Salvatore Cuffaro: differenze tra le versioni

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Il 28 giugno 2010 i [[Pubblico ministero (ordinamento italiano)|pm]] Nino Di Matteo e Francesco Del Bene hanno chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per Cuffaro, imputato con l'accusa di [[concorso esterno in associazione mafiosa]] in un altro processo con [[rito abbreviato]] noto come «Cuffaro bis». Tra le vicende al centro di questo ulteriore processo, quella delle candidature di Mimmo Miceli e Giuseppe Acanto, detto Piero, nelle liste del Cdu e del Biancofiore alle elezioni regionali del 2001. Entrambi, secondo l'accusa, furono sponsorizzati da Cosa nostra e Cuffaro per questo motivo li accettò come candidati nelle liste a lui collegate. La richiesta di pena tiene conto dello sconto di un terzo della pena previsto dal [[Giudizio abbreviato|rito abbreviato]]<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/10_giugno_28/cuffaro-richiesta-pm-mafia_ce41d906-82b1-11df-9406-00144f02aabe.shtml|titolo=Mafia, i pm chiedono 10 anni per Cuffaro|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |giorno=28|mese=06|anno=2010|accesso=29 giugno 2010}}</ref>. Il 22 gennaio [[2011]]<ref name="corriere22gen11">{{Cita news|autore=|url=http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_22/cuffaro-condanna-cassazione-favoreggiamento-aggravato_5d677ac2-261e-11e0-8bad-00144f02aabc.shtml|titolo=Mafia, sette anni a Cuffaro - In carcere entro cinque giorni|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=22|mese=01|anno=2011|accesso=22 gennaio 2010}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Alessandra Ziniti|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/01/22/news/cuffaro_processo_in_cassazione_giudici_riuniti_in_camera_di_consiglio-11521021/|titolo=Mafia, processo in Cassazione - confermata la condanna a Cuffaro|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=22|mese=01|anno=2011|accesso=22 gennaio 2011}}</ref> la [[Corte di cassazione]] conferma in via definitiva la condanna 7 anni di reclusione inflittagli l'anno prima dalla Corte di Appello di Palermo, nonostante la richiesta di eliminazione dell'aggravante mafiosa da parte del procuratore generale.
 
Il giorno stesso Cuffaro si costituisce<ref>{{Cita news|url=http://notizie.virgilio.it/politica/cuffaro-in-carcere-a-rebibbia-condannato-a-7-anni-per-mafia_143336.html|titolo=Cuffaro in carcere a Rebibbia, condannato a 7 anni per mafia|pubblicazione=[[Virgilio (portale)]] |giorno=23|mese=01|anno=2011|accesso=25 febbraio 2011}}</ref> e viene rinchiuso nel carcere romano di [[Rebibbia]], proclamandosi innocente e vittima della mafia pur ammettendo di aver commesso errori.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/13/toto-cuffaro-in-liberta-dopo-sconto-di-pena-basta-politica-io-innocente-ho-sbattuto-contro-la-mafia/2299738/ Cuffaro in libertà dopo sconto pena: “Ho sbattuto contro la mafia. Ma ho pagato, altri no. Basta politica”]</ref><ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/18/toto-cuffaro-libero-per-cinque-anni-a-rebibbia-ho-parlato-col-water-questo-pd-mi-ricorda-la-dc-voterei-per-renzi/2317081/ Totò Cuffaro libero: “Per cinque anni a Rebibbia ho parlato col water. Questo Pd mi ricorda la Dc: voterei per Renzi”]</ref>

