Pilemene: differenze tra le versioni

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Pilemene, il cui padre era Bilsate<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0022%3Atext%3DEpitome%3Abook%3DE%3Achapter%3D3%3Asection%3D3Pseudo-Apollodoro, Biblioteca, Epitomo del libro 4 3. 34] (In inglese)</ref>, era il capo degli [[Eneti]], proveniente da una regione famosa per i suoi muli selvatici, guidava il contingente dei Paflagoni. Quando combatteva veniva paragonato al dio della guerra [[Ares]] per le sue capacità. Fu ucciso in combattimento da [[Menelao]]<ref>[[Omero]], [[Iliade]], 13. 643 ff</ref>. Il suo giovane scudiero e [[Auriga (attività)|auriga]] di nome [[Midone]], spronò i cavalli nel tentativo di fuggire ma su di lui piombò [[Antiloco]], che lo colpì di spada alla tempia dopo averlo stordito al braccio con una grossa pietra.
 
Pilemene ebbe un figlio chiamato [[Arpalione (figlio di Plimene)|Arpalione]], anche lui partecipò alla guerra e non fece più ritorno<ref>[[Omero]], ''Iliade'', XIII, 643</ref>.
 
== Interpretazione e realtà storica ==