Partenope (sirena): differenze tra le versioni

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{{quote|Così cantava Partenope, che provava un dolore dolce<br/>La sua voce era una freccia che colpì il mio cuore.|Johann Gottfried Herder, ''Parthenope'', 1796. [[File:Wikisource-logo.svg|link=Wikisource|15px]] [http://de.wikisource.org/wiki/Parthenope_(Mythologie) Disponibile] su [[Wikisource]]|So sang Parthenope; mit süßen Schmerzen<br />Fuhr ihrer Stimme Pfeil zu meinem Herzen.|lingua=de}}
Il [[mito]] della [[sirena]] '''Partenope'''<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/partenope_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=PARTENOPE in "Enciclopedia Italiana"|cognome=Elia|nome=Olga|sito=www.treccani.it|lingua=|accesso=2017-10-16}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/partenope/|titolo=Partenope nell'Enciclopedia Treccani|sito=www.treccani.it|lingua=|accesso=2017-10-16}}</ref> ({{lang-grc|Παρθενόπη}}) nasce dalla tradizione del popolo, di origine greca, dei [[Cuma]]ni.
 
Le poche notizie che ci sono giunte al riguardo concernono soltanto una [[Corsa (sport)|corsa]] con le [[fiaccola|fiaccole]] che ogni [[anno]] si compiva in suo [[onore]] (le cosiddette ''Lampadedromie''); tuttavia il nome di quella che pare fosse la più bella sirena del golfo, sepolta secondo la [[leggenda]] sempre nelle vicinanze di [[Napoli]], rimane oggi utilizzato per definire la regione napoletana. Pare che la sirena in questione sia morta nel luogo in cui oggi sorge [[Castel dell'Ovo]] e proprio lì sia stata sepolta una dei patroni di Napoli, [[santa Patrizia]].