Unione per il Mediterraneo: differenze tra le versioni

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L''''Unione per il Mediterraneo''' è un'organizzazione intergovernativa  che raggruppa 43 Paesi  europei  e del bacino del Mediterraneo: i 28  Stati membri dell'Unione europea  e 15 Paesi mediterranei partner del  Nordafrica, del  Medio Oriente  e dell'Europa sud-orientale.
 
È stata fondata nel luglio 2008 in occasione del Vertice di Parigi per il Mediterraneo al fine di rafforzare il Partenariato euro-mediterraneo (Euromed) istituito nel 1995 sotto il nome di Processo di Barcellona.
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== Contesto storico ==
 
=== Lancio dell'Unione per il Mediterraneo ===
[[File:CarteUpMperso.png|thumb|Membri dell’ Unione per il Mediterraneo.]]
Nel corso del Vertice di Parigi per il Mediterraneo (13 luglio 2008), i 43 capi di Stato e di governo della regione euro-mediterranea hanno deciso di lanciare il Processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo. L'organizzazione è stata presentata come una nuova fase del Partenariato euro-mediterraneo, dotata di nuovi membri e di una migliore architettura istituzionale, istituita allo scopo di "rafforzare le relazioni multilaterali, incentivare la condivisione della responsabilità del processo, impostare la governanza sulla base della parità di tutte le parti e tradurre ciò in progetti concreti, più visibili per i cittadini. È giunto il momento di imprimere un nuovo e costante impulso al processo di Barcellona. Per trasformare gli obiettivi della dichiarazione di Barcellona in risultati tangibili occorrono ora un maggiore impegno e nuovi catalizzatori."<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.ue2008.fr/webdav/site/PFUE/shared/import/07/0713_declaration_de_paris/Joint_declaration_of_the_Paris_summit_for_the_Mediterranean-EN.pdf|titolo=Joint Declaration of the Paris Summit for the Mediterrean}}</ref>
 
Il Vertice di Parigi è considerato un successo diplomatico per Nicolas Sarkozy.<ref>{{Cita web|url=http://www.euractiv.fr/presidence-francaise-ue/article/42-pays-sommet-paris-lancer-union-pour-mediterranee-ue-processus-barcelone-syrien-000957|titolo=Page non trouvée – EURACTIV.fr|sito=EURACTIV.fr|lingua=fr-FR|accesso=2017-11-13}}</ref>  Il presidente francese è infatti riuscito a riunire a  Parigi  tutti i capi di Stato e di governo dei 43 Paesi euro-mediterranei, ad eccezione dei re del  Marocco  e  Giordania.<ref>{{Cita news|nome=Stefan|cognome=Simons|url=http://www.spiegel.de/international/europe/0,1518,565667,00.html|titolo=Union for the Mediterranean: Nicolas Sarkozy's New 'Club Med'|pubblicazione=Spiegel Online|data=2008-07-14|accesso=2017-11-13}}</ref>
 
In occasione della Conferenza dei ministri degli Esteri euro-mediterranei tenutasi a  Marsiglia  nel novembre 2008, i Ministri hanno deciso di abbreviare il nome dell'iniziativa in "Unione per il Mediterraneo".<ref>{{Cita web|url=http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=URISERV:r15001|titolo=EUR-Lex - r15001 - EN - EUR-Lex|sito=eur-lex.europa.eu|lingua=en|accesso=2017-11-13}}</ref>
 
La riunione si è conclusa con una nuova dichiarazione congiunta,<ref>{{Cita web|url=http://ufmsecretariat.org/wp-content/uploads/2012/09/dec-final-Marseille-UfM.pdf|titolo=Final Statement Marseille, 3-4 November 2008}}</ref>  complementare a quella di Parigi, che definiva la struttura organizzativa e i principi di funzionamento dell'UpM. È stata introdotta una copresidenza a rotazione, affidata congiuntamente ad un Paese membro dell'UE e ad un partner mediterraneo.  La  Francia  e l'Egitto  hanno dato inizio alla copresidenza. È stata stabilita la partecipazione della  Lega araba  a tutte le riunioni. È stato inoltre creato un Segretariato dotato di una struttura giuridica separata con uno status autonomo. Per la sede è stata scelta la città di  Barcellona.
 
La scelta di lanciare l'Unione per il Mediterraneo come nuova fase del Partenariato euro-mediterraneo implicava l'accettazione e l'impegno da parte dell'Unione a mantenere l'''acquis''  di Barcellona, il cui scopo era quello di promuovere la "pace, la stabilità e la prosperità" in tutta la regione (Barcellona, 2). Restavano pertanto validi i quattro capitoli della cooperazione sviluppati nel quadro del Processo di Barcellona nell'arco di tredici anni:<ref name=":1" />
* ''Politica e sicurezza''
* ''Economia e commercio''
* ''Ambito socio-culturale''
* ''Giustizia e affari interni''. Questo quarto capitolo è stato inserito nel corso del 10° anniversario del Vertice euro-mediterraneo tenutosi a Barcellona nel 2005.
L'obiettivo di creare un'area di libero scambio  nella regione euro-mediterranea entro il 2010 (e oltre), proposto per la prima volta in occasione della conferenza di Barcellona del 1995, è stato approvato anche dal Vertice di Parigi del 2008.<ref name=":1" />
 
