Portico di Caserta: differenze tra le versioni

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Geograficamente è situato in zona di [[Terra di Lavoro]]. Il clima è mite ed in inverno è rarissimo che la temperatura scenda sotto lo 0° oppure che nevichi. Il comune è raggiungibile in auto provenendo dall'A1 uscendo indistintamente ai caselli "Caserta Nord" o "Caserta Sud". La stazione ferroviaria più vicina è quella di [[Recale]] e [[Marcianise]]. I mezzi pubblici della [[CLP (azienda)|CLP]] collegano il paese con Caserta, Santa Maria Capua Vetere e Marcianise. La superficie territoriale è pari ad ettari 182 corrispondenti a 1,82 km².
== Storia e origini del nome ==
Menzionata nei documenti a partire dall’XI secolo, fu casale di Capua e ne seguì sempre le sorti. Nel Settecento, in seguito alla costruzione della reggia di Caserta, conobbe una certa prosperità e una significativa espansione edilizia: infatti, data la sua vicinanza della nuova residenza reale, numerose illustri famiglie scelsero di porvi la propria dimora. Nel 1928, con la soppressione della provincia di Terra di Lavoro, fu aggregata alla vicina <nowiki>[[Macerata Campania]]</nowiki> e formò un unico comune chiamato Casalba ma nel 1946 riacquistò la propria autonomia amministrativa. Il toponimo, che è stato semplicemente Portico fino al 1862, è di chiara derivazione ma non è noto se fa riferimento al portico di un antico monumento o ad altro. Tra le testimonianze storico-architettoniche presenti nel capoluogo comunale figura la chiesa intitolata a San Pietro Apostolo, che presenta l’aspetto conferitole nel Seicento, quando venne completamente rifatta; vale la pena di menzionare anche l’ottocentesca chiesa di San Marcello, situata in località [[Musicile]].
 
== Società ==
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== Cultura ==
=== Istruzione ===
A Portico di Caserta sono presenti istituti di [[scuola dell'infanzia]], [[ scuola primaria]] e [[scuola secondaria di primo grado]], con tanto di biblioteca comunale, non ci sono invece istituti superiori.
 
=== Tradizione (Sant'Antuono) ===
Famosissima è la festa di [[Sant'Antonio Abate]] (festeggiata il 17 gennaio a Macerata Campania, e la domenica successiva a Portico di Caserta) per la manifestazione "I carri di Sant'Antonio". Si tratta di veri e propri carri allegorici a forma di barche e con volti di spiriti maligni (tipica rappresentazione della cultura del paese, che sta a raffigurare la liberazione del male attraverso il "suono" prodotto dai bottari sul carro), trainati da trattori e sui quali gli abitanti del paese suonano strumenti risalenti alla cultura contadina del luogo. Tali strumenti sono botti, tini e falci. I bottari di Portico sono divenuti col tempo sempre più famosi fino a raggiungere l'attuale posizione "internazionale" con tournée in tutta Europa insieme al musicista e cantautore [[Enzo Avitabile]], divenuto col tempo cittadino onorario del paese. Erroneamente talvolta vengono chiamati carri di carnevale, ma va ben precisata una cosa, i "Carri di Sant'Antonio", non hanno nulla a che fare con il carnevale, in quanto in primis è un ritovoto religioso che i cittadini fanno versonei l'amoreconfronti di unSant'Antonio SantoAbate, in secondis lo si capisce dell'allestimento che questi assumono durante le sfilate, e cioè vengono allestiti da [[palme]] che è il simbolo cardine della festa di "Sant'Antonio Abate". Una festa antichissima, eppure così amata ed attuale, che vede ogni anno affiorare tra le strade di Portico centinaia di persone provenienti in tutta la provincia di Caserta, e non solo, per vedere le pattuglie sfilare e i bottari suonare e muoversi a ritmo di pastellessa, una festa antica ma paradossalmente così moderna da essere la più invidiata ed imitata di sempre.
 
== Economia ==