Piovene Rocchette: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Messbot (discussione | contributi)
RolloBot (discussione | contributi)
m Bot: Correzione di uno o più errori comuni
Riga 80:
Anche la successiva presenza romana è provata dal rinvenimento di numerose monete del II e I secolo a.C. in diverse località, ma specialmente nella zona delle Garziere e nella zona di Castel Manduca alle falde del Summano<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=DUdtf466kBI|titolo=Castel Manduca, scavi e ricerche, a cura del Comune di Santorso|accesso=24 ottobre 2014}}</ref>; altri reperti sono stati trovati durante gli scavi per la costruzione dell'[[autostrada della Valdastico]].
 
Interessanti le lapidi ritrovate, in particolare quella sepolcrale della famiglia Papiria (I sec. d.C.) rinvenuta nel 1816, scavando le fondazioni del campanile, e attualmente murata nel muro frontale di recinzione della casa canonica<ref>Sul lato prospicenteprospiciente alla piazza, un tempo chiamata Aretta e poi rinominata Papiria</ref>. In essa si legge l'iscrizione funeraria, su lapide di epoca romana, di ''Papiria Massima'' dedicata alla madre ''Letilia Macrina''<ref>{{Cita| Mantese, 1952| pp. 6, 13, 15, 17, 33}}</ref>; risale al periodo compreso tra il 69 e il 192 d.C. quando, probabilmente, Piovene era ''"municipium"'' romano<ref>Francesco Passuello, Nicoletta Panozzo, ''Piovene Rocchette, cenni storici, Amministrazione comunale, 1977, pp. 17</ref>. Altre lapidi - come quelle di "Remio Palemone" - sono state rinvenute sul Summano<ref>Dove sorgeva il tempio al Dio Summano, che la tradizione vuole rappresentato da un capro dalla barba e dalle corna d'oro massiccio</ref>.
 
In epoca tardo romana il territorio di Piovene fu munito di una fortificazione a difesa e a controllo della Valle dell'Astico; forse da qui partirono le azioni di rappresaglia contro il [[Bostel]] di [[Rotzo]]<ref name = Brazzale60/>.