Mozi: differenze tra le versioni

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L'etica si basa quindi sul presupposto che l'uomo si autogoverni e si crei il proprio destino. Secondo Mozi infatti il saggio prende in mano il proprio destino.
Sono comunque riscontrabili aspetti utilitaristici (è necessario amare gli altri per essere amati)<ref>Leonardo Vittorio Arena, ''L'innocenza del Tao'', Oscar Mondadori, pp. 60-66.</ref>.
 
Gli insegnamenti morali di Mozi sottolineavano l'autoriflessione e l'autenticità piuttosto che l'obbedienza al rituale. Egli osservò che spesso comprendiamo il mondo attraverso le avversità. Riflettendo sui successi e fallimenti, si ottiene la vera conoscenza di sé piuttosto che la semplice conformità al rito. Mozi esortava le persone a condurre una vita di ascesi e autocontrollo, rinunciando allo stravaganza materiale e spirituale.
 
Come Confucio, Mozi idealizzò la dinastia Xia e gli antichi della mitologia cinese, ma criticava la credenza confuciana che la vita moderna dovesse essere modellata sui modi degli antichi. Mozi riteneva che le persone ffossero in grado di cambiare le proprie circostanze e di dirigere la propria vita. Potrebbero farlo applicando i loro sensi all osservazione del mondo, giudicando gli oggetti e gli eventi in base alle loro cause, funzioni e basi storiche. Questo era il "metodo a tre punte" raccomandato da Mozi per testare la verità o la falsità delle dichiarazioni. I suoi studenti in seguito aampliarono su questo per formare la [[scuola dei nomi]].
 
== Curiosità ==