Ifigenia in Aulide: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiungo file
Riga 47:
 
=== La seconda parte: le lusinghe del potere ===
[[File:Ifigenia in Aulide (2015).ogg|miniatura|Una scena dell'opera, rappresentata al [[Teatro greco di Siracusa]] nel 2015]]
La seconda parte dell'opera è dedicata all'analisi della psicologia dei personaggi, i quali hanno tutti una caratteristica fondamentale: pur essendo alcuni tra i più grandi eroi della [[mitologia greca]], essi appaiono impotenti ed incapaci di intervenire in maniera fattiva nella vicenda. Agamennone si dispera per l'imminente sacrificio della figlia, ma non sembra in grado di fare nulla per impedirlo, e lo stesso vale per Achille, più preoccupato di salvaguardare il proprio buon nome che la vita della ragazza. Il punto fondamentale è che tutti questi eroi cercano innanzitutto di mantenere il proprio potere: Agamennone non vuole rinunciare a comandare la spedizione verso Troia, né Menelao ed Achille vogliono rinunciare a parteciparvi. Di fronte alle lusinghe del potere ogni scrupolo etico scompare ed i personaggi si comportano da veri pusillanimi, accettando che una ragazza innocente dia la propria vita per i loro interessi. In questo senso, Ifigenia, che accetta di morire quando vede quanto importante è per tutti la spedizione, compie un atto di grande generosità, qualificandosi come l'unico personaggio dall'animo nobile di tutta la tragedia. L’''Ifigenia in Aulide'' è dunque un'opera che smaschera i meccanismi del potere, mostrando fino a quali bassezze è possibile arrivare pur di ottenerlo ed esercitarlo.
[[Immagine: The Sacrifice of Iphigenia.jpg |thumb|''Il sacrificio di Ifigenia'' ([[1632]]-[[1633]]) di François Perrier ([[Museo delle belle arti di Digione]]).]]
 
=== Il personaggio di Ifigenia ===
Il personaggio di Ifigenia nell'opera è caratterizzato da un repentino cambiamento nel comportamento, poiché passa nel breve volgere di pochi versi da ragazzina terrorizzata per il sacrificio, a persona che sceglie consapevolmente di morire. Tale mutamento, a partire da [[Aristotele]],<ref>Aristotele, ''[[Poetica (Aristotele)|Poetica]]'', 1454a.</ref> è stato spesso giudicato troppo improvviso e di conseguenza non realistico,<ref>Guidorizzi, p. 189; contro questa tesi invece ''Ifigenia in Tauride - Ifigenia in Aulide'', pp. 45-49.</ref> ma vale a mettere in luce con ancora maggiore evidenza la nobiltà ed il coraggio della ragazza, a fronte della vile impotenza degli eroi che comandano la spedizione verso Troia.
 
[[Immagine: The Sacrifice of Iphigenia.jpg |thumb|''Il sacrificio di Ifigenia'' ([[1632]]-[[1633]]) di François Perrier ([[Museo delle belle arti di Digione]]).]]
=== L'incompiutezza dell'opera ===
Nonostante la ''Ifigenia in Aulide'' non contenga lacune particolarmente ampie, e sia quindi da considerarsi un'opera drammaturgicamente completa, essa reca alcuni segni di incompiutezza. Si ritiene che la morte dell'autore abbia impedito la revisione (o addirittura il completamento) dell'opera, favorendo quindi nel tempo modifiche ed interpolazioni varie al testo euripideo. Due, in particolare, sono i punti più problematici: