Maria Luisa d'Asburgo-Lorena: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 108:
[[File:Marie Louise of Austria by Guerin detail.jpg|thumb|Maria Luisa, imperatrice dei francesi.<br> Ritratto di Jean-Baptiste Paulin Guerin, (c. [[1812]] ).]]
 
Nell'ambito familiare Maria Luisa dovette ben presto scontrarsi col clan Bonaparte, che prima di lei aveva ricoperto d'odio Giuseppina. Se la madre di Napoleone, [[Letizia Ramolino]], si accontentava di lanciare occhiate sprezzanti all'austriaca, le sue figlie desideravano ridicolizzarla a corte.<ref>Herre, p. 129</ref> L'unica persona con la quale andava d'accordo era [[Ortensia di Beauharnais]], regina d'Olanda.<ref>Herre, p. 213</ref> Quanto alla famosa Giuseppina, Maria Luisa la temeva e non desiderava incontrarla.<ref>In seguito Napoleone ricordò: «Un giorno che manifestai l'intenzione di portarla alla Malmaison, scoppiò in lacrime». (Herre, p. 130)</ref> Le due imperatrici erano molto diverse e Napoleone stesso fece dei confronti: «Nell'una [Giuseppina] tutto era arte e grazia; l'altra [Maria Luisa] era l'innocenza fatta a persona», Giuseppina era rimasta «sempre più o meno lontana dalla verità», mentre Maria Luisa «non sapeva simulare e dalla verità non si allontanava mai».<ref name="Herre 130-132"/> Altra grande differenza tra le due furono le spese di corte in abiti e gioielli: Giuseppina superava in numero Maria Antonietta, famosa per i suoi sperperi, e per esempio, tra il [[1804]] e il [[1806]], spese 6.647.580 franchi. Maria Luisa invece restava sempre al di sotto dei 500450.000 franchi l'annoannui accordatile.<ref name="Herre 130-132"/>
 
Nella vita privata l'imperatrice si dedicò a quelle attività che avevano riempito le sue giornate a Vienna e che risultavano gradite a Napoleone. Maria Luisa continuò ad occuparsi di ricamo e lavori di cucito; suonare rimase la sua attività preferita e si dedicò ad arpa, clavicembalo e pianoforte. L'italiano [[Ferdinando Paër]] le faceva lezioni di canto e Maria Luisa lo aiutò nella sua carriera parigina: nel [[1812]] divenne direttore del ''Théâtre de l'Opéra italien du Théâtre de l'Impératrice''. [[Pierre Paul Prud'hon|Prud'hon]] e [[Jean-Baptiste Isabey|Isabey]] furono invece suoi maestri di disegno. La lettura fu per lei un importante passatempo, ma anche strumento di apprendimento e di educazione. Seppur biasimata, amava leggere le opere di [[François-René de Chateaubriand|Chateaubriand]]: ''[[Atala (romanzo)|Atala]]'', ''[[René (romanzo)|René]]'', ''[[Genio del Cristianesimo|Il genio del cristianesimo o le bellezze della religione cristiana]]''. Con delle riserve si dedicava anche alla lettura di testi più frivoli come quelli di [[Madame de Genlis]] e di [[Restif de la Bretonne]], dei quali non amava però la civetteria tipicamente francese.<ref>Herre, pp. 135-136</ref>