Partito Comunista degli Stati Uniti d'America: differenze tra le versioni

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Il '''Partito Comunista degli Stati Uniti d'America''' ([[lingua inglese|ingl.]] '''Communist Party of the United States of America''', noto anche come '''CPUSA''') è un partito di ispirazione [[Marxismo|marxista]]-[[Leninismo|leninista]] fondato a [[Chicago]] nel [[1919]] da [[Charles Ruthenberg]] e [[Luigi Carlo Fraina|Louis Fraina]].
 
Sin dall'inizio le autorità attaccarono il partito<ref name="autogenerato1">Gentry, Kurt, J. Edgar Hoover: The Man and the Secrets. W. W. Norton & Company 1991. P. 442. ISBN 0-393-02404-0</ref>, i cui lavori si svolsero in clandestinità (1919-1923). Durante la [[Seconda guerra mondiale]], il partito seguì la linea [[stalinismo|stalinista]] e fu vietato nel [[1954]] (Communist Control Act). Il [[maccartismo]] prima e le vittorie di [[Ronald Reagan|Reagan]] poi fecero entrare il partito in una grave crisi, dalla quale sembra essersi faticosamente ripreso solo da poco tempo. Oggi, il CPUSA conta circa 15.000 membri<ref>[httphttps://web.archive.org/web/20070109180617/http://www.jrn.columbia.edu/academics/studentwork/cns/2002-03-04/syndication/kburke--communist.txt. Dichiarazione del segretario Webb alla Columbia University]</ref>. Negli ultimi anni ha organizzato diverse manifestazioni contro l'[[Guerra in Afghanistan (2001 - in corso)|invasione dell'Afghanistan]] e dell'[[Seconda guerra del golfo|Iraq]] da parte degli USA.
 
== Storia del CPUSA ==
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Ideologicamente, il partito non appare più unito come una volta. Un recente articolo della rivista marxista ''[[Political Affairs Magazine|Political Affairs]]'' ha espresso sostegno verso il [[Partito Comunista Cinese]], di cui veniva apprezzata anche la scelta di mantenere delle strutture capitaliste: nell'articolo vi era infatti scritto che la Cina aveva bisogno, prima di approdare al comunismo, della transizione dal [[feudalesimo]] al capitalismo che, come Lenin aveva affermato, poteva durare vari decenni. Altri articoli pubblicati nello stesso foglio però avevano un taglio completamente diverso e la dirigenza cinese veniva criticata in quanto revisionista e non comunista<ref>For instance, Thomas Riggins, "[http://politicalaffairs.net/article/articleview/5248/1/258/ Capitalism, Communism, and Cat Food]", ''Political Affairs'', 9 maggio 2007 (ultimo accesso 9 novembre 2007)</ref>.
 
Negli ultimi tempi sembra essersi affermata la linea filo-cinese: nel [[2002]] due militanti del partito, Marilyn Bechtel e Debbie Bell, andarono in Cina e descrissero in toni entusiastici le loro impressioni sul governo della repubblica popolare su ''[[People's World]]'', il nuovo quotidiano ufficiale del CPUSA. Nell'articolo vennero elogiate "l'energia e la compattezza dimostrate dal PCC e dal popolo cinese nella costruzione del socialismo in un paese in via di sviluppo costretto a confrontarsi con un'economia sempre più globalizzata<ref>Marilyn Bechtel e Debbie Bell, [http://www.pww.org/article/articleview/899/1/68/ China 2002: Building socialism with Chinese characteristics] {{webarchive|url=http://webarchive.loc.gov/all/20020807173848/http://www.pww.org/article/articleview/899/1/68/ |data=7 agosto 2002 }}, ''People's Weekly World'', 30 marzo 2002. Ultimo accesso 29 agosto 2006</ref>".
 
Una panoramica della linea politica corrente del CPUSA si trova nella relazione di [[Sam Webb]], presidente del partito dal [[2000]], intitolata ''Riflessioni sul socialismo''. L'articolo espone il sostegno del Partito ad una società democratica, anti-razzista, anti-sessista e di estrema sinistra. Il rapporto parla anche della caduta del comunismo in Europa orientale: la caduta dei regimi sarebbe dovuta al non sufficiente sviluppo della democrazia in essi. Nel testo si può leggere che "il socialismo ha trasformato e modernizzato società arretrate, garantito importanti diritti economici e sociali, aiutato molti paesi a liberarsi dal giogo colonialista, contribuito in modo decisivo alla vittoria sul nazismo, costituito con la sua presenza una pressione sulle classi dominanti del mondo al fine di fare concessioni alla classe operaia e ha agito come un contrappeso alle ambizioni aggressive dell'imperialismo degli Stati Uniti per quasi cinquanta anni".
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La relazione sottolinea la dedizione del partito alla lotta rivoluzionaria, ma gli americani dovrebbero cercare di fare la rivoluzione in maniera pacifica. Inoltre Webb afferma che il capitalismo non può risolvere problemi come la stagnazione economica, il razzismo, il sessismo e la povertà. Nella relazione si parla di molte fasi di transizione dal capitalismo al socialismo e infine al comunismo. Sulla questione del mercato in una società socialista, Webb scrive: "i meccanismi di mercato in una società socialista sono in grado di generare disuguaglianze, sproporzioni e gli squilibri. Ma questo non è motivo sufficiente per concludere che i mercati non hanno posto in una economia socialista".
 
Il CPUSA sostiene i diritti degli Stati e dei popoli attaccati dall'imperialismo statunitense, ma è un partito votato alla filosofia della non violenza e predica l'astensione da ogni manifestazione aggressiva e di forza. Per il CPUSA la violenza manifestatasi nella storia moderna è il risultato del tentativo della classe dominante di fermare il progresso sociale<ref>[http://www.cpusa.org/article/static/511/#question32 Nel suo sito ufficiale il partito espone il perché di questa scelta] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090618060128/http://www.cpusa.org/article/static/511/ |data=18 giugno 2009 }}</ref>.
 
Gli archivi del Partito Comunista statunitense sono stati donati nel marzo del [[2007]] alla Biblioteca Tamiment della [[New York University]]<ref>"Communist Party USA Gives Its History to N.Y.U.", articolo di Patricia Cohen pubblicato dal ''[[New York Times]]'' il 20 marzo 2007</ref>. La donazione di massa, in 12.000 cartoni, include la storia dalla fondazione del partito, 20.000 libri e opuscoli e un milione di fotografie provenienti dagli archivi del ''Daily Worker''. La Biblioteca Tamiment detiene inoltre una copia dei microfilm del Partito Comunista, dei documenti tratti da archivi sovietici posseduti dalla Biblioteca del Congresso, nonché di altri materiali che documentano la storia dei movimenti radicali e di sinistra.