Reggimento "Lancieri di Novara" (5º): differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il reparto venne creato il 24 dicembre [[1828]], per decreto del [[re di Sardegna]] [[Carlo Felice]], con il nome originario di ''Dragoni di Piemonte''. Dal 1º gennaio [[1832]] assume la denominazione di ''Novara Cavalleria'' con cui partecipa alla [[Prima guerra di indipendenza]], il 9 aprile [[1848]] ha il proprio battesimo del fuoco partecipando all'occupazione del ponte di [[Monzambano]] mentre nella [[Battaglia di Santa Lucia]] lo stendardo del reggimento guadagna la sua prima [[Medaglia di bronzo al valor militare]] ed è il primo reggimento di cavalleria a ricevere una decorazione allo Stendardo per le campagne [[Risorgimento|risorgimentali]]. Il 14 giugno dello stesso anno l'unità, sottoposta ad un attacco da parte di un gruppo di [[Ulani]], [[Carica di cavalleria|carica]] vittoriosamente gli assalitori volgendoli in fuga. Il ''Novara'' era stato condotto all'attacco dal suo colonnello Ferdinando Maffei di Boglio, che per il comportamento tenuto nell'occasione, ottenne la [[Medaglia d'oro al valor militare]], la prima assegnata ad un membro del reparto. Pochi giorni dopo il reggimento viene nuovamente impegnato nel corso della [[Battaglia di Custoza (1848)|Battaglia di Custoza]], con le sue cariche il 25 luglio copre la ritirata della 4ª Divisione Sarda, mentre il giorno dopo partecipa al fallito tentativo di riconquista della cittadina di [[Volta Mantovana|Volta]].
 
{{dx|[[File:Battagliamontebello.jpg|thumb|upright=1.4|Carica della Cavalleria Sarda durante la [[battaglia di Montebello (1859)|battaglia di Montebello]], in un'opera di [[Giovanni Fattori]]]]}}
Nel corso della [[Seconda guerra di indipendenza]] il reparto ha un ruolo di primo piano durante la [[Battaglia di Montebello (1859)|Battaglia di Montebello]], nella quale viene attribuita allo Stendardo una seconda medaglia di bronzo al valor militare. La battaglia verrà ricordata anche con la [[Reggimento "Lancieri di Montebello" (8º)|denominazione Montebello]] imposta a uno dei tre reggimenti di cavalleria ([[7º Reggimento "Lancieri di Milano"|"Milano"]] e [[15º Reggimento "Cavalleggeri di Lodi"|"Lodi"]] gli altri due) che si costituiranno con la leva dei contingenti lombardi.
 
Nel [[1860]] partecipa alla campagna con cui l'[[Armata sarda]] da [[Italia settentrionale|nord]] attraversa l'[[Italia centrale]] per ricongiungersi ai [[Impresa dei Mille|Mille]] di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], guadagnando al suo stendardo altre due [[Medaglia di Bronzo al Valor Militare|medaglie di branzo al valor militare]]; la prima prendendo parte alla [[Battaglia di Castelfidardo]] contro le truppe dello [[Stato Pontificio]] che porterà all'annessione di [[Ancona]] al [[Regno di Sardegna]]; la seconda poche settimane dopo, il 20 ottobre, quando presso il [[Valico|passo appenninico]] del [[Isernia#Valico del Macerone|Valico del Macerone]] nelle vicinanze di [[Isernia]], [[Battaglia del Macerone|carica travolge]] una grossa formazione dell'[[Esercito borbonico]] in un'azione che portò alla cattura di centinaia di prigionieri oltre che del comandante nemico generale [[Luigi Scotti Douglas|Douglas-Scotti]]. Per questu deu fatti d'arme lo stendardo venne decorato
 
Con lo scoppio della [[Guerra di Crimea]], il primo [[Squadrone]] del ''Novara'' entra a far parte del ''Reggimento di Cavalleria Provvisorio'' e con questa unità partecipa alla campagna.
 
Nel [[1870]] prende parte anche alla campagna per la [[presa di Roma]].
Con lo scoppio della [[Guerra di Crimea]], il primo [[Squadrone]] del ''Novara'' entra a far parte del ''Reggimento di Cavalleria Provvisorio'' e con questa unità partecipa alla campagna. Di lì a qualche anno, durante la [[Seconda guerra di indipendenza]] il reparto ha un ruolo di primo piano durante la [[Battaglia di Montebello (1859)|Battaglia di Montebello]]. Nel [[1860]] partecipa alla [[Battaglia di Castelfidardo]] contro le truppe dello [[Stato Pontificio]] che porterà all'annessione di [[Ancona]] al [[Regno di Sardegna]], e poche settimane dopo, il 20 ottobre, il ''Novara'' sarà ancora in campo, questa volta impegnato contro il [[Regno delle Due Sicilie]] nei pressi del monte Macerone, caricando e travolgendo una grossa formazione dell'[[Esercito borbonico]] in un'azione che portò alla cattura di centinaia di prigionieri oltre che del comandante nemico generale Douglas-Scotti. Nel [[1870]] prende parte anche alla campagna per la [[presa di Roma]].
 
Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, il reparto partecipa con alcuni dei propri elementi alle campagne coloniali italiane, in [[Guerra d'Eritrea|Eritrea]] nel [[1887]]-[[1888]], in [[Guerra di Abissinia|Etiopia]] nel [[1895]]-[[1896]] e per finire in [[Guerra italo-turca|Libia]] nel [[1911]]-[[1912]]<ref name="EI1">[http://www.esercito.difesa.it/Organizzazione/Organizzazione%20Centrale/Comando%20delle%20Forze%20Operative%20Terrestri/divisione_friuli/br_pozzuolo_friuli/rgt_lancieri_novara/Pagine/la_storia.aspx ''Storia del Reggimento Lancieri di Novara nel sito dell'Esercito Italiano''] visionato 3 aprile 2014.</ref>