Settimana rossa: differenze tra le versioni

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[[File:Malatesta.png|thumb|150px|l'[[Anarchia|anarchico]] [[Errico Malatesta]]]]
[[File:Oddo Marinelli nel 1914.jpg|thumb|150px|left|Oddo Marinelli, esponente [[Partito Repubblicano Italiano|repubblicano]] delle Marche nel [[1914]]]]
Alla presenza di circa 500/600 persone, repubblicani, anarchici e socialisti, parlarono, sotto la presidenza del segretario della Lega muratori e della [[Camera del Lavoro]] Alfredo Pedrini, i dirigenti del Sindacato Ferrovieri Italiano<ref>Sindacato di ispirazione rivoluzionaria, autonomo dalla [[Confederazione Generale del Lavoro]], avente sede nazionale proprio ad [[Ancona]].</ref> Livio Ciardi e Sigilfredo Pelizza, Ettore Ercoli per i socialisti, [[Oddo Marinelli]] per i giovani repubblicani, Pietro Nenni, che fece un vivace e applaudito discorso antimilitarista, ed Errico Malatesta che, tra l'altro, attaccò duramente i socialisti per lo scarso rilievo dato dal loro quotidiano, l<nowiki>'</nowiki>''[[Avanti!]]'', alla battaglia politica contro le compagnie di disciplina<ref>cfr. Marco Severini (a cura di), ''La Settimana rossa'', Aracne editore, Ariccia, 2014, pagg.13-14.</ref>.
[[File:1912 - NENNI giovane.jpg|thumb|left|[[Pietro Nenni]], all'epoca della "settimana rossa" esponente repubblicano]]
La maggior parte degli storici dà per presente all'evento, anzi fra gli oratori, il giovane esponente repubblicano Pietro Nenni. Di diverso avviso è la ricostruzione del prof. Gilberto Piccinini, secondo il quale il 7 giugno Nenni si trovava a [[Jesi]], dove pure erano previste iniziative di protesta antimilitarista<ref>Vedi l'intervento del prof. Gilberto Piccinini nel corso della [https://www.youtube.com/watch?v=eYC-pvh5ysQ conferenza] "''[[Vittoria Nenni]], un'anconetana nell'inferno di [[Auschwitz]]''" tenutasi ad [[Ancona]] il 6 maggio [[2016]].</ref>. La questione può dirsi risolta dalla lettura dell'interrogatorio reso da Nenni in data 26 giugno 1914 dopo il suo arresto<ref name = interr>Vedi il verbale del suo interrogatorio reso il 26 giugno [[1914]]: «Premetto che io, tanto nelle conferenze tenute che negli articoli scritti nel giornale "''Il nuovo Lucifero''" ho propugnato il concetto repubblicano ed ho anche detto che come la storia ci ha ricordato la [[rivoluzione francese]] del [[1789]] per cui la società subì una trasformazione nella sua costituzione politica, così io prevedevo che doveva - in una epoca più o meno lontana - avere luogo un altro rivolgimento politico con l’avvento del proletariato.
Dato il mio carattere vivace posso aver ecceduto in frasi alquanto grosse, tanto che subii dei procedimenti penali, specialmente per articoli sul "''Lucifero''" ma fui sempre prosciolto.
Quanto ai fatti che si svolsero qui in Ancona dal 7 al 13 giugno volgente io darò conto giorno per giorno dell’opera mia.
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Intere zone della penisola sfuggirono al controllo dello Stato, i comitati rivoluzionari cercavano di riorganizzare la vita nelle città in loro possesso. L'impronta fortemente antimonarchica e antimilitarista delle rivolte sembrò mettere il paese sull'orlo della guerra civile.
Proprio per scongiurare il rischio che la monarchia potesse sentirsi minacciata e dichiarare lo stato d'assedio e il passaggio dei poteri pubblici ai militari, la Confederazione generale del lavoro dichiarò concluso lo sciopero dopo solo 48 ore, invitando i lavoratori a riprendere la loro attività:
{{Citazione|... Lo scopo per cui ci eravamo mossi è raggiunto; raggiunto non è invece lo scopo ideale che inspira tutto il nostro movimento. Un comitato unitario rappresentante tutte le forze sovversive organizzerà e svilupperà le nostre azione avvenire. Ora torniamo tutti al lavoro, alle case, lieti del dovere compiuto, orgogliosi della minaccia che ci arde nel cuore. Dalla mezzanotte d'oggi - anche per disposizione delle organizzazioni centrali solo stasera ricevute - lo sciopero è sospeso!|dal comunicato della CGdL del 12-13 giugno 1914}}
 