Oltre a questi quattro capitoli di cooperazione, i 43 ministri degli Esteri riunitisi a Marsiglia nel novembre 2008 hanno individuato sei progetti concreti che rispondevano alle esigenze specifiche delle regioni euro-mediterranee e destinati ad accrescere la visibilità del Partenariato:<ref name=":2">{{Cita web|url=http://ue2008.fr/webdav/site/PFUE/shared/import/1103_ministerielle_Euromed/Final_Statement_Mediterranean_Union_EN.pdf|titolo=Final Statement Marseille MEeting of the Euro-Mediterranean Ministers of Foreign Affairs}}</ref>
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* ''Autostrade del mare e terrestri''. L'obiettivo di questo progetto è aumentare e migliorare la circolazione delle merci e delle persone in tutta la regione euro-mediterranea, migliorando i porti e costruendo autostrade e ferrovie. In particolare, le Dichiarazioni di Parigi e Marsiglia parlano della costruzione di un sistema ferroviario e autostradale trans-maghrebino per il collegamento di Marocco, Algeria e Tunisia.<ref name=":3" />
* ''Protezione civile''. Il progetto di protezione civile mira a migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi naturali e a quelle causate dall'uomo. L'obiettivo finale è "avvicinare progressivamente i Paesi partner mediterranei al meccanismo europeo di protezione civile".<ref name=":2" />
* ''Energie alternative: piano solare mediterraneo''. L'obiettivo di questo progetto è quello di promuovere la produzione e l'uso di  energie rinnovabili. Più precisamente, mira a trasformare i Paesi partner mediterranei in produttori di  energia solare  e a far circolare l'elettricità che ne deriva nella regione euro-mediterranea.<ref name=":3" />A questo proposito l'Unione e l'iniziativa industriale  Dii  hanno firmato nel maggio 2012 un Protocollo d'intesa per la collaborazione futura comprensivo dello sviluppo delle relative strategie a lungo termine "Piano solare mediterraneo" ed "Energia dal deserto 2050". Al momento della firma a Marrakech, il Segretario Generale dell'Unione ha definito il nuovo partenariato "un passo fondamentale per l'attuazione del Piano solare mediterraneo".<ref>{{Cita web|url=http://www.ecoseed.org/more/press-releases/12185-mediterranean-efforts-for-renewable-energy-united-ufm-and-dii-join-forces|titolo=Ecoseed {{!}} Energias Renovables {{!}} Noticias {{!}} Actualidad|sito=Ecoseed|lingua=es-ES|accesso=2017-11-13}}</ref>
* ''Alta formazione e ricerca: università euro-mediterranea''. Nel giugno 2008 è stata inaugurata a Pirano (Slovenia) l'Università euro-mediterranea della Slovenia, che offre corsi di studio per laureati. I ministri degli Esteri riunitisi a Marsiglia nel 2008 hanno richiesto anche la creazione di un'altra università euro-mediterranea a  Fès, in Marocco:  l'Università euro-mediterranea del Marocco  (Euromed-UM).<ref name=":2" />  La decisione di procedere con la creazione dell'Università di Fès è stata annunciata nel giugno 2012.<ref>{{Cita web|url=http://www.ansamed.info/ansamed/en/news/sections/politics/2012/06/29/UfM-Jordan-hold-co-presidency-south-Med-Sept-_7119399.html|titolo=UfM: Jordan to hold co-presidency of south Med from Sept. - Politics - ANSAMed.it|sito=www.ansamed.info|accesso=2017-11-13}}</ref> Al Vertice di Parigi del 2008, i 43 capi di Stato e di governo hanno convenuto che l'obiettivo di questo progetto è promuovere l'alta formazione e la ricerca scientifica nel Mediterraneo, nonché creare in futuro uno "spazio euro-mediterraneo dell'alta formazione, della scienza e della ricerca."<ref name=":1" />
* ''L'Iniziativa per lo sviluppo imprenditoriale nel Mediterraneo''. Questa iniziativa mira a promuovere le piccole e medie imprese dei Paesi partner mediterranei "valutando le esigenze di queste imprese, definendo soluzioni politiche e fornendo a tali entità risorse sotto forma di assistenza tecnica e strumenti finanziari".  <ref name=":1" />
 
=== 2008–2010: Primi anni ===
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È previsto ogni due anni un vertice dei capi di Stato e di governo volto a promuovere il dialogo politico ai massimi livelli. Secondo la Dichiarazione di Parigi:
* tali vertici dovrebbero produrre una dichiarazione congiunta che affronti la situazione e le sfide della regione euro-mediterranea, valuti il lavoro del Partenariato e approvi un programma di lavoro biennale;<ref name=":1" />
* i ministri degli Esteri dovrebbero riunirsi ogni anno per monitorare l'attuazione della dichiarazione del vertice e preparare l'ordine del giorno dei vertici successivi;<ref name=":1" />  e
* il Paese ospitante dei vertici deve essere scelto ad unanimità e a base alterna tra l'UE e i Paesi partner mediterranei.<ref name=":1" />
Il primo vertice si è tenuto a  Parigi  nel luglio 2008. Il secondo vertice avrebbe dovuto svolgersi in un Paese non UE nel luglio 2010, ma i Paesi euro-mediterranei hanno accettato di tenerlo a  Barcellona  il 7 giugno 2010, durante la  presidenza dell'UE da parte della Spagna.  Tuttavia, il 20 maggio la copresidenza  egiziana  e  francese, unitamente alla Spagna ha deciso di rinviare il vertice, a quanto detto al fine di concedere più tempo per i colloqui indiretti tra  Israele  e l'Autorità palestinese  avviati in quel mese. I media spagnoli hanno identificato invece come causa del rinvio la minaccia araba di boicottare il vertice qualora  Avigdor Lieberman, ministro degli Esteri israeliano, avesse partecipato alla conferenza dei ministri degli Esteri prima del vertice.<ref>{{Cita news|lingua=ES|nome=El Periódico|cognome=Mediterráneo|url=http://www.elperiodicomediterraneo.com/noticias/castellon/el-actual-conflicto-arabe-israeli-obliga-a-aplazar-cumbre-de-barcelona_562940.html|titolo=El actual conflicto árabe-israelí obliga a aplazar la cumbre de Barcelona|pubblicazione=El Periódico Mediterráneo|accesso=2017-11-13}}</ref>
 
