Ficana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 2:
 
== Storia ==
LeEccezion fatta per un frammento ceramico riferibile alla fase finale della media età del bronzo, le prime testimonianze di un insediamento umano presso il sito risalgono al XXII secolo a.C. circa. Questo si deduce dadalla un gruppogran quantità di ceramica [[tombacultura a pozzettovillanoviana|tombe a pozzettoprotovillanoviana]] rinvenutee suin unaparte piccola[[cultura alturaappenninica|subappenninica]] ain sud-estgiacitura delsecondaria pianoropresso ovedelle sorgevastrutture l'abitato.forse Leconnesse tombealla infortificazione questionedella presentanocittà. scarsoNonostante corredoil emancato seguonorinvenimento ildi ritotracce dell'incinerazione.di Sonoabitazioni inrisalenti numeroa limitato (quindici)quell'epoca, matali bastanotracce a comprovareprovano l'esistenza certa di un abitato risalentestabile allnell'[[età del bronzo]] recente. Ae darfinale. sostegnoUn'altra allaevidenza tesi,dell'occupazione durantestabile glidel scavisito dell'abitato,durante èla stataprima rinvenutafase un'area,laziale a(Bronzo ridossofinale dell'[[aggere]]3) difensivo, formataproviene da grossiun blocchigruppo di [[tufo]],tomba unaa partepozzetto|tombe ina [[ciottolatopozzetto]] erinvenute un'altrasu compostauna dapiccola terraaltura dia riporto.sud Questedel evidenzepianoro archeologicheove risultanosorgeva dil'abitato. difficileLe interpretazione,tombe main questione, proprioabbastanza nellasconvolte terradalle di riporto sopracitataarature, èpresentano statascarso raccoltacorredo unae granseguono quantitàil dirito ceramicadell'incinerazione. [[cultura villanoviana|protovillanoviana]] eSono in partenumero [[culturalimitato appenninica|subappenninica]] che(quindici), nonostantema ilbastano mancatoa rinvenimentocomprovare l'esistenza di tracceun diabitato abitazionirisalente risalentiall'ultima afase quelldell'epoca,[[età provadel l'esistenzabronzo]] certafinale, diche uncorrisponde abitatoalla stabileprima nell'etàfase deldella bronzocultura recentelaziale e(Roma finale-Colli Albani I).
 
Non vi è dubbio che la città ebbe un salto qualitativo per la sua identità con la costruzione dell'aggere difensivo, risalente alla metà dell'VIII secolo circa. Questa struttura, costituita da un muro in blocchi di [[tufo]] largo ben sette metri, una fossa e un [[terrapieno]] a strati di terra e ciottoli, difendeva tutto il lato occidentale della piccola collina, elevandosi a difesa di esso. La struttura, di cui si è rinvenuta buona parte, era lunga 150 metri circa ed il suo stato di conservazione al momento dello scavo era discreto. La città non aveva bisogno di un muro di cinta in quanto ben protetta sugli altri tre lati da costoni molto ripidi, che facevano dell'abitato una vera e propria [[acropoli]] dominante la valle del [[Tevere]]. Una recente ipotesi di A. Bedini propone di identificare un primo apprestamento difensivo riferibile già all'età del bronzo finale, in alcune strutture con andamento parallelo e perpendicolare all'aggere di VIII secolo a.C. All'interno dell'abitato la costruzione caratteristica di quest'epoca (prima [[età del ferro]]) era la capanna. A Ficana esse erano di forma quadrata o rettangolare, raramente ovale come a Roma o a [[Satrico]], anche se la più antica presenta una pianta rotonda. Le tracce di esse, rinvenute soprattutto nel settore nord orientale del pianoro, testimoniano l'esistenza di questo tipo di costruzione. Le capanne erano costruite piantando dei pali nel terreno, l'alzato era in opera a graticcio e il tetto un intreccio di rami in legno e paglia. Altre tracce di capanne sono state rinvenute in una zona quasi a ridosso dell'aggere difensivo, sul lato interno.
 
