Domiziano: differenze tra le versioni
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=== La persecuzione religiosa ===
[[File:Bust of Domitian
Distrutto il [[tempio di Gerusalemme]] e dispersa la popolazione, gli ebrei non furono altrimenti perseguitati sotto Vespasiano e Tito. Lo stesso re [[Erode Agrippa II|Agrippa II]] e le sorelle Berenice e Drusilla vivevano a Roma, intimi dei Flavi,<ref>Svetonio, ''Tito'', 7.</ref> e una colonia di ebrei viveva nella capitale libera di praticare la propria religione, salvo essere tenuti a dichiararsi alle autorità per pagare il ''[[fiscus iudaicus]]'', una tassa annua di due dracme.<ref>Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', VII, 6, 6.</ref> Vi furono conversioni al giudaismo, per quanto i nuovi adepti non praticassero scrupolosamente gli obblighi della legge mosaica e rifuggissero dalla circoncisione: piuttosto, essi potevano essere attratti dalla religione del dio unico e dalla sua morale. Quanto ai cristiani, oltre a essere ancora generalmente giudaizzanti, essi erano considerati dall'opinione pubblica soltanto una setta ebraica<ref>{{cita|Gsell 1894|pp. 293}}.</ref> alla quale poteva essere egualmente indirizzata l'accusa di «ateismo» - cioè di non credere nella religione romana e di rifiutarsi di sacrificare - e di seguire «costumi ebraici». Questa circostanza rende difficile, se non impossibile, distinguere le conversioni al giudaismo dalle conversioni al cristianesimo.
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