref> attirò su di sé la caccia nemica per permettere agli altri aerei che avevano raggiunto l'obiettivo di portare a termine la missione.<ref name=L0p28>{{Cita|Ludovico 1980|p. 28}}.</ref> Durante il combattimento<ref>Il Caproni Ca.33 venne attaccato sul cielo di Selva di Ternova da due caccia austro-ungarici che uccisero Bailo e Barbieri, e cercarono di ottenere la sua resa, per farlo atterrare in territorio controllato dal nemico.</ref> vennero uccisi tutti i suoi compagni,<ref name=L0p28/> ed egli, seppur gravemente ferito, riuscì a ripassare le linee<ref name=L0p28/> con il mezzo gravemente danneggiato, ed ancora carico di bombe, fatto oggetto del continuo fuoco avversario.<ref>Il fatto, menzionato ufficialmente nell'Ordine del Giorno del 3 marzo 1916 dal generale [[Luigi Cadorna]], ebbe tale eco in tutta la nazione che egli dovette pubblicare sulla [http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/download/id/1916060_PM Gazzetta Ufficiale del Regno] i propri ringraziamenti: ''il capitano Oreste Salomone riceve da tutta l'Italia innumerevoli entusiastici attestati di ammirazione pel suo fulgido eroismo, e, nella impossibilità di rispondere a ciascuno, se ne professa pubblicamente grato e commosso''.</ref>. Per tale azione Sua Maestà il Re [[Vittorio Emanuele III]] gli conferì ''motu proprio'' la prima [[Medaglia d'oro al valor militare]] per fatti d'arme aeronautici.<ref name=L0p28/> Nominato comandante della 1ª Squadriglia dal 19 aprile, prenderà parte sul finire del 1916 ai bombardamenti di [[Trieste]] e [[Pola]] ma sarà poi costretto dall'aggravarsi delle sue condizioni di salute ad accettare dall'8 novembre un comando presso il Battaglione Aviatori di Torino.
 
Dopo la [[battaglia di Caporetto]]<ref>A quell'epoca era in forza alla 107ª Squadriglia di [[Centocelle]].</ref> otterrà su domanda di esser inviato nuovamente al fronte venendo in breve nominato comandante del [[XIV Gruppo]] di base ad [[Arquà Petrarca]].<ref name=L0p169>{{Cita|Ludovico 1980|p. 169}}.</ref> Promosso [[Maggiore]]<ref name=C0p21>{{Cita|Cersosimo 2010|p. 21}}.</ref> per meriti eccezionali il 17 gennaio del [[1918]],<ref name=C0p21/> troverà poco tempo dopo la morte. Nella notte tra il 2<ref name=U9p24/> e il 3 gennaio, al rientro da una missione di bombardamento notturno<ref>Per quest'ultima azione gli sarà conferita la [[Croce al merito di guerra]] alla memoria.</ref> su [[Levico]] e [[Caldonazzo]], mentre stava per atterrare sull'[[Aeroporto di Padova|campo d'aviazione]] di [[Padova]], a causa della nebbia sbagliò la manovra ed il suo velivolo appartenente alla [[10ª Squadriglia da bombardamento "Caproni"]]<ref>Si trattava del Caproni Ca.450HP matricola 4230 appartenente alla 10ª Squadriglia del XIV Gruppo di stanza a Padova.</ref> si schiantò contro una casa nella frazione di Brusegana.<ref name=C0p21/> Con lui perirono nell'incidente il tenente osservatore [[Mariano D'Ayala Godoy]] e il sergente pilota Antonio Porta. Il quarto membro dell'equipaggio, sergente mitragliere Silvio Piovesan rimase illeso.
 
Al funerale [[Gabriele D'Annunzio]] volle pronunciare l'elogio funebre.<ref>Di lui D'Annunzio scrisse nel [[Notturno (D'Annunzio)|Notturno]]: ''Con la sua vita restò mozzo la cima di un bel albero, accendetegli ogni anno un fuoco sul Volture''.</ref> Dopo i funerali la salma venne inumata dapprima nel cimitero di Padova, e al termine della [[grande guerra]] fu traslata a Capua, dove le vennero tributate solenni onoranze.<ref name=C0p21/>