Eiaculazione: differenze tra le versioni

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L'eiaculazione dura, generalmente, alcuni secondi ed è influenzata da fattori fisici (durata delle contrazioni, numero e forza), quantitativi (produttività della [[ghiandola prostatica]] e delle vesciche spermatiche) nonché psicologici (percezione del piacere). È solitamente associata a sensazione di estremo piacere in quanto nel corso dell'atto sessuale man mano che si avvicina il raggiungimento dell'orgasmo si genera nell'uomo una situazione di forte tensione, dovuta appunto alla pressione esercitata dallo [[sperma]] alla base del pene.
 
Al momento dell'orgasmo ripetuti spasmi involontari<ref>{{cita web|url=http://www.cidimu.it/home/art.asp?id=1284&spec=ses|titolo=Fisiologia dell'eiaculazione}}</ref> provocano l'emissione del liquido attraverso l'[[uretra]] in forti schizzi e la conseguente, immediata sensazione di cessazione improvvisa della tensione e appagamento. L'eiaculazione normalmente termina nella fase della [[detumescenza]] (anche se lo [[sperma]] può continuare in piccole quantità a fuoriuscire), in cui i centri nervosi smettono di inviare impulsi all'[[apparato genitale]] e il [[sangue]] defluisce dai [[vasi cavernosi]] (con relativa scomparsa dell'[[erezione]]).
 
{{Citazione necessaria|Generalmente, l'emissione spermatica è costituita da tre flussi principali, emessi con tre forti getti durante l'eiaculazione: nel primo abbiamo una prevalente componente prostatica lubrificante, nel secondo e nel terzo è preponderante la componente seminale; la terza parte svolge una azione di pulizia all'interno dei tubuli, eliminando ogni residuo di liquido seminale eventualmente presente.}}
 
===Periodo refrattario===