Carbonio-14: differenze tra le versioni

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Il carbonio-14 fu scoperto il 27 febbraio [[1940]] da [[Martin Kamen]] e [[Sam Ruben]] al laboratorio radiologico dell'[[Università della California, Berkeley|Università della California]] a [[Berkeley]], ma la sua esistenza era già stata ipotizzata da [[Franz Kurie]] nel 1934.<ref>{{Cita|Science|pagg. 584–590}}</ref>
 
Ciao
== Presenza in natura ==
I tre isotopi del carbonio naturalmente presenti sulla [[Terra]] sono: <sup>12</sup>C (99%), <sup>13</sup>C (<1%) e in tracce il <sup>14</sup>C. Il carbonio-14 è presente in natura con un'abbondanza relativa di 1 parte su mille miliardi di tutto il carbonio presente sulla [[Terra]], a causa di un [[emivita (fisica)|tempo di dimezzamento]] di soli {{formatnum:5700}} anni<ref name=Wolfram>{{cita|Wolfram Alpha Computational Knowledge Engine - Carbon-14}}</ref>.
La principale fonte di carbonio-14 sulla Terra è la reazione tra i [[raggi cosmici]] e l'[[azoto]] gassoso presente nell'[[Atmosfera terrestre|atmosfera]] (nella [[troposfera]] e nella [[stratosfera]]): l'assorbimento di [[Neutrone termico|neutroni termici]] da parte dell'azoto forma un atomo di carbonio-14:
::<sup>14</sup>N + [[Neutrone|n]] → <sup>14</sup>C + [[Protone|p]]
[[File:Radiocarbon bomb spike.svg|thumb|upright=2.3|<sup>14</sup>C atmosferico in [[Nuova Zelanda]]<ref>{{Cita news |autore= |nome= |cognome= |url= http://cdiac.esd.ornl.gov/trends/co2/welling.html |titolo= Atmospheric δ<sup>14</sup>C record from Wellington |pubblicazione= Trends: A Compendium of Data on Global Change. Carbon Dioxide Information Analysis Center |editore= Oak Ridge National Laboratory |anno= 1994 |accesso= 11 giugno 2007 |cid= Trends: A Compendium of Data on Global Change. Carbon Dioxide Information Analysis Center |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140201222225/http://cdiac.esd.ornl.gov/trends/co2/welling.html |dataarchivio= 1º febbraio 2014 }}</ref> e [[Austria]].<ref>{{Cita news |url= http://cdiac.esd.ornl.gov/trends/co2/cent-verm.html |autore= Levin, I. |titolo= δ<sup>14</sup>C record from Vermunt |pubblicazione= Trends: A Compendium of Data on Global Change. Carbon Dioxide Information Analysis Center |anno=1994}}</ref> La curva della nuova Zelanda è rappresentativa per l'emisfero sud, la curva austriaca è rappresentativa per l'emisfero nord. Gli esperimenti atmosferici di armi nucleari hanno raddoppiato la concentrazione di <sup>14</sup>C nell'emisfero nord.<ref>{{Cita|University of Utrecth}}</ref>]]
La produzione maggiore di carbonio-14 avviene ad una quota tra i 9 e i {{M|15|k|m}} e ad alte latitudini geomagnetiche. Il carbonio-14 così prodotto reagisce con l'ossigeno per dare [[anidride carbonica]] <sup>14</sup>CO<sub>2</sub>, che viene riutilizzata dalle piante durante la [[fotosintesi clorofilliana]]. In questo modo il carbonio-14 si trasferisce nei composti organici e, attraverso la rete alimentare, è presente ovunque secondo un preciso rapporto (abbondanza isotopica).<ref name=Bosco>{{Cita|P. Bosco, A. Giovannini, G. Plancher, M. Vulcan}}</ref> Essa penetra anche negli [[oceano|oceani]], sciogliendosi nell'[[acqua]].
 
Il carbonio-14 è anche prodotto nel [[ghiaccio]] da [[Neutrone|neutroni]] che causano reazioni di [[spallazione nucleare]] nell'ossigeno.
 
Occasionalmente possono verificarsi dei picchi. Per esempio, vi è la prova di un aumento insolitamente alto del tasso di produzione nel [[Picco del carbonio-14 del 774-775|periodo compreso tra il 774 e il 775 d.C.]]<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|doi=10.1038/nature11123|url=http://sciences.blogs.liberation.fr/files/c14-774-apr%C3%A8s-jc.pdf|titolo=A signature of cosmic-ray increase in ad 774–775 from tree rings in Japan|anno=2012|cognome1=Miyake|nome1=Fusa|cognome2=Nagaya|nome2=Kentaro|cognome3=Masuda|nome3=Kimiaki|cognome4=Nakamura|nome4=Toshio|rivista=Nature|bibcode=2012Natur.486..240M|pmid=22699615|volume=486|pp=240–2|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706121714/http://sciences.blogs.liberation.fr/files/c14-774-apr%C3%A8s-jc.pdf|dataarchivio=6 luglio 2015}}</ref>, causato probabilmente da un evento estremo, rappresentato dal [[brillamento]] solare più forte degli ultimi dieci millenni<ref name="us13">{{en}}{{Cita pubblicazione|anno=2013 |autore1=Usoskin |rivista=Astron. Astrophys.|volume=552 |pp=L3 | doi=10.1051/0004-6361/201321080 |titolo=The AD775 cosmic event revisited: the Sun is to blame| bibcode=2013A&A...552L...3U}}</ref><ref name="mek15">{{en}}{{Cita pubblicazione|anno=2015 |autore1=Mekhaldi |rivista=Nature Communications|volume=6 |pp=8611 | doi=10.1038/ncomms9611 |titolo=Multiradionuclide evidence for the solar origin of the cosmic-ray events of ᴀᴅ 774/5 and 993/4| pmid=26497389 | pmc=4639793}}</ref>.
 
== Usi ==