Vincenzo Giuffrida: differenze tra le versioni
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Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] venne incaricato di organizzare, nell'economia di guerra conseguente, l'approvvigionamento di scorte alimentari per la nazione.
Nelle [[Elezioni politiche italiane del
Nelle [[Elezioni politiche italiane del 1921|elezioni politiche del 1921]] fu rieletto in una lista catanese forte di un ampio consenso, che mirava a raccogliere l'eredità di De Felice Giuffrida.
Nelle [[Elezioni politiche italiane del 1924|elezioni politiche del 1924]] fu uno dei principali esponenti di una lista di "Opposizione costituzionale", costituita da [[Francesco Saverio Nitti|nittiani]] e socialriformisti, presente solo in [[Campania]] e [[Sicilia]]; essa riuscì comunque a far rieleggere deputato il Giuffrida che, dopo l'assassinio di [[Giacomo Matteotti]], entrò nell'[[Unione Nazionale (Italia)|Unione nazionale]] di [[Giovanni Amendola]], partecipando all'[[Secessione dell'Aventino|Aventino]], ma schierandosi fra coloro che propugnavano il ritorno al lavoro parlamentare.
==Fonti==
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