Salvatore Cuffaro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
SteveR2 (discussione | contributi)
SteveR2 (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 41:
}}
 
È stato condannato definitivamente a sette anni di reclusione per [[favoreggiamento personale]] aggravato verso singole persone appartenenti a [[Cosa nostra]] e rivelazione di [[segreto istruttorio]], senza però l'accusa di [[concorso esterno in associazione mafiosa]]. Recluso nel [[carcere]] romano di [[Rebibbia]] dal 2022 gennaio 2011, ritorna in libertà il 13 dicembre [[2015]]<ref name=Corrieredicembre2015>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/15_dicembre_13/toto-cuffaro-esce-carcere-rebibbia-bello-respirare-liberta-2e092f70-a17d-11e5-80b6-fe40410507f1.shtml|titolo=Totò Cuffaro esce da carcere di Rebibbia: «Bello respirare la libertà»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=13 dicembre 2015|accesso=13 dicembre 2015}}</ref>.
 
== Biografia ==
Riga 125:
[[Raffaele Lombardo]], successore di Cuffaro alla Presidenza della Regione Siciliana, durante la seduta dell'Assemblea Regionale Siciliana del 13 aprile [[2010]] ha denunciato un patto tra l'ex governatore e alcuni ambienti mafiosi per la costruzione di quattro [[termovalorizzatori]] in Sicilia<ref>{{Cita news|autore=Gaetano Pecoraro |url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/08/termovalorizzatori-in-sicilia-lultima-affare-di-cosa-nostra-una-torta-da-sei-miliardi-di-denaro-pubblico/70174/|titolo=Termovalorizzatori in Sicilia, l’ultimo affare di Cosa nostra. Una torta da sei miliardi di euro|pubblicazione=[[il Fatto Quotidiano]] |giorno=08|mese=10|anno=2010|accesso=10 ottobre 2010}}</ref>. Nell'ottobre [[2010]] lascia l'UDC assieme a un gruppo di Parlamentari siciliani ed è tra i fondatori de [[I Popolari di Italia Domani]].
 
Gli scissionisti abbandonano quindi il ruolo di opposizione, per il quale erano stati eletti nell'UDC, e si schierano a sostegno della maggioranza parlamentare di [[centrodestra]] di [[Silvio Berlusconi]]; come primo atto votano favorevolmente la [[voto di fiducia|fiducia]] al [[Governo Berlusconi IV|Governo Berlusconi]]. Tuttavia Cuffaro non formalizza il cambiamento restando nel gruppo parlamentare dell'UDC; inoltre preferisce non presenziare agli appuntamenti pubblici del nuovo Partito, per via dei suoi guai giudiziari<ref>{{Cita news|autore=Massimo Lorello|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/12/il-dopo-udc-parte-senza-cuffaro-romano.html|titolo=Il dopo Udc parte senza Cuffaro Romano:|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |giorno=12|mese=10|anno=2010|pagina=6 sezione:Palermo|accesso=22 ottobre 2010}}</ref>. A seguito della condanna definitiva, il 2 febbraio [[2011]] il Senato della Repubblica accoglie le sue dimissioni da parlamentare con 230 voti favorevoli, 25 contrari e 17 astenuti. Al suo posto è subentrata la trapanese [[Maria Pia Castiglione]], candidata nella lista dell'Udc e poi passata, come Cuffaro, ai [[Popolari di Italia Domani]]. Il 20 febbraio 2011 si costituisce e viene recluso nel carcere di Rebibbia.
 
A seguito della [[Condanna|condanna definitiva]] del 22 gennaio 2011, l'amministrazione regionale lo ha [[Licenziamento|licenziato]], come previsto dalla legge per i dipendenti che sono condannati per reati contro la pubblica amministrazione. Lo stesso giorno si costituisce a Rebibbia.
 
=== Dopo la detenzione ===
Iscritto ai [[Radicali Italiani]] dal 2014,<ref>http://www.grandangoloagrigento.it/toto-cuffaro-si-e-iscritto-al-partito-radicale-lo-rivela-marco-pannella-dopo-averlo-incontrato/</ref>, viene scarcerato in anticipo nel dicembre 2015 e nel settembre [[2016]] partecipa al 40º Congresso straordinario del [[Partito Radicale Transnazionale]], che si tiene a Rebibbia.
 
Il 25 gennaio 2017 si laurea in [[Giurisprudenza]] presso la facoltà della [[Università La Sapienza|Sapienza di Roma]] con una tesi sul sovraffollamento delle carceri.