Al momento del Vertice di Parigi, la copresidenza era detenuta dalla Francia, in carica anche della presidenza dell'UE, e dall'Egitto. Da allora, la Francia ha firmato accordi con le diverse presidenze di turno dell'UE (Repubblica ceca,  Svezia  e  Spagna) per mantenere la copresidenza accanto all'Egitto.<ref name=":3" />  Il rinnovo della copresidenza sarebbe dovuto avvenire in occasione del secondo Vertice dell'Unione per il Mediterraneo. Tuttavia, a causa dei due rinvii del vertice, non è stato possibile decidere quali Paesi avrebbero assunto la copresidenza.
 
Il conflitto tra la  Turchia  e  Cipro  ha causato un ritardo nell'approvazione degli statuti del Segretariato,<ref name=":4">{{Cita news|lingua=es|cognome=elEconomista.es|url=http://ecodiario.eleconomista.es/politica/noticias/1954881/03/10/La-UpM-aprueba-hoy-sus-estatutos-y-lanza-la-capitalidad-mediterranea-de-Barcelona.html|titolo=La UpM aprueba hoy sus estatutos y lanza la capitalidad mediterránea de Barcelona - EcoDiario.es|accesso=2017-11-13}}</ref>  che sono stati approvati solo nel marzo 2010 sebbene nella Dichiarazione di Marsiglia fosse stato fissato come termine per l'entrata in funzione del Segretariato il mese di maggio 2009.<ref>{{Cita web|url=http://ue2008.fr/webdav/site/PFUE/shared/import/1103_ministerielle_Euromed/Final_Statement_Mediterranean_Union_EN.pdf|titolo=Final Statement of the Marseille Meeting of the Euro-Mediterranean Ministers of Foreign Affairs}}</ref>  In occasione del Vertice di Parigi, i capi di Stato e di governo hanno deciso di istituire cinque Vicesegretari Generali provenienti da  Grecia,,  Israele,,  Italia,,  Malta  e dall'Autorità palestinese.  Il desiderio della  Turchia  di fornire un Vicesegretario Generale e il rifiuto di  Cipro  hanno portato a mesi di negoziati finché Cipro ha finalmente approvato la creazione di un sesto posto di Vicesegretario Generale assegnato a un cittadino turco.<ref name=":4" />
 
Per la sua gravità, il conflitto arabo-israeliano è quello che colpisce più profondamente l'Unione per il Mediterraneo.<ref>{{Cita news|url=http://www.palestinalibre.org/articulo.php?a=22093|titolo=La Unión por el Mediterráneo todavía está lejos de servir como motor de paz|accesso=2017-11-13}}</ref>  A seguito di un conflitto armato tra Israele e Gaza dal dicembre 2008 al gennaio 2009, il Gruppo arabo si è rifiutato di riunirsi ad alti livelli, bloccando così tutte le riunioni ministeriali previste per il primo semestre del 2009.<ref>{{Cita web|url=http://www.realinstitutoelcano.org/wps/portal/rielcano_es/contenido?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/elcano/elcano_es/zonas_es/ari166-2009|titolo=Las prioridades de la Presidencia española de la UE en el Mediterráneo: ser y deber ser (ARI)}}</ref>  Inoltre, il rifiuto dei ministri degli Esteri arabi di riunirsi con la loro controparte israeliana,  Avigdor Lieberman, ha comportato l'annullamento di due riunioni dei ministri degli Esteri nel novembre 2009 e nel giugno 2010.<ref>{{Cita news|lingua=ES|nome=El Periódico|cognome=Mediterráneo|url=http://www.elperiodicomediterraneo.com/noticias/castellon/el-actual-conflicto-arabe-israeli-obliga-a-aplazar-cumbre-de-barcelona_562940.html|titolo=El actual conflicto árabe-israelí obliga a aplazar la cumbre de Barcelona|pubblicazione=El Periódico Mediterráneo|accesso=2017-11-13}}</ref>  Le riunioni settoriali dell'Unione per il Mediterraneo sono state inoltre influenzate dalle azioni di Israele contro la popolazione civile palestinese sotto la sua occupazione. In occasione della Conferenza ministeriale euro-mediterranea sull'acqua tenutasi a Barcellona nell'aprile 2010, la strategia per le risorse idriche non è stata approvata a causa di un disaccordo terminologico sulla denominazione dei Paesi rivendicati dai palestinesi, dai siriani e dai libanesi: "territori occupati" o "territori sotto occupazione".<ref>{{Cita web|url=http://www.elmundo.es/elmundo/2010/04/13/ciencia/1271175027.html|titolo=La Unión por el Mediterráneo no logra una estrategia común sobre el agua {{!}} Ciencia {{!}} elmundo.es|autore=Unidad Editorial Internet|sito=www.elmundo.es|accesso=2017-11-13}}</ref>  Si è reso necessario annullare altre due riunioni ministeriali, sull'alta formazione e l'agricoltura, a causa della stessa discrepanza.<ref>{{Cita news|lingua=ES|nome=MONTSERRAT|cognome=RADIGALESBARCELONA|url=http://www.elperiodico.com/es/internacional/20101028/la-union-por-el-mediterraneo-atascada-se-juega-el-futuro-561578|titolo=La Unión por el Mediterráneo, atascada, se juega el futuro|pubblicazione=elperiodico|data=2010-10-28|accesso=2017-11-13}}</ref>
 
