5º Reggimento bersaglieri: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== Le origini ===
E' il 24 Gennaio 1861 quando [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] emana i ''Decreti con le disposizioni per l'organizzazione dell'Armata'' [https://books.google.it/books?id=thgvAAAAYAAJ&pg=RA1-PA35&dq=decreto+che+riorganizza+il+corpo+dei+bersaglieri&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjE4_Tfpo3WAhVG2BoKHXLcDagQ6AEIJjAA#v=onepage&q=decreto%20che%20riorganizza%20il%20corpo%20dei%20bersaglieri&f=false] per effetto dei quali il 16 aprile a [[Cuneo]] con soli compiti amministrativi e disciplinari viene costituito il Comando dei Bersaglieri del [[V Corpo d'armata (Esercito Italiano)|V Corpo d'Armata]] che raggiunge immediatamente la sua nuova sede di [[Livorno]] e dal 31 dicembre assume la denominazione di 5° Reggimento Bersaglieri.
 
Alle sue dipendenze oltre ad un battaglione deposito e al XXXIV battaglione di recente formazione, il XXIV battaglione (costituito nel 1860) e alcune unità che già si erano distinte durante la '''Campagna centro meridionale del 1860-61''' conclusa con l'annessione al Piemonte di alcuni territori del [[Regno delle Due Sicilie]] e dei [[Stato Pontificio|legati pontifici di Marche e Umbria]]. Il XIV battaglione (1959) due volte decorato per gli assalti compiuti nei pressi di [[Ancona]] e [[Gaeta]] e il XVI battaglione (1959) anch'esso decorato per i fatti di Gaeta.
 
=== Terza guerra d'indipendenza ===
Successivamente passano sotto le sue dipendenze i battaglioni XXIII (1865, proveniente dal disciolto 4° Reggimento Bersaglieri), XXXIV (1865, di nuova costituzione), XLV (attivo dal 1866 al dicembre 1870), L (attivo solo tra l'agosto e il dicembre 1866).
 
=== Presa di Roma ===
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Il 5 febbraio 1921, restituiti i battaglioni VIII e XII ai reggimenti di provenienza, l'unità raggiunge la nuova sede ad Imperia.Il 23 aprile 1923 essendo tornato effettivo il XXIV battaglione (ridotto a quadro nel 1922) il Reggimento è formato dai battaglioni XIV e XXIV ed effettivi del XLVI ricostituito in formazione quadro (ma nuovamente sciolto l'anno successivo). Nel luglio 1924 il 5° Reggimento è trasformato in reggimento ciclisti e il XXIV battaglione prende il numerico XXII. La legge ordinativa 11 marzo 1926 ne conferma la composizione: comando, battaglioni XIV e XXII e deposito.
 
Il 19 marzo 1936 il XIV battaglione diventa motomitraglieri mentre il XXII battaglione autoportato. Assegnato alla I° Brigata Motomeccanizzata (che nel 1937 diverrà Brigata Corazzata). Il 15 luglio 1937 altre variazioni: il Reggimento oltre ai due battaglioni motorizzati (XIV e XXII) inquadra una compagnia motociclisti, due compagnie controcarri da 47/32 autocarrate e un autoreparto.
 
=== Seconda guerra mondiale ===
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Sopra i colori azzurro e rosso, simboleggianti il valore e il sacrificio sono evidenziati:
* nel 1° quarto: il ruolo avuto nel corso delle [[Risorgimento|campagne risorgimentali]];
* nel 2° e 3° quarto: la presenza durante la [[Seconda guerra mondiale|seconda guerra mondiale]] sui fronti dell'Africa Settentrionale ([[silfio]]) e di Albania ([[Elmo di Scanderbeg|elmo dell'eroe nazionale d'Albania]]) ;
* nel 4° quarto: la partecipazione alla [[Fronte italiano (1915-1918)|guerra 1915-18]] sul fronte dell'Isonzo e sugli Altopiani.
 
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* {{cita libro|autore=[[Enrico Morozzo Della Rocca|Enrico Della Rocca]]|titolo=Relazione sulle operazioni del quinto corpo d'armata nella campagna dell'Umbria e delle Marche a S.E. il [[Manfredo Fanti|Generale Fanti]]|anno=1860|editore=Estratto dalla Gazzetta Ufficiale del Regno n.253|città=Torino}}[https://books.google.it/books?id=OtWynMbCtrQC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false]
 
* {{cita libro|Pietro|Fea|Storia dei bersaglieri: con alcune idee sul loro impiego in guerra del generale [[Alessandro Lamarmora|Alessandro Lamarmora]]|1879|Gazzetta d'Italia|Firenze}}[https://archive.org/stream/storiadeibersag00feagoog#page/n7/mode/2up]
 
* {{cita libro|autore1=Manlio Garofalo|autore2=Pio Langella|autore3=Antonio Miele|titolo=I bersaglieri - Le origini, l’epopea e la gloria|anno=1997|editore=Associazione Nazionale Bersaglieri|città=Udine|pp=105-113}}