Partito Socialista Unitario (1922): differenze tra le versioni
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[[Pietro Nenni]] propose alla Direzione del [[Partito Socialista Italiano|PSI]] di fare di nuovo posto nel partito ai riformisti, di richiamare all<nowiki>'</nowiki>''[[Avanti!]]'' [[Claudio Treves]], ricomponendo così l’unità fra tutti i socialisti, per far fronte comune contro il [[fascismo]]. La Direzione, con l’eccezione di [[Giuseppe Romita]], respinse la proposta di Nenni e questo, il 17 dicembre [[1925]], lasciò l’esecutivo del PSI e la direzione dell<nowiki>'</nowiki>''Avanti!'', fondando poi, il 27 marzo [[1926]], insieme a [[Carlo Rosselli]], il settimanale ''[[Il Quarto Stato (periodico)|Il Quarto Stato]]''.<ref name=Leo20>{{cita|Leonzio|p. 20}}, Cfr. capitolo III: Il periodo dell’esilio (1926 – 1943); 5 – Lo scioglimento dei partiti.</ref>
Il PSI da allora si divise fra ''massimalisti autonomisti'' e ''fusionisti'', cioè fautori dell'unità con i riformisti. Sulla questione della fusione avrebbe dovuto pronunciarsi un congresso convocato per il 14 novembre
A seguito della bocciatura della proposta di Nenni da parte della maggioranza del PSI, già il 26 novembre
Peraltro, quasi un anno dopo, nella notte tra il 19 e il 20 novembre
=== Il partito in esilio ===
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