Rabindranath Tagore: differenze tra le versioni

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Per il poeta ogni creatura vale in quanto è tale, senza distinzioni di casta o di classe che sono negative. Ne è un esempio l'amicizia tra la piccola bengalese Mini e il rude afghano ce vede nella bambina la propria figlioletta lontana, conferendo al racconto ''Kabuliwalla'' (nel volume ''Il malefizio delle pietre'') un valore morale universale.
Il nonno di Tagore, principe Dvarkanath, aveva fondato nel [[1828]] insieme con Rammohan Roy il ''Brahmo samaj'', "la congregazione di Dio", il movimento teistico, ispirato da idee cristiane e islamiche, del quale il padre del poeta fu uno dei capi. E Tagore risentì dell'influsso di questa corrente di pensiero.
Il poeta fu molto attento anche agli umili e ai derelitti, nei quali vedeva la presenza di Dio: "dove sta il più disprezzabile di tutti, / il più povero dei poveri / Tu regni" (''Gitanjali'' 107).<ref>Introduzione di Carlo Della Casa, Rabindranath Tagore, ''Ghitangioli'', Guanda editore, Parma, 1964.</ref>
 
 
==Inni nazionali==