Dialetto milanese: differenze tra le versioni
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Tanto la neve si scioglie da sola e la gente muore naturalmente
'''Te
Alcuni decenni fa il giovedì non si andava a scuola, e per questo dire a una persona che è andata a scuola solo di giovedì è come dire che è ''un ignorante''.
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(esortativo) Per invitare a non occuparsi di attività delle quali non si è esperti
'''Chi vusa pussee la vaca l'è
Usato nei confronti di coloro che vogliono avere ragione più con gli strepiti che con buoni argomenti
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Utilizzato in condizioni acquazzoni, ove le "''uova''" non sono altro che le gocce grosse di pioggia al momento della loro "esplosione" al contatto con il terreno
'''Te gh'
Detto di chi si serve più cibo di quanto ne possa mangiare. In alcuni casi è utilizzato per definire chi fa il passo più lungo della gamba.
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ricalcato sul detto ''I moron fan minga l'uga'' (''i gelsi non fan l'uva)'' per dire che a Milano ogni cosa è possibile.<ref>Emilio Magni ''A Milan i murun fan l'uga'' Milano 2011 Edizioni Mursia</ref>
'''Fa minga la figura del
'''Làsell in del sò broeud''' = Lascialo nel suo brodo, cioè lascialo perdere, non dargli spago
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'''Cent coo, cent crap, cent cuu, dusent ciap''' = Cento menti, cento teste; cento culi, duecento chiappe. Indica la moltitudine dei modi di vedere delle persone, alcune delle quali non hanno proprio buon senso.
'''Tucc i can menan la
'''Volti el cuu a Milan, volti el cuu al pan''' = Volti le spalle a Milano, volti le spalle al pane. Usato per dire che solo a Milano ci si guadagna da vivere.
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