Dopo il rinvio iniziale, sia la Francia che la Spagna hanno annunciato l'intenzione di tenere colloqui di pace tra Israele e l'Autorità palestinese nel quadro del vertice rinviato sotto l'egida degli Stati Uniti. A tale scopo, nel mese di settembre, è stato invitato a partecipare al vertice l'allora presidente degli Stati Uniti,  Barack Obama. Secondo Nicolas Sarkozy, il vertice, programmato per il 21 novembre 2010 a Barcellona,  era "un' occasione per sostenere i negoziati".
 
Tuttavia, all'inizio di novembre 2010 i colloqui di pace si sono arrestati e il copresidente  egiziano  ha imposto come condizione per l'inizio del vertice un gesto da parte di  Israele  che ne avrebbe permesso la ripresa. Secondo alcuni esperti, l'annuncio da parte di  Benjamin Netanyahu  della costruzione di 300 nuove unità abitative a  Gerusalemme Est  ha fatto svanire ogni possibilità di celebrare il vertice il 21 novembre.<ref>{{Cita news|lingua=es|nome=Ediciones El|cognome=País|url=http://www.elpais.com/articulo/espana/Espana/da/imposible/Cumbre/Mediterranea/Barcelona/elpepiesp/20101110elpepinac_8/Tes|titolo=España da por imposible la Cumbre Mediterránea de Barcelona|pubblicazione=EL PAÍS|data=2010-11-10|accesso=2017-11-13}}</ref>  I due copresidenti e la Spagna hanno deciso il 15 novembre di rinviare il vertice  ''sine die'', sostenendo che la stagnazione del processo di pace in Medio Oriente avrebbe ostacolato una "partecipazione soddisfacente".<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20110719150143/http://www.la-moncloa.es/IDIOMAS/9/Gobierno/News/2010/15112010UnionMediterraneanSummit.htm|titolo=https://web.archive.org/web/20110719150143/http://www.la-moncloa.es/IDIOMAS/9/Gobierno/News/2010/15112010UnionMediterraneanSummit.htm|sito=web.archive.org|lingua=en|accesso=2017-11-13}}</ref>
 
Dopo i rallentamenti causati dalla congiuntura economica e politica nel 2009, l'UpM ha portato a conclusione nel marzo 2010 la trattativa sull'istituzione del Segretariato generale e l'inaugurazione ufficiale di quest'ultimo, il 4 marzo 2010 a Barcellona, nel  Palazzo Reale di Pedralbes rinnovato per l'occasione.
 
Nel settembre 2010, Eneko Landaburu, ambasciatore dell'Unione europea in Marocco, ha dichiarato di "non credere" nell'Unione per il Mediterraneo. Secondo lui, la divisione tra gli arabi "non permette di attuare una forte politica interregionale" e richiede l'abbandono di questo ambizioso progetto in cui sono coinvolti 43 Paesi per concentrarsi sulle relazioni bilaterali.<ref>{{Cita news|url=http://www.lavanguardia.es/internacional/noticias/20100928/54013820089/el-embajador-de-la-ue-en-marruecos-no-cree-en-la-union-por-el-mediterraneo-mediterraneo-union-europe.html|titolo=El embajador de la UE en Marruecos|pubblicazione=La Vanguardia|accesso=2017-11-13}}</ref>
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Nel 2012 i 43 Paesi dell'UpM hanno approvato un totale di 13 nuovi progetti nei settori dei trasporti, dell'istruzione, dell'acqua e dello sviluppo delle imprese.
 
Nel gennaio 2012 il Segretario Generale dell'UpM, il marocchino Youssef Amrani, è stato nominato ministro delegato presso il Ministero degli Esteri e della Cooperazione del governo Benkirane.<ref>{{Cita web|url=http://english.alarabiya.net/articles/2012/01/03/186056.html|titolo=Moroccan king appoints new cabinet led by moderate Islamists|autore=0|sito=english.alarabiya.net|accesso=2017-11-13}}</ref>  Gli è successo alla carica di Segretario Generale un suo connazionale, il diplomatico Fathallah Sijilmassi.
 
