Alimurgia: differenze tra le versioni

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{{S|medicina alternativa}}
L<nowiki>'</nowiki>'''alimurgia''' è la scienza che riconosce l'utilità di cibarsi di determinate piante selvatiche che sono [[edibile|edibili]], soprattutto in tempi di carestie o semplicemente per scopi salutistici. Tali piante sono dette '''piante alimurgiche''' se appunto [[commestibile|commestibili]], e perciò prive di sostanze velenose o comunque dannose per l'organismo.
 
Il termine alimurgia è statofu coniato del medico e naturalista fiorentino [[Giovanni Targioni-Tozzetti]] (1712-1783) nel trattato ''De alimenti urgentia'' (1767), opera che trattava della possibilità di far fronte alle carestie, ricorrendo all'uso dei prodotti spontanei della terra e principalmente delle verdure.<ref>{{cita web |autore= |titolo=Le erbe spontanee come risorsa alimentare |sito=Le piante alimurgiche |editore=Dipartimento di Botanica - Università di Catania |url=http://www.dipbot.unict.it/alimurgiche/leverdure.htm |lingua=it |accesso= 9 febbraio 2016}}</ref>
 
Le parti commestibili (o [[eduliedule|edùli]]) di una pianta possono essere diverse: [[foglie]], [[fusto]], [[germogli]], [[fiori]], [[radice (botanica)|radici]], [[tuberi]], [[bulbi]] e [[bacche]].
 
==piante alimurgiche==