Età comunale: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Podestà (medioevo)|Capitano del popolo}}
[[File:GOVERNO COMUNALE DI TERNI NEL 1377 - GOVERNMENT OF THE "COMUNE DI TERNI" IN 1377.png|miniatura|450x450px|Sistema di governo del Comune di Terni nel 1377 (cioè dopo la ''reconquista'' pacificante del centro Italia da parte dell'[[Egidio Albornoz|Albornoz]] nel 1353)]]
Per la gestione cittadina i capifamiglia delle famiglie più potenti cominciarono a riunirsi in assemblea per poi dare vita ad associazioni che intervennero in modo sistematico e continuativo negli affari della città fino ad assumerne il governo.
 
La gestione di questi poteri venne assegnata dall’assemblea a un gruppo di magistrati chiamati consoli.
 
In base alle esigenze veniva stabilito il numero e la durata dell’incarico.
 
I consoli furono a lungo scelti tra le famiglie più potenti, il popolo infatti ebbe un ruolo politicamente secondario.
 
Visto che i comuni tendevano ad estendere il proprio dominio, i proprietari terrieri si videro in difficoltà.
 
La situazione si concludeva o con l’assedio da parte dei comuni o, si giungeva a un accordo pacifico con il cittadino in cui il signore si impegnava a rispettare l’autorità del comune ma ricevendo in cambio la cittadinanza.
 
L’assemblea venne anche chiamata Arengo o Parlamento.
 
Avevano il diritto di parteciparvi i maschi maggiorenni dotati di un discreto reddito.
 
Visto che era costituito da troppe persone presto l’Arengo fu sostituito dal Consiglio composto dai suoi rappresentanti.
 
I comuni d’Oltralpe ebbero un minor grado di autonomia perché la loro classe dirigente non era formata da famiglie nobili ed era militarmente inferiore.
 
Molti comuni quindi concordarono con il signore locale una carta franchigia o di comune attraverso la quale ottenevano determinate libertà.
 
In Italia la massiccia presenza della nobiltà fu poi motivo di continui e aspri conflitti tra le famiglie rivali.
 
Per assicurare una vera neutralità i comuni cominciarono ad affidare il governo al podestà, figura dai grandissimi poteri che doveva innanzi tutto garantire l’ordine pubblico.
 
In generale, la vita politica comunale attraversò quasi ovunque fasi analoghe. La prima forma di governo fu quella consolare: il potere veniva affidato per un anno a magistrati scelti dalla comunità, che sul modello romano erano chiamati consoli e il cui numero variava da due a venti a seconda dei periodi e dei Comuni. I primi consoli sono testimoniati per la città di [[Pisa]] nel [[1085]].