Nel 2013 l'Unione per il Mediterraneo ha lanciato i suoi primi progetti:<ref>{{Cita news|lingua=fr-FR|url=http://ufmsecretariat.org/fr/union-for-the-mediterranean-first-inter-institutional-meeting-puts-projects-first/|titolo=Union for the Mediterranean: first inter-institutional meeting puts projects first - Union pour la Méditerranée - UpM|pubblicazione=Union pour la Méditerranée - UpM|data=2012-11-13|accesso=2017-11-13}}</ref>
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Tra il 2013 e il 2015, si tengono 7 riunioni ministeriali settoriali:
* Conferenza ministeriale dell'UpM sul rafforzamento del ruolo delle donne nella società - settembre 2013<ref>{{Cita web|titolo= 3ème Conférence ministérielle UpM sur le renforcement du rôle des femmes {{!}} dimed.gouv.fr|url= http://archives.dimed.gouv.fr/actualite/3eme-conference-ministerielle-upm-sur-le-renforcement-du-role-des-femmes.html|sito= archives.dimed.gouv.fr|accesso= 7 gennaio 2016}}</ref>
* Conferenza ministeriale dell'UpM sui trasporti  – novembre 2013<ref>{{Cita web|titolo= 2ème Conférence ministérielle UpM sur les transports {{!}} dimed.gouv.fr|url= http://archives.dimed.gouv.fr/actualite/2eme-conference-ministerielle-upm-sur-les-transports.html|sito= archives.dimed.gouv.fr|accesso= 7 gennaio 2016}}</ref>
* Conferenza ministeriale dell'UpM sull'energia  - dicembre 2013<ref>{{Cita web|titolo= Conférence ministérielle UpM sur l’Energie, 11 décembre 2013 à Bruxelles {{!}} dimed.gouv.fr|url= http://archives.dimed.gouv.fr/actualite/conference-ministerielle-upm-sur-lenergie-11-decembre-2013-bruxelles.html|sito= archives.dimed.gouv.fr|accesso= 7 gennaio 2016}}</ref>
* Conferenza ministeriale dell'UpM sulla cooperazione industriale  - febbraio 2014<ref>{{Cita web|titolo= 9ème Conférence ministérielle de l'UpM sur la Coopération industrielle euro-méditerranéenne {{!}} dimed.gouv.fr|url= http://archives.dimed.gouv.fr/actualite/9eme-conference-ministerielle-de-lupm-sur-la-cooperation-industrielle-euro-mediterraneenne.html|sito= archives.dimed.gouv.fr|accesso= 7 gennaio 2016}}</ref>
* Conferenza ministeriale dell'UpM su ambiente e cambiamento climatico  - maggio 2014<ref>{{Cita web|titolo= 1ère Conférence ministérielle de l'UpM sur l'Environnement et le Changement climatique {{!}} dimed.gouv.fr|url= http://archives.dimed.gouv.fr/actualite/1ere-conference-ministerielle-de-lupm-sur-lenvironnement-et-le-changement-climatique.html|sito= archives.dimed.gouv.fr|accesso= 7 gennaio 2016}}</ref>
* Conferenza ministeriale dell'UpM sull'economia digitale - settembre 2014- settembre 2014<ref>{{Cita web|titolo= Conférence ministérielle Union pour la Méditerranée sur l’Economie numérique et l’Accès à l’Internet, 30 septembre 2014 {{!}} dimed.gouv.fr|url= http://archives.dimed.gouv.fr/actualite/conference-ministerielle-union-pour-la-mediterranee-sur-leconomie-numerique-et-lacces.html|sito= archives.dimed.gouv.fr|accesso= 7 gennaio 2016}}</ref>
* Conferenza ministeriale dell'UpM sull'economia blu  - novembre 2015<ref name="declaration-on-blue-economy">{{Cita web|data= 17 novembre 2015|titolo= Conférence ministérielle de l'Union pour la Méditerranée sur l'économie bleue|url= http://ufmsecretariat.org/wp-content/uploads/2015/11/2015-11-17-declaration-on-blue-economy_fr.pdf|sito= ufmsecretariat.org|accesso= }}</ref>
* Conferenza ministeriale dell'UpM sulla cooperazione e la pianificazione regionale - giugno 2016<ref>{{Cita web|url=https://ec.europa.eu/commission/2014-2019/hahn/announcements/new-dynamics-regional-cooperation-mediterranean_en|titolo=New dynamics for regional cooperation in the Mediterranean - European Commission|sito=European Commission|data=2016-06-02|lingua=en|accesso=2017-11-13}}</ref>
* Conferenza ministeriale dell'UpM sull'occupazione e il lavoro - settembre 2016<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=87&eventsId=1156&furtherEvents=yes|titolo=UfM Ministerial Conference on Employment and Labour, Jordan|accesso=2017-11-13}}</ref>
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Il 23 gennaio 2017 gli Stati membri dell'Unione per il Mediterraneo hanno espresso un forte impegno politico per rafforzare la cooperazione regionale nel Mediterraneo, approvando la tabella di marcia dell'UpM in occasione del 2º Forum regionale dell'UpM tenutosi a Barcellona il 23 e 24 gennaio 2017 sul tema "Mediterraneo in azione: i giovani per la stabilità e la crescita".<ref>{{Cita web|url=https://eeas.europa.eu/headquarters/headquarters-homepage_en/19078/Mogherini%20urges%20greater%20cooperation%20and%20integration%20in%20the%20Mediterranean|titolo=Mogherini urges greater cooperation and integration in the Mediterranean - EEAS - European External Action Service - European Commission|sito=EEAS - European External Action Service|lingua=en|accesso=2017-11-13}}</ref>
 
La tabella di marcia si concentra sui quattro settori d'azione seguenti: 
* Rafforzare il dialogo politico tra i membri dell'UpM;
* Garantire il contributo delle attività dell'UpM alla stabilità regionale e allo sviluppo umano;
* Rafforzare l'integrazione regionale;
* Consolidare la capacità di azione dell'UpM. 
Il 22 febbraio 2017 il Segretariato dell'Unione per il Mediterraneo (UpM) e l'Agenzia svedese di cooperazione internazionale allo sviluppo (Swedish International Development Agency, SIDA) hanno firmato un accordo finanziario pluriennale di 6,5 milioni di euro a sostegno delle attività dell'UpM a favore di uno sviluppo più sostenibile e inclusivo nella regione.<ref>{{Cita web|url=http://www.euneighbours.eu/en/south/stay-informed/news/working-sustainable-and-inclusive-development-sweden-work-union|titolo=Working for sustainable and inclusive development: Sweden to work with Union for the Mediterranean in support of regional integration {{!}} EU Neighbours|sito=www.euneighbours.eu|lingua=en|accesso=2017-11-13}}</ref>
 
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* Conferenza ministeriale sull'acqua, La Valletta, Malta, 27 aprile 2017
* Conferenza ministeriale sullo sviluppo urbano, Il Cairo, 22 maggio 2017
Nel marzo 2015 la Conferenza interparlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune e sulla politica di sicurezza e di difesa comune ha descritto nelle sue conclusioni finali<sup>[84]</sup>  l'UpM come "il forum di cooperazione più efficace e multilaterale della regione".
 
