Willard il paranoico: differenze tra le versioni

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Quando Willard rientra in casa si accorge che Ben lo guarda in modo maligno e, come se non bastasse, il grosso ratto comincia a dimostrare di possedere un'intelligenza fuori dal comune, e ad avere comportamenti sempre più invadenti (per esempio dormendo sul suo letto nonostante Willard glielo avesse espressamente vietato, e facendo a pezzi con i denti un bastone da passeggio che Willard aveva usato per intimidirlo). Ben presto l'uomo comincia a diffidare del roditore.
Disperatamente solo, e dopo un lungo periodo di assenza dal posto di lavoro, Willard decide di ritornare in azienda e di a portare Socrate con sè, solo per scoprire di essere stato licenziato. Mentre Willard, furioso e disperato, discute con Martin, chiedendo di potersi tenere il posto di lavoro e dicendosi disposto a vendergli la casa pur di non essere licenziato, Socrate viene scoperto dalla moglie di Martin, e ucciso dall'uomo con un bastone. La morte della bestiola contribuisce a devastare definitivamente il già precario equilibrio mentale di Willard. L'uomo, distrutto dal dolore, si rivolge a Ben, pianificando con lui di guidare l'esercito di topi per aiutare Willard a vendicare la morte di Socrate e tutti i soprusi subisisubiti dal suo capo. Così, nottetempo Willard si reca in azienda e, accecato dall'odio e dall'ira, affronta Martin picchiandolo con lo stesso bastone con cui l'uomo ha ucciso Socrate e infine aizzandogli contro i suoi topi, che lo divorano vivo.
 
Tuttavia, a vendetta compiuta, Willard non riesce più a fidarsi di Ben, e decide di disfarsi di lui e degli altri topi. Riesce ad ucciderne alcuni con del veleno, ma Ben sopravvive e aizza gli altri topi contro di lui. Nella tremenda lotta che ne consegue Willard riesce ad uccidere Ben con un taglierino, mentre la casa viene distrutta dai topi, che ormai hanno raggiunto un numero impressionante. In un drammatico epilogo Willard viene abbandonato da Cathryn, sconvolta dalla sua follia, arrestato e internato in un manicomio. Qui l'uomo fa amicizia con un altro topo bianco, del tutto simile al suo amato Socrate.