Paolo Bozzi: differenze tra le versioni

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}} È considerato uno dei principali studiosi italiani di [[psicologia della Gestalt]], insieme a [[Fabio Metelli]] e a [[Gaetano Kanizsa]] (di cui è stato allievo). Autore eclettico di numerose opere, ha approfondito il tema della percezione visiva da diversi punti di vista, come la percezione dei colori, dei suoni, ma anche del moto pendolare e di quello lungo i piani inclinati.
 
È stato Professore di Metodologia delle scienze del comportamento presso l'Istituto di Psicologia, divenuta in seguito Facoltà di Psicologia, all'[[Università di Trieste]] fino al 1999. Gli ultimi anni della sua vita li ha trascorsi a [[Bolzano]], insegnando presso l'[[Università di Trento]].
 
Nel suo capolavoro, ''Fisica ingenua'' (1990), Bozzi descrive il suo metodo e i risultati delle sue ricerche attraverso uno stile narrativo che mischia i ricordi della sua vita con i risultati scientifici da lui ottenuti, facendo aderire lo stile narrativo con le sue teorie secondo le quali non è possibile rimuovere la percezione sensibile dall'osservazione dei fenomeni.