Signori di Andúnië: differenze tra le versioni

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Durante la [[Seconda Era]], i Signori di Andúnië si misero a capo degli [[Elendili]], o ''"Amici degli Elfi"'', chiamati così poiché rimasero in buoni rapporti con gli [[Elfi della Terra di Mezzo|Elfi]] e fedeli ai [[Valar]]. L'importanza di questa famiglia è palese se si guarda al fatto che loro era la proprietà di due dei più preziosi cimeli di [[Númenor]]: [[Narsil]] e l'[[Anello di Barahir]]. Questo fu spesso causa di opposizione e talvolta di perseduzione da parte degli [[Uomini del Re (Númenor)|Uomini del Re]].
 
Alla fine della Seconda Era, l'allontanamento della gente di Númenor dagli Elfi e dai Valar a causa del consiglio malevolo di [[Sauron]] corrupe la società númenóreana. Cercando il perdono dei Valar per la malvagità del popolo di Númenor, Amandil il Fedele, ultimo Signore di Andúnië, salpò per l'Ovest per cercare i Valinor, ma non se ne ebbe più notizia.
 
Suo figlio [[Elendil]], erede della discendenza di Andúnië, non si unì alla grande armata di [[Ar-Pharazôn]] per attaccare [[Valinor]], ma scappò con i figli, [[Isildur]] e [[Anárion]], e molti dei suoi seguagi nella [[Terra di Mezzo]], dove fondò la stirpe dei [[Re di Gondor]] e [[Re di Arnor|Arnor]]. Dopo la distruzione di Númenor e la morte di Ar-Pharazôn nel 3319 [[Seconda Era|S.E.]], Elendil divenne il più anziano discendente di [[Elros]]. Costui, comunque, non utilizzò il titolo di ''Re di Númenor'', ma nominò invece se stesso '''Alto Re dei Dúnedain'''.