Giovan Battista di Crollalanza: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio di [[Pietro di Crollalanza|Pietro]], originario di [[Chiavenna]], nacque da una [[Crollalanza (famiglia)|nobile ed antica famiglia]] di remote origini milanesi e fu insegnante in vari istituti superiori. Fondò a [[Carpi]] il [[collegio principe Umberto]], fu poi direttore del collegio nazionale di [[Imola]]. È ricordato per aver fondato nel [[1874]] a [[Fermo]] il [[Giornale araldico]] e l'anno successivo a Pisa l'[[Accademia italiana d'araldica|Accademia Italiana d'Araldica]], poi Regia Accademia Araldica Italiana.
 
Lo resero immortale e lo collocano, ai primi posti, fra gli studiosi di araldica e genealogia a livello mondiale di tutti i tempi, le sue opere a stampa. Fra queste spicca, in special modo, il periodico [[Annuario della nobiltà italiana|Annuario della nobiltà Italiana]] da lui creato nel [[1878]] e il [[Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane]], in tre volumi, dato alle stampe nel [[1886]]. Dal secondo matrimonio di G.B. di Crollalanza con [[Zoli|Teresa Zoli]] di [[Forlì]], nacque nel [[1855]] a Fermo Goffredo, che succedette al padre nella direzione delle riviste.
 
Celebre araldista egli stesso [[Goffredo di Crollalanza]], fu segretario della Regia Accademia Araldica italiana (o [[Accademia italiana d'araldica|Accademia Italiana d'Araldica]]), dopo aver vissuto diversi anni in [[Francia]] come giornalista e romanziere. Dal [[1892]] sino alla morte nel [[1905]] fu il secondo direttore e compilatore dell'[[Annuario della nobiltà italiana|Annuario della nobiltà Italiana]]. Gli succedette nella direzione il fratellastro [[Aldo di Crollalanza|Aldo]], con il quale il repertorio cessò le pubblicazioni nel 1905 e terminò così la prima serie dell'opera.
==Note==
<references/>