Lingua indonesiana: differenze tra le versioni

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L'indonesiano ha accolto numerosi prestiti da altre lingue, fra le quali il [[Lingua sanscrita|sanscrito]], l'[[Lingua araba|arabo]], l'[[Lingua olandese|olandese]], il [[Lingua portoghese|portoghese]], il [[Lingua cinese|cinese]] e vari [[Lingue austronesiane|idiomi austronesiani]]. Secondo le stime, nell'indonesiano moderno vi sarebbero 750 prestiti dal sanscrito, 1000 dall'arabo (inclusi alcuni termini persiani ed ebraici), 125 dal portoghese, alcuni dallo [[Lingua spagnola|spagnolo]] e dall'[[Lingua italiana|italiano]] e ben 10.000 dall'olandese. Per quanto riguarda quest'ultima lingua, bisogna però comprendere anche i termini che in realtà ebbero origine da altre lingue europee e che fanno parte del cosiddetto "vocabolario internazionale" (termini come telefono, polizia, università). Ciononostante, la maggior parte delle parole indonesiane sono di chiara origine austronesiana.
 
Il sanscrito fu introdotto nella zona dall'[[India]], nei primi secoli dell'era cristiana. Sebbene l'[[induismo]] e il [[buddhismo]] non rappresentino più le principali religioni dell'Indonesia, il sanscrito, che era la lingua "liturgica" di queste due religioni, mantiene nell'arcipelago uno "status" simile a quello del [[Lingua latina|latino]] nell'Europa occidentale. Molti indonesiani, soprattutto a [[Bali]] e [[Giava]], vanno fieri di questo patrimonio indo-buddista. Del resto, il sanscrito è spesso usato come fonte di [[neologismo|neologismi]] (come lo sono il latino e il [[lingua greca|greco]] nelle varie lingue europee). I prestiti da questa lingua riguardano soprattutto l'arte, la religione e la vita quotidiana. Alcuni termini, nel moderno indonesiano, sono stati ereditati direttamente dal sanscrito, altri, invece, sono passati attraverso l'antico [[Lingua giavanese|giavanese]], il quale conteneva molte più parole di origine sanscrita rispetto all'indonesiano moderno. Il dizionario di antico giavanese-inglese del professor P.J. Zoetmulder ([[1982]]) conteneva infatti 25.000 termini, di cui la metà erano prestiti dal sanscrito. Al contrario di molti termini derivanti dalle altre lingue, i prestiti dal sanscrito sono entrati a far parte del linguaggio della gente comune e, dunque, non sono più avvertiti come stranieri <ref> [[Hary Gunarto]], Glossary of Information Technology and Computer Terms : English-Indonesian-Malay, TiaraWacana Pub. Company, 2017. </ref>.
 
I prestiti dall'arabo si riferiscono soprattutto alla religione, in particolare all'[[Islam]]. Proprio per questo molti traduttori cristiani della [[Bibbia]], nel redigere la versione indonesiana, spesso fecero ricorso a termini arabi per rendere meglio alcune parole ebraiche inusuali. Tuttavia, nelle versioni più recenti si è abbandonata questa pratica e si è preferito utilizzare i nomi greci o mantenere gli originali ebraici. Per esempio, un tempo il nome "Gesù" era tradotto in indonesiano con '''Isa''; mentre ora è reso con il latineggiante ''Yesus'', i salmi erano detti, dall'arabo, ''zabur'', ma attualmente si preferisce il termine ebraico ''mazmur''.