Lathyrus oleraceus: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
akakakakakakakka
dkfjghfjdsqwljfghdlàqeljgh
Riga 47:
}}
 
== Storia ==
Assieme ad alcuni cereali ([[Triticum dicoccum|farro]], [[Triticum|frumento]], [[Hordeum vulgare|orzo]]) e ad altre leguminose ([[Vicia|vecce]], [[Lens (botanica)|lenticchie]] e [[Cicer arietinum|ceci]]), il pisello fu una delle [[prime colture domesticate|prime specie domesticate]] dall'[[homo sapiens|uomo]] quando, circa 8000 anni fa, nella regione della [[Mezzaluna Fertile]], nacque l'[[agricoltura]].
Resti sia di piante selvatiche, sia di piante coltivate, sono stati trovati in numerosi siti archeologici del [[Neolitico]]. In seguito, la coltura si è diffusa verso ovest in [[Europa]] e verso est sino all'[[India]].<ref>{{cita libro|autore=J. R. Harlan|titolo=Les Plantes cultivées et l'homme|editore=AGCT/CILF/PUF |anno=1987 |isbn=2-85319-188-5 |pagine=224-225 |lingua=fr}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Peter Bellwood|titolo=First Farmers: The Origins of Agricultural Societies|editore=Wiley-Blackwell|anno=2004|isbn= 0-631-20566-7|lingua=en}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Michel Pitrat et Claude Foury |titolo=Histoire de légumes des origines à l'orée du XXIe siecle|editore=INRA éditions |anno= 2003 |isbn=2-7380-1066-0 |pagine=350-351|lingua=fr}}</ref>
 
La coltura del pisello nell'[[Evo antico|Antichità]] era praticata dai Greci e dai Romani, come risulta dalle citazioni di [[Teofrasto]] nella sua ''[[Historia Plantarum]]'' ([[III secolo]]), di [[Lucio Giunio Moderato Columella|Lucio Columella]] in ''De re rustica'' e di [[Plinio il Vecchio|Plinio]] nella sua ''[[Naturalis historia]]'', scritta intorno all'anno 77 della nostra era.
 
Sotto [[Carlo Magno]], i piselli sono citati come ''pisos mauriscos'' tra gli [[Ortaggio|ortaggi]] raccomandati nel ''[[Capitulare de villis]]''<ref>{{cita pubblicazione |autore=Guérard Benjamin |titolo=Explication du capitulaire de Villis |rivista=Bibliothèque de l'école des chartes |anno=1853 |volume=14|pp=546-572|url=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/bec_0373-6237_1853_num_14_1_461814|lingua=fr}}</ref>. I piselli secchi, facili da conservare, costituivano nel [[Medioevo]] una delle principali risorse alimentari delle classi povere, spesso cucinati con il [[lardo]].
 
Verso la fine del [[XIV secolo]], alla corte dei [[Medici]] fu selezionata una varietà nana da consumare fresca, i cosiddetti "piselli novelli" . Nel 1533, quando [[Caterina dei Medici]] sposò [[Enrico II di Francia]], i piselli novelli furono introdotti in Francia.<ref name=Galaxy>{{cita web|lingua=en|autore=Galaxy Babe|url=http://www.bbc.co.uk/dna/h2g2/A6257865|titolo=The Garden Pea|sito=bbc.co.uk|accesso=23 marzo 2015}}</ref> La novità gastronomica ebbe un notevole successo e fu ribattezzata "petit pois", nome che è arrivato sino ai nostri giorni. La popolarità dei "petits pois" raggiunse l'acme sotto il regno di [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]], divenendo oggetto di una vera e propria moda gastronomica.<ref name="Toussaint-Samat">{{cita libro |autore=Maguelonne Toussaint-Samat |titolo=Histoire naturelle et morale de la nourriture |editore=Bordas, collection Cultures |anno=1987 |isbn= 2-04-016370-0 |pagine=43|lingua=fr}}</ref>
 
Nel corso del [[XX secolo]], nei paesi occidentali ([[Europa]], [[America del Nord]]), grazie alle tecniche di coltivazione intensiva e di raccolta meccanizzata, si assiste alla industrializzazione della produzione dei piselli, ulteriormente stimolata dallo sviluppo della [[conserve alimentari|industria conserviera]] e della [[surgelazione]].<ref name=Galaxy/>
 
== Descrizione ==
=== Apparato vegetativo ===
[[File:Pea tendrils.jpg|thumb|left|Foglie e viticci]]