Poggio San Romualdo: differenze tra le versioni

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Porcarella, deriva dalla parola ''presa'', divisione del terreno con solchi distanti 2 metri fatte dai mezzadri sulle grandi estensioni a loro affidate. ''Presa'' (parola dialettale umbro-marchigiana) deriva da ''Prosa'' o ''Porca-larga''. La ''Porca'' è un terreno coltivato compreso tra solchi distanti da 0,80 a 2 metri, (per capirci: il terreno tra due solchi, sul quale sono piantati i pomodori, le insalate... quello è una "porca" da 0,80). Invece, le suddivisioni in "prese" venivano fatte per far mietere, le tante "opre" , pezzi della stessa superfice. Le "prese", che venivano realizzate a Porcarella e in poche atre località, sono "sparite" nel 1960, cioè da quando, per mietere, non si adoperò più la "serrecchia".
Porcarella, pianoro di montagna con supefice di 5 Kmq, era proprietà dei frati Camaldolesi di Valdicastro, ma nel 1814 se ne appropriò Napoleone e la assegnò al figliastro Eugenio di BeaumarchaisBeauharnais; nel 1870 venne acquistata dai marchesi Serafini; dal 1946 divenne proprietà- ora di uno ora di un altro- di vari acquirenti.
Porcarella perse tale nome nel 1936 quando Mussolini, la "ribattezzò" e la chiamò Poggio San Romualdo.
Il nome Porca è di origine indo-europea; in latino è Pòrca, in tedesco è Furche.
 
A Valdicastro (che con Vigne, forma la parrocchia di Porcarella) visse e morì San Romualdo, nato a Ravenna. San Romualdo, il ui cognome era "Degli Onestii", fu ispiratore dell'Ordine monastico dei Camaldolesi: "I frati bianchi".
In questa frazione visse [[Romualdo di Camaldoli]], il quale fondò la nota abbazia benedettina a Val Di Castro (in una valle sottostante).
 
La frazione è meta di villeggianti, specialmente nella stagione calda, che desiderano tranquillità e clima mite.