Piazza San Pietro: differenze tra le versioni

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[[File:Progetto Piazza S.Pietro (Bernini).jpg|thumb|La piazza con il terzo braccio]]
 
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Un tema controverso (e delicatissimo) è la saldatura fra il nuovo scenario aulico e il paesaggio urbano preesistente. Bernini ipotizza allora un «terzo braccio» centrale del colonnato, distanziato dai laterali quanto basta per non invadere il canale visivo fra Borgo Nuovo e il portone di bronzo.
 
Prima segue la forma ovata della piazza (rendendone più netta la percezione), poi approda a una versione rettilinea, che più tardi vorrebbe anche arretrare verso il borgo. Ma la Congregazione, pur decidendo l'abbattimento dell'ultimo isolato di Borgo Nuovo, rimanda al futuro ogni spesa edilizia. Poco dopo, con la morte di Alessandro VII, tramonta l'eventualità di queste aggiunte. La mediazione tra la scala del monumento bramantesco e la scala minuta della città moderna non viene più separata nettamente da altri corpi edilizi.
 
Lo scenario della piazza è presentato obliquamente anche nella maggior parte delle incisioni e delle fotografie antiche. È questa coscienza connaturata con la città che ha scongiurato per lungo tempo l'esecuzione dei tanti progetti per la demolizione della «spina dei [[Borgo (rione di Roma)|borghi]]» (l'area compresa tra Borgo S. Spirito e Borgo S. Angelo, dove adesso si trova [[Via della Conciliazione]]); ancora nel [[1882]] il [[consiglio comunale]] di Roma delibera di sospendere, per questa parte, l'esecuzione del piano regolatore del [[1881]] «anche per ragioni di estetica, essendo a dubitarsi che quella demolizione possa nuocere all'effetto della piazza di san Pietro»{{citazione necessaria}}.
 
==== Risoluzione dei problemi ====