Nel maggio 2016, nella dichiarazione finale della sua 12ª seduta plenaria, l'Assemblea parlamentare dell'UpM ha riconosciuto "l'importanza del ruolo cardine svolto dall'UpM nella promozione della cooperazione e dell'integrazione regionale nel Mediterraneo [...]".<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.chambredesrepresentants.ma/en/news/final-declaration-12th-plenary-sessions-parliamentary-assembly-union-mediterranean|titolo=Final Declaration of the 12Th Plenary Sessions of the Parliamentary Assembly of the Union for the Mediterranean|pubblicazione=House of Representatives|data=2016-05-29|accesso=2017-11-13}}</ref>
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Nel maggio 2015 l'UpM sostiene 10 progetti a beneficio di oltre 50.000 donne<ref>{{Cita web|lingua= es|editore= Ediciones El País|titolo= El empoderamiento de las mujeres del Mediterráneo|url= http://elpais.com/elpais/2015/06/08/planeta_futuro/1433781095_542112.html|sito= EL PAÍS|data= 10 giugno 2015|accesso= 8 gennaio 2016}}</ref> nella regione euro-mediterranea, con la partecipazione di oltre 1.000 soci e grazie a un budget di oltre 127 milioni di euro.
 
== Istituzioni ==
Una delle principali innovazioni dell'Unione per il Mediterraneo, distintiva rispetto al Processo di Barcellona, è la sua architettura istituzionale. In occasione del Vertice di Parigi è stato deciso di dotare l'Unione di un insieme di istituzioni al fine di elevare il livello politico delle sue relazioni, promuovere un'ulteriore comproprietà dell'iniziativa tra l'UE e i Paesi partner mediterranei e migliorare la visibilità del Partenariato euro-mediterraneo.<ref name=":1" />
 
=== Sistema di copresidenza Nord e Sud ===
[[File:Membreupm.png|thumb|I copresidenti dell'Unione per il Mediterraneo, Federica Mogherini (Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza) e Nasser Judeh (Ministro degli affari esteri del Regno hascemita di Giordania), a fianco del Segretario generale dell'UpM, Fathallah Sijilmassi.]]
Al fine di garantire la comproprietà dell'Unione per il Mediterraneo, i capi di Stato e di governo hanno deciso a Parigi che la presidenza dell'UpM sarebbe stata detenuta congiuntamente da due Paesi, uno dell'UE e uno appartenente ai Paesi partner mediterranei. I 27 Paesi dell'UE hanno convenuto che la loro copresidenza sarebbe dovuta "essere compatibile con la rappresentanza esterna dell'Unione europea conformemente alle disposizioni del trattato in vigore".<ref name=":1" />  I Paesi partner del Mediterraneo hanno deciso di scegliere ad unanimità tra di loro un Paese incaricato della copresidenza per un periodo non rinnovabile di due anni."<ref name=":1" />
 
Dal 2008 al 2012 sono stati la Francia e l'Egitto a detenere la prima copresidenza di turno dell'UpM.
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|'''Presidenza meridionale'''
|-
|  Francia  (luglio 2008 – marzo 2012)
|  Egitto  (luglio 2008 – giugno 2012)
|-
|  Unione europea  (marzo 2012 –)
|  Giordania  (giugno 2012 –)
|}
 
=== Riunione degli alti rappresentanti dell'UpM ===
La riunione degli alti rappresentanti dell'UpM, cui partecipano ambasciatori e alti funzionari per gli Affari esteri nominati individualmente dai 43 Paesi dell'Unione per il Mediterraneo, ha luogo più volte l'anno, a intervalli regolari, presso la sede del Segretariato dell'UpM a Barcellona o in uno dei Paesi membri.<ref>{{Cita web|url=http://www.enpi-info.eu/medportal/content/341/|titolo=Union for the Mediterrean}}</ref>  Il suo ruolo è quello di discutere le questioni regionali, orientare le politiche e le azioni dell'organizzazione e approvare i progetti presentati. Ogni Paese ha un voto di ugual peso e tutte le decisioni vengono prese ad unanimità. Parallelamente a questi incontri, l'UpM organizza anche altre riunioni, in particolare conferenze ministeriali che definiscono l'agenda per il Mediterraneo su questioni specifiche, quali l'ambiente e il cambiamento climatico, l'economia digitale, il ruolo delle donne nella società, i trasporti o l'industria.
=== Segretariato generale dell'UpM ===
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Il Segretariato permanente si occupa del follow-up operativo delle riunioni ministeriali settoriali, individuando e monitorando l'attuazione di progetti specifici per la regione euro-mediterranea, ricercando partner per il finanziamento di tali progetti e coordinando diverse piattaforme di dialogo.<ref name=":2" />
 
In occasione della Conferenza di Marsiglia del novembre 2008, i ministri degli Esteri dell'area euro-mediterranea hanno scelto come sede del Segretariato generale il  Palazzo Reale di Pedralbes  di  Barcellona.<ref>{{Cita news|lingua=es|nome=Ediciones El|cognome=País|url=http://www.elpais.com/articulo/cataluna/Barcelona/capital/Mediterraneo/elpepiespcat/20081105elpcat_3/Tes?print=1|titolo=Barcelona, capital del Mediterráneo|pubblicazione=EL PAÍS|data=2008-11-05|accesso=2017-11-13}}</ref>  Hanno inoltre concordato la struttura di questa nuova istituzione chiave e i Paesi d'origine dei suoi primi membri:
 