L'insediamento, abitato dai [[Latini|Prisci Latini]], vive un vero momento cruciale con l'ascesa al trono di Roma di [[Anco Marzio]]. La storiografia, nonostante le varianti dei racconti, è quasi unanime nel raccontare la conquista di Ficana da parte del re intorno alla metà del VII secolo a.C. Secondo diversi autori, tra cui [[Dionigi di Alicarnasso]], [[Plinio il Vecchio]] e [[Tito Livio]], la città sarebbe stata rasa al suolo e gli abitanti deportati sull'[[Aventino]].<ref>{{Cita|Dionigi di Alicarnasso|III, 38, 3.}}</ref>
 
Diverse sono le interpretazioni relative alla fase successiva alla conquista romana. I rinvenimenti testimoniano infatti un'occupazione del sito senza soluzione di continuità dal X al IV secolo a.C. Nulla lascia dunque pensare che l'insediamento sia stato distrutto completamenteannientato: forse Roma occupò il sito, ma invece di raderlo al suoloobliterarlo, lo annientò politicamente, annettendolo al suo regno. Lo studioso Michele Mattei, attraverso l'analisi dei dati archeologici pubblicati, ha individuato varie aree di scavo del sito (almeno cinque) che mostrano segni di distruzione violenta proprio alla fine dell'VII secolo a.C. coeve dunque al presunto arrivo di Anco Marzio, proponendo di vedere in quelle evidenze, i chiari segni del passaggio del re romano sul sito. Sito che sarebbe stato si distrutto, ma ricostruito subito dopo, non potendo Roma perdere l'occasione di possedere una città posta in un punto cosi strategico del territorio. In effetti, Ficana non solo aveva il controllo sulla foce del Tevere. Di grande importanza per i romani era il possesso delle saline, che si trovavano pochi chilometri a ovest del sito ed erano probabilmente sfruttate dai ficanesi stessi. Secondo la storiografia, altre due città fecero le spese della spinta di conquista di Anco Marzio: ''[[Tellenae]]'' e ''[[Politorium]]''. La tesi dell'epigrafista Lucio Benedetti, ripresa dal professor Filippo Coarelli, secondo la quale la prima delle due coinciderebbe con Ficana, sempre secondo Mattei, non trova alcun riscontro né logico né linguistico.
 
Con l'avvento del controllo romano, Ficana non solo non viene distrutta, ma iniziano a sorgere edifici in pietra al di fuori dell'aggere. La superficie del sito passa da cinque ettari a dieci ettari circa, ma forse anche di più. Sono stati rinvenuti tre di questi edifici a ovest del pianoro. L'aggere perde le sue funzioni difensive e una nuova fortificazione costituita da una fossa e da un muro in opera poligonale sembra prendere il suo posto più a ovest a fine VIVII secolo a.C. Cosa molto curiosa, circa un secolo e mezzo dopo viene eretta è una struttura in blocchi di tufo che sembra avere le caratteristiche di un nuovo muro di difesa riferibile al IV secolo a.C. e che sembra far parte di un sistema di cittadelle fortificate intorno a Roma in funzione difensiva. Come leggere questi dati archeologi è tuttora ampiamente dibattuto. Si può infatti vedere nella perdita di uso dell'antico aggere un'espansione della città vera e propria ma anche la perdita dello ''status'' di città e la prosecuzione tutta romana dell'insediamento che avrebbe assunto un carattere prettamente agricolo. Rasmus Brandt propone addirittura, basandosi sull'assenza o quasi di rinvenimenti a Ostia riferibili alla sua fase più antica (VII-V secolo a.C.), di riconoscere in Ficana stessa il sito della prima Ostia. Sembra chiaro che solo nuovi scavi potranno forse rispondere a questi interrogativi.
 
Man mano che Roma si espande la città di Ficana perde la sua importanza strategica e, tra il III e IV secolo a.C., inizia ad essere sicuramente abbandonata come insediamento urbano. Sullo stesso territorio e intorno nascono però diverse [[villa romana|ville rustiche]] tra la tarda età repubblicana e la prima età imperiale. Indubitabile segno questo che l'area si trasformò più che altro in zona rurale. Durante la prima età imperiale la città era già solamente un ricordo di pochi eruditi.