Falso filatelico: differenze tra le versioni

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===Notizie storiche sui falsi per posta===
Generalmente il falso per posta è un oggetto ricercati dai collezionisti in quanto considerato alterazione utile al confronto con un documento autentico. La frode a carico delle amministrazioni postali furono concepite almeno un ventennio prima delle truffe a carico dei collezionisti in quanto la filatelia nacque intorno al [[1860]]. Già il primo francobollo - il "[[Penny Black]]", emesso nel maggio [[1840]] - fu vittima di un ingenuo tentativo di falsificazione. Nel [[1841]] in [[Inghilterra]] furono scoperti solo due tentativi di falsificazione: in un caso l'autore venne scoperto perché aveva scritto alla sua fidanzata usando un francobollo malamente contraffatto ed un altro era stato inserito dentro la busta per la risposta<ref>http://www.giandri.altervista.org/giandri_0259_IndiceFalsi.html</ref>. Si trattava di falsificazioni artigianali, di piccole sparute truffe casalinghe.
Generalmente il falso per posta è un oggetto ricercati dai collezionisti in quanto considerato alterazione utile al confronto con un documento autentico. Il primato in termini di comparsa temporale dei francobolli falsi spetta all'[[Italia]]<ref>[http://digilander.libero.it/danielefocosi/acs/falsiasi.htm Antichi Stati Italiani : la falsificazione dei francobolli non ha età<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>: il [[Regno Lombardo-Veneto]] emise la prima serie di francobolli nel [[1850]], che venne ben presto falsificata in alcuni suoi esemplari. In questo Stato furono realizzati due tipi di falsi, quelli di [[Verona]] e quelli di [[Milano]]. I falsi di Verona riguardavano i valori da 15 e 30 centesimi della prima emissione del Lombardo Veneto e vennero eseguiti nel [[1853]] da un certo Gaetano Alberti, un tipografo che venne scoperto e processato per questo reato ed il 10 luglio [[1854]] condannato a due anni di carcere. Prima di essere scoperto, Alberti riuscì a smerciare almeno 3.700 esemplari del taglio da 15 centesimi e altrettanti da 30 centesimi sia in [[Veneto]] che in [[Lombardia]]. I falsi di Milano furono realizzati da uno o più autori mai scoperti (furono falsificati i valori da 15, 30 e 45 centesimi, in tempi diversi, dando origine a diversi tipi), tra il [[1857]] ed il [[1859]].
 
Probabilmente la prima falsificazione compiuta su più larga scala fu quella del 6 cuartos di [[Spagna]] del 1° gennaio [[1850]] con il profilo della regina [[Isabella II]], appena quattro mesi dopo l'emissione.
 
Generalmente il falso per posta è un oggetto ricercati dai collezionisti in quanto considerato alterazione utile al confronto con un documento autentico. Il primato in termini di comparsa temporale dei francobolli falsi spetta all'[[Italia]]<ref>[http://digilander.libero.it/danielefocosi/acs/falsiasi.htm Antichi Stati Italiani : la falsificazione dei francobolli non ha età<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>: il [[Regno Lombardo-Veneto]] emise la prima serie di francobolli nel [[1850]], che venne ben presto falsificata in alcuni suoi esemplari. In questo Stato furono realizzati due tipi di falsi, quelli di [[Verona]] e quelli di [[Milano]]. I falsi di Verona riguardavano i valori da 15 e 30 centesimi della prima emissione del Lombardo Veneto e vennero eseguiti nel [[1853]] da un certo Gaetano Alberti, un tipografo che venne scoperto e processato per questo reato ed il 10 luglio [[1854]] condannato a due anni di carcere. Prima di essere scoperto, Alberti riuscì a smerciare almeno 3.700 esemplari del taglio da 15 centesimi e altrettanti da 30 centesimi sia in [[Veneto]] che in [[Lombardia]]. I falsi di Milano furono realizzati da uno o più autori mai scoperti (furono falsificati i valori da 15, 30 e 45 centesimi, in tempi diversi, dando origine a diversi tipi), tra il [[1857]] ed il [[1859]].
 
Lo [[Stato Pontificio]] fu preso di mira dai falsari circa la serie del [[1852]]. Vennero falsificati i valori da 1, 5 ed 8 baiocchi nel 1857. Il falsario non venne scoperto.