Il Segretario Generale è eletto ad unanimità e appartiene ad un Paese extra UE. Il suo mandato è di tre anni ed è prorogabile per altri tre.<ref>{{Cita web|url=http://www20.gencat.cat/docs/sue/Continguts/Temes/2008_Dossier_UpM/CV_Ahmad_Khalaf_Masadeh_eng.pdf|titolo="Biography: H.E. Dr. Ahmad Masa'deh"}}</ref>  Il primo Segretario Generale è stato il giordano  Ahmad Khalaf Masa'deh, ex ambasciatore della Giordania presso l'UE, il Belgio, la Norvegia e il Lussemburgo e Ministro della Riforma del settore pubblico nel 2004-2005.<ref name=":5">{{Cita web|url=http://www20.gencat.cat/docs/sue/Continguts/Temes/2008_Dossier_UpM/CV_Ahmad_Khalaf_Masadeh_eng.pdf|titolo="La Unión por el Mediterráneo ya ejerce en Barcelona"}}</ref>  Masa'deh si è dimesso dopo un anno di mandato.<ref>{{Cita news|url=http://www.lavanguardia.es/politica/20110126/54105755277/dimite-el-secretario-de-la-union-por-el-mediterraneo-tras-un-ano-en-el-cargo.html|titolo=Dimite el secretario de la Unión por el Mediterráneo tras un año en el cargo|pubblicazione=La Vanguardia|accesso=2017-11-13}}</ref> Nel luglio 2011 è entrato in carica il diplomatico marocchino Youssef Amrani. Nominato Viceministro degli Esteri dal governo Benkirane, è succeduto alla carica dall'ambasciatore marocchino  Fathallah Sijilmassi, ex-ambasciatore presso l'Unione europea (2003-2004) e la Francia (2005-2009).<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=http://www.petra.gov.jo/Public_News/Nws_NewsDetails.aspx?Site_Id=1&lang=2&NewsID=73305&CatID=13&Type=Home&GType=1|titolo=Jordan News Agency (Petra) {{!}}Planning minister , international experts discuss economic situation in Jordan|sito=www.petra.gov.jo|accesso=2017-11-13}}</ref>
 
Fathallah Sijilmassi è Ufficiale della Legion d'onore francese e Grand'ufficiale dell'Ordine nazionale al merito della Repubblica francese.
 
·         Al fine di rafforzare la comproprietà del Partenariato euro-mediterraneo, sono state assegnate sei cariche di Vicesegretario Generale a tre Paesi dell'UE e a tre Paesi partner mediterranei. Per il primo mandato triennale (estendibile per altri tre anni) i Vicesegretari Generali sono stati:<ref>{{Cita news|lingua=ES|cognome=M.R.BARCELONA|url=http://www.elperiodico.com/es/noticias/internacional/20101028/secretariado-barcelona-camina-trancas-barrancas/561577.shtml|titolo=El secretariado de Barcelona camina a trancas y barrancas|pubblicazione=elperiodico|data=2010-10-28|accesso=2017-11-13}}</ref>
* Panagiotis Roumeliotis (Grecia) - Divisione Energia;
* Prof.  Ilan Chet  (Israele) – Divisione Alta formazione e Ricerca;
* Sig. Lino Cardarelli (Italia) – Divisione Sviluppo imprenditoriale;
* Amb. Celia Attard Pirotta (Malta) - Divisione Affari sociali e civili;
* Dott. Rafiq Husseini  (Palestina) – Divisione Acqua e Ambiente;
* Amb. Yiğit Alpogan (Turchia) - Divisione Trasporti e Sviluppo urbano.
Il Segretariato dell'Unione per il Mediterraneo è stato inaugurato nel marzo 2010 con una cerimonia ufficiale tenutasi a Barcellona.<ref name=":5" />
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=== Assemblea parlamentare euro-mediterranea ===
L'Assemblea parlamentare euro-mediterranea  (APEM) non è un'istituzione nuova nel quadro del Partenariato euro-mediterraneo. È stata istituita a  Napoli il 3 dicembre 2003 dai ministri euro-mediterranei degli Esteri e ha tenuto la sua prima seduta plenaria ad Atene il 22 e 23 marzo 2004. L'APEM riunisce delegazioni parlamentari dei Paesi euro-mediterranei e dispone di quattro commissioni permanenti sui seguenti ambiti:<ref>{{Cita web|url=http://www.commed-cglu.org/spip.php?rubrique173|titolo=Euro-Mediterranean Assembly}}</ref>
* Affari politici, sicurezza e diritti umani
* Economia, finanza e affari sociali ed istruzione
* Promozione della qualità della vita, degli scambi umani e della cultura
* Diritti delle donne nei Paesi euro-mediterranei
L'APEM dispone inoltre di una commissione  ''ad hoc''  per l'energia e l'ambiente. Dalla nascita dell'Unione per il Mediterraneo, il ruolo dell'APEM è stato rafforzato in quanto ritenuta "espressione parlamentare legittima dell'Unione".<ref name=":1" />
 
