Araldica: differenze tra le versioni
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L''''araldica''' è lo studio del [[Blasone (araldica)|blasone]], cioè degli [[stemma|stemmi]]. Essi sono detti anche ''armi'' o ''scudi'', in [[lingua greca|greco]] άσπις, ''àspis'', donde il [[sinonimia|sinonimo]] '''[[aspilogia]]'''. In altre parole, è quel settore del sapere che ha lo scopo di individuare, riconoscere, descrivere e catalogare gli elementi grafici utilizzati, nel loro insieme, per identificare in modo certo una persona, una famiglia, un gruppo di persone o una [[istituzione]].
Non rientrano tra gli oggetti di studio dell'araldica le [[bandiera|bandiere]] e i [[logo (grafica)|loghi]] o [[marchio|marchi]] di natura commerciale o industriale: le prime, perché a esse l'araldica fornisce solo la giustificazione storica e la base concettuale di costruzione, ma poi le abbandona al momento in cui esse vengono rigidamente regolamentate da leggi e decreti che riguardano la loro esatta riproduzione e dimensione; i secondi, perché si tratta di espressioni grafiche
Per chiarire meglio il concetto, basti ricordare, per il primo caso, le discussioni sorte al momento della definizione delle esatte tonalità di colore della [[bandiera italiana]], quando in araldica il termine ''verde'' indica genericamente qualunque tono di colore che rientri nella definizione di [[verde]], ma senza specificare un codice cromatico univoco da utilizzare.
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L'araldica invece vuole dare la possibilità a qualunque disegnatore, quale che sia il suo stile o l'epoca e il luogo in cui vive, di produrre un oggetto grafico – il cosiddetto [[stemma]] – che contenga tutte le informazioni essenziali per corrispondere senza alcun errore alla stringata descrizione - definita [[blasone]] - dello stemma stesso. Se il disegno è stato eseguito secondo le regole araldiche, chiunque conosca tali regole è in grado di ricostruire l'esatta descrizione semplicemente guardando il disegno.
L'araldica si è sviluppata nel [[Medio Evo]] in tutta l'[[Europa]] come un sistema coerente di identificazione non solo delle persone, ma anche delle linee di discendenza (in quanto il blasone poteva essere trasmesso in eredità ed esprimere il grado di parentela), il che la rende
Non esiste una teoria veramente soddisfacente che possa spiegare la nascita e il repentino sviluppo dell'araldica, in tutti i paesi d'Europa.<ref>{{cita libro
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|editore= Edizioni Arkeios, 1998
|accesso=17 marzo 2010
}}</ref> La maggioranza degli studiosi la ritiene apparsa nel [[XII secolo]] con la nascita dei [[torneo (medievale)|tornei]], utilizzata dai membri dell'[[aristocrazia]]
|cognome= Laura Cocciolo, Davide Sala
|nome=
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|editore= Giunti Editore, Firenze, 2001
|accesso=17 marzo 2010
}}</ref>
== La blasonatura ==
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