Il successivo 2 febbraio il [[Senato della Repubblica]] accoglie le sue dimissioni da parlamentare con 230 voti favorevoli, 25 contrari e 17 astenuti<ref>{{Cita news|autore=Emanuele Lauria|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/02/02/news/cuffaro_si_iscrive_in_giurisprudenza_e_presto_avr_una_cella_singola-11957171/|titolo=Cuffaro si iscrive in Giurisprudenza e presto avrà una cella singola|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=2 febbraio 2011|accesso=4 febbraio 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=00522060|titolo=Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 496 del 02/02/2011|sito=Sito ufficiale [[Senato della Repubblica]]|accesso=16 aprile 2013}}</ref>. Nelle motivazioni della sentenza i giudici della Cassazione dichiarano provato «l'accordo politico-mafioso tra il [[capo-mandamento]] Giuseppe Guttadauro e l'uomo politico Salvatore Cuffaro, e la consapevolezza di quest'ultimo di agevolare l'associazione mafiosa, inserendo nella lista elettorale per le [[Elezioni regionali in Sicilia del 2001|elezioni siciliane del 2001]] persone gradite ai boss e rivelando, in più occasioni, a personaggi mafiosi l'esistenza di indagini in corso nei loro confronti»<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/04/19/news/la_cassazione_cuffaro_sapeva_di_aiutare_cosa_nostra-15139970/|titolo=La Cassazione: "Cuffaro sapeva di aiutare Cosa Nostra"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=19 aprile 2011|accesso=22 aprile 2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/cronaca/2011/19-aprile-2011/cuffaro-motivazioni-cassazionec-era-accordo-politico-mafioso-col-boss-190470188762.shtml|titolo=Cuffaro, le motivazioni della Cassazione: "C'era accordo politico-mafioso col boss"|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=19 aprile 2011|accesso=22 aprile 2011}}</ref>.
 
Il 16 febbraio 2011 il [[giudice dell'udienza preliminare]] al termine del rito abbreviato del secondo processo di Cuffaro, per concorso esterno in associazione mafiosa, pronuncia sentenza di non luogo a procedere nei confronti dell'ex Presidente della Regione Siciliana perché per gli stessi reati è già stato giudicato<ref>{{Cita news|autore=Alessandra Ziniti|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/02/16/news/nuova_sentenza_per_cuffaro_alla_sbarra_per_concorso_esterno-12529579/|titolo=Mafia, stop al secondo processo a Cuffaro l'ex governatore prosciolto dal concorso esterno|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=16 febbraio 2011|accesso=16 febbraio 2011}}</ref>. La sentenza viene confermata in [[Appello (ordinamento penale italiano)|appello]] nel giugno [[2012]] per "[[Ne bis in idem]]"<ref>{{Cita news|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2012/20-giugno-2012/ne-bis-idem-cuffaro-proscioltoin-appello-il-concorso-esterno-201688364528.shtml|titolo="Ne bis in idem": Cuffaro prosciolto in appello per il concorso esterno|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=20 giugno 2012|accesso=22 giugno 2012}}</ref>. Nonostante ciò la Procura ricorre in Cassazione, dove, per la terza volte su tre gradi di giudizio, viene affermata la sussistenza del Ne bis in idem, con il conseguente proscioglimento di Salvatore Cuffaro. A seguito della condanna definitiva, nel maggio 2011 viene [[Licenziamento|licenziato]] dalla Regione Siciliana dove nel [[1989]] era stato assunto dall'Ispettorato regionale alla Sanità ed era in aspettativa dal [[1991]]<ref>{{Cita news|autore=Antonio Fraschilla|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/05/02/news/tot_cuffaro_licenziato_dalla_regione_siciliana-15687788/|titolo=Totò Cuffaro licenziato dalla Regione siciliana|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=2 maggio 2011|accesso=5 maggio 2011}}</ref>. Nei giorni successivi arriva anche il provvedimento di radiazione dall'[[Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri|Ordine dei medici]]<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/05/05/news/salvatore_cuffaro_radiato_dall_ordine_dei_medici-15807751/|titolo=Salvatore Cuffaro radiato dall'ordine dei medici|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=5 maggio 2011|accesso=5 maggio 2011}}</ref>.