=== Assemblea regionale e locale euro-mediterranea ===
In occasione della Conferenza dei ministri euro-mediterranei degli Esteri tenutasi a Marsiglia nel novembre 2008, i ministri hanno accolto con favore la proposta del  Comitato europeo delle regioni  di istituire un'Assemblea regionale e locale euro-mediterranea (ARLEM). Il suo obiettivo è quello di fare da ponte tra i rappresentanti locali e regionali dei 43 Paesi e l'Unione per il Mediterraneo e le istituzioni dell'UE.<ref>{{Cita web|url=http://www.cor.europa.eu/cor_cms/ui/ViewDocument.aspx?contentid=661d07c4-008b-42f6-88b7-4ce57803d761|titolo=What is the ARLEM?}}</ref>
 
I partecipanti provenienti dall'UE sono i membri del  Comitato europeo delle regioni  e rappresentanti di altre istituzioni dell'UE coinvolte nel Partenariato euro-mediterraneo. I partecipanti provenienti dai Paesi partner mediterranei sono rappresentanti delle autorità regionali e locali designati dai rispettivi governi nazionali. L'ARLEM è stata istituita formalmente e ha tenuto la sua prima seduta plenaria a Barcellona il 31 gennaio 2010. La copresidenza dell'ARLEM è detenuta dal Presidente del Comitato europeo delle regioni, Luc Van den Brande, e dal sindaco marocchino di Al-Ḥoseyma, Mohammed Boudra.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20110716170747/http://www.ccre.org/news_detail_en.htm?ID=1766|titolo=ARLEM}}</ref>
 
=== Fondazione Anna Lindh ===
La  Fondazione Anna Lindh per il dialogo tra le culture, con sede ad  Alessandria d'Egitto, è stata fondata nell'aprile 2005. Si tratta di una rete per le organizzazioni della società civile dei Paesi euro-mediterranei volta a promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca.<ref>{{Cita web|url=http://www.euromedalex.org/|titolo=Anna Lindh Foundation}}</ref>
 
Al Vertice di Parigi è stato deciso che la Fondazione Anna Lindh, insieme all'Alleanza delle civiltà  delle Nazioni Unite, sarà responsabile della dimensione culturale dell'Unione per il Mediterraneo.<ref name=":1" />
 
Nel settembre 2010, la Fondazione Anna Lindh ha pubblicato una relazione intitolata "EuroMed Intercultural Trends 2010" (Tendenze interculturali nella regione euro-mediterranea 2010).<ref>{{Cita web|url=http://www.euromedalex.org/trends/report/2010/main|titolo=Report & Analysis {{!}} Anna Lindh Foundation|sito=www.euromedalex.org|accesso=2017-11-13}}</ref>  Questa valutazione delle percezioni reciproche e della visibilità dell'Unione per il Mediterraneo nella regione si basa su un sondaggio di opinione pubblica Gallup cui hanno partecipato 13.000 persone residenti nei Paesi membri dell'Unione per il Mediterraneo.
 
=== Partenariati con altre organizzazioni e istituzioni euro-mediterranee ===
In quanto piattaforma per il dialogo e la cooperazione, l'Unione per il Mediterraneo istituisce partenariati strategici con organizzazioni mondiali, regionali e subregionali.
 
Negli ultimi anni l'UpM ha rafforzato i suoi legami con le parti interessate attraverso la firma di vari protocolli d'intesa: 
* CIHEAM (Centre international de hautes études agronomiques méditerranéennes [Centro internazionale di studi agronomici avanzati mediterranei]) - 8 gennaio 2015
* CESE (Comitato economico e sociale europeo) - 13 gennaio 2015
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* EMUNI University (Università euro-mediterranea) - 1° febbraio 2016
* Agenzia internazionale dell'energia - 17 febbraio 2016
* Service de la Coopération Marocaine (Servizio di cooperazione marocchina) – 8  marzo 2016
* UN Habitat (Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani) – 5  aprile  2016
* Conseil de la Région Tangier-Tétouan-Al Hoceima (Consiglio regionale di Tangeri-Tétouan-Al-Ḥoseyma) - 22 giugno 2016
* Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperación (Ministero spagnolo degli Affari Esteri e della Cooperazione) - 29 luglio 2016
* ANIMA Investment Network (Rete di investimento ANIMA) - 7 settembre 2016
* Groupe interacadémique pour le développement (Gruppo interaccademico per lo sviluppo) - 29 settembre 2016
* IEMed (Instituto Europeo del Mediterráneo [Istituto europeo del Mediterraneo]) – 20  gennaio 2017
* SIDA (Swedish International Development Cooperation Agency [Agenzia svedese di cooperazione internazionale allo sviluppo]) - 23 gennaio 2017
* UN Office for South-South Cooperation (Ufficio delle Nazioni Unite per la cooperazione Sud-Sud) - 24 gennaio 2017
* Fundación Mujeres por Africa (Fondazione Donne in Africa) - 24 gennaio 2017
* AGADIR Technical Unit (Unità tecnica di AGADIR) - 24 gennaio 2017
* MENBO Permanent Secretariat (Segretariato permanente della MENBO) – 10  marzo 2017
* EMUNI University (Università euro-mediterranea) - 14 marzo 2017
* Konrad Adenauer Stiftung (Fondazione Konrad Adenauer) - 10 aprile 2017
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* SDSN Mediterranean (Rete mediterranea per soluzioni di sviluppo sostenibile) - 1°giugno 2017
* Institut Méditerranéen de l'Eau (Istituto mediterraneo dell'acqua) - 8 giugno 2017
* Université Euro-Méditerranéenne de Fès (Università euro-mediterranea di Fès) – 20  giugno 2017
* IEMed (Instituto Europeo del Mediterráneo [Istituto europeo del Mediterraneo]) – 20  luglio 2017
 
== Note ==