Théodore Géricault: differenze tra le versioni
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Negli anni successivi, il suo interesse per un naturalismo nudo e crudo lo portò a prediligere temi dal gusto macabro, quali le teste dei decapitati o i ritratti di pazzi e alienati mentali rinchiusi nei manicomi. Di carattere molto introverso, Gericault rappresenta già il prototipo del successivo artista romantico: amorale e asociale, disperato e maledetto, che alimenta il proprio genio di eccessi e trasgressioni. Il gusto per l’orrido e il rifiuto della bellezza dà immediatamente il senso della sua poetica: un’arte che non vuole essere facile e consolatoria ma che deve scuotere i sentimenti più profondi dell’animo umano, proponendogli immagini raccapriccianti. La sua vita si concluse nel 1824, a soli 33 anni. La sua eredità, in campo figurativo, fu presa soprattutto dall’amico Eugene Delacroix.
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Dopo tale acquisto, il grande e autorevole [[Ingres]] critica la scelta del Louvre esprimendo forti dubbi sulla legittimità artistica del dipinto:
{{citazione|Vorrei che togliessero dal Museo del Louvre il quadro della "Medusa" […] Non posso tollerare queste "Meduse" e questi altri quadri d'anfiteatro, che dell'uomo ci mostrano soltanto il cadavere, non riproducono che il brutto, lo sconcio; no, non posso tollerarli! L'arte non deve essere altro che il bello e non insegnare che il bello.<ref>[[Jean-Auguste-Dominique Ingres]], Note e pensieri, 1825</ref>}}
== Opere ==
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