Ciò frustrò gli intenti bellicosi ed insurrezionali di Mussolini che, sull'''Avanti!'' del 12 giugno 1914, non si paventò dall'accusare di fellonia i capi sindacali confederali, che facevano riferimento alla componente riformista del PSI, accusando: "''La Confederazione del Lavoro, nel far cessare lo sciopero, ha tradito il movimento rivoluzionario''". <ref>Cfr. [[Renzo De Felice]], "''Mussolini il rivoluzionario, 1883-1920''", Collana Biblioteca di cultura storica, [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], [[Torino]], [[1965]].</ref> Tuttavia più tardi il futuro duce, a mente fredda, rivide almeno in parte il proprio giudizio, affermando che l'ordine di cessazione dello sciopero era stato sì un errore, ma non tale da potersi definire un tradimento<ref>cfr. "''Utopia''", Milano, nn. 9-10, 15-31 luglio 1914, riportato in [http://alfonsinemonamour.racine.ra.it/alfonsine/Alfonsine/giornali-sett_rossa.htm il sito dedicato alla storia del comune di [[Alfonsine]]]</ref>
 
Malatesta, a sua volta, incitò alla prosecuzione dell'insurrezione, ignorando gli ordini della C.G.d.L.<ref>[[Errico Malatesta]], «''Volontà''», n.23 del 13 giugno 1914, riportato in [http://ita.anarchopedia.org/Settimana_Rossa ''La Settimana Rossa''] su Anarcopedia, l'enciclopedia anarchica multilingue sul web.</ref>:
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La chiesa di Villanova di [[Bagnacavallo]] fu distrutta, quella di Mezzano fu incendiata e quelle di Santa Maria di [[Alfonsine]] e del S. Suffragio di [[Ravenna]] saccheggiate.
A [[Fusignano]] e a [[Conselice]] venne eretto in piazza l'[[albero della libertà]], ripreso direttamente dalla [[rivoluzione francese]]<ref>«Un gruppo di giovani, alla insaputa del Comitato d’agitazione, si recò nel bosco del marchese Calcagnini, dove sradicarono un diritto frassino lungo 15/16 metri e lo portarono in Piazza Correlli di [[Fusignano]] e lo piantarono di fronte alla chiesa del Suffragio con in cima una rossa bandiera presa dalla sede dei socialisti. Eretto l’albero della libertà, si riunì spontaneamente una folla di dimostranti e curiosi che salutarono con evviva la rivoluzione, poi il concerto cittadino si prestò a suonare la [[La Marsigliese|Marsigliese]], l’[[Inno dei lavoratori]] e l’[[Inno di Garibaldi]]. Con questa spontanea cerimonia il Paese assunse un aspetto festoso. Un certo Antonio Preda, dilettante fotografo, volle ritrarre la scena che riprodusse in cartoline illustrate e che servirono per alcuni giornali illustrati nazionali, ma servirono anche alla Polizia per individuare i partecipanti e procedere agli arresti». Cfr. Giuseppe Manfrin, ''Ancona, la settimana rossa'', da "''[[Avanti! della Domenica#Seconda serie|Avanti! della Domenica]]''" - 10 marzo 2002 - anno 5 - numero 10, testo riportato in [http://www.ilsocialista.com/storia-ancona-la-settimana-rossa-s-6.html Il socialista]</ref>.
In molti centri i dimostranti ostruirono le linee ferroviarie per impedire lo spostamento delle truppe, tagliarono i fili telefonici e telegrafici e abbatterono i pali per bloccare le comunicazioni e quindi l'organizzazione della repressione.
Fu impedita la partenza dei treni, vennero devastati i caselli daziari, uffici telegrafici e stazioni ferroviarie. L’ira popolare si espresse anche con requisizioni di armi, di automobili dei proprietari terrieri, vennero requisite partite di grano e costituiti magazzini popolari per la distribuzione di grano, olio e vino a prezzi calmierati.
 
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File:Settimana rossa - manifesto4.jpg|invito del Comitato del Fascio Rivoluzionario di [[Jesi]] del 19 dicembre [[1913]] a un comizio privato di [[Errico Malatesta]] per il 20 dicembre [[1913]]
File:Caricatura di Pietro Nenni in comizio a Jesi il 5 maggio 1914.jpg|caricatura di [[Pietro Nenni]] in comizio a [[Jesi]] il 5 maggio [[1914]]
File:Serra San Quirico comunicazione svolgimento comizio di Armando Borghi anarchico il 10 maggio 1914 contro le Compagnie di disciplina.jpg|[[Serra San Quirico]] (An) comunicazione dello svolgimento di un comizio dell'[[anarchico]] [[Armando Borghi]] il 10 maggio [[1914]] contro le "[[Battaglione di disciplina#Italia|Compagnie di Disciplina nell'Esercito]]"
File:Serra San Quirico (An) comunicazione svolgimento comizio del repubblicano Oddo Marinelli il 31 maggio 1914.jpg|[[Serra San Quirico]] (An), comunicazione dello svolgimento di un comizio del [[Partito Repubblicano Italiano|repubblicano]] [[Oddo Marinelli]] il 31 maggio [[1914]]
File:Settimana Rossa - volantino dell'Unione anarchica umbro.marchigiana che indice le manifestazioni del 7 giugno 1914.jpg|volantino dell'Unione anarchica umbro-marchigiana che indice le manifestazioni del 7 giugno [[1914]]