Letteratura slovacca: differenze tra le versioni

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In questo periodo si diffonde il [[panslavismo]], movimento che in Slovacchia ha forte presa. La raccolta di [[Ján Kollár]] di 150 poesie, intitolata ''[[Slávy Dcera]]'', glorifica gli ideali panslavistici: le poesie sono divise in tre canti, che prendono nome dalla [[Saale]], dall'[[Elba]] e dal [[Danubio]]. Il poema epico di [[Ján Hollý]] ''Svätopluk'', pubblicato nel [[1833]], è una delle opere più significative di questo periodo.<ref>Petro, Peter. ''A History of Slovak Literature''. 1995, p.59</ref>
 
===Il Risorgimento (1840-1871)===
[[Ľudovít Štúr]] fu la guida del Risorgimento slovacco del [[XIX secolo]], nonché l'autore della codificazione della lingua slovacca che condurrà alla lingua letteraria contemporanea. Come base della lingua fu scelto il dialetto della [[Slovacchia centrale]]. La codificazione di Štúr fu disapprovata da Ján Kollár e dai Cechi, che la consideravano come una rinuncia da parte slovacca alla collaborazione per creare una nazione ceco-slovacca: se gli Slovacchi avessero avuto una lingua letteraria propria, il movimento nazionale ceco-slovacco sarebbe risultato indebolito. Comunque la maggior parte degli scrittori slovacchi, anche i cattolici che fino ad allora erano ricorsi alla codificazione di Bernolák, accolsero favorevolmente la codificazione di Štúr. Nel [[1844]] scrisse ''Nárečja slovenskuo alebo potreba písaňja v tomto nárečí'' ("La lingua slovacca ossia la necessità di scrivere in questa lingua"). L'unica raccolta delle sue poesie ''Spevy a piesne'' ("Canti e canzoni") fu pubblicate a Presburgo nel [[1853]].