Incidente ferroviario di Crevalcore: differenze tra le versioni

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Il disastro di Crevalcore, dato l'elevato numero di vittime, non fu solo causa di sventura, ma portò con sé una serie di modifiche ai regolamenti ferroviari e una innegabile spinta verso le innovazioni nei sistemi di sicurezza della circolazione, in particolare con la massiccia estensione del [[Sistema di controllo della marcia del treno]] (SCMT).
 
Nel dettaglio venne modificata una caratteristica peculiare del segnalamento ferroviario italiano portando all'eliminazione dell'aspetto di verde per i segnali di avviso puro, nel caso in cui essi preavvisino un segnale di protezione disposto al giallo (avviso di via impedita). Questo per eliminare la possibilità di trarre in inganno gli agenti di condotta dei treni che, incontrando un segnale disposto al verde prima di doversi arrestare al successivo segnale di partenza, si potrebbero confondere. Tutto ciò ha portato all'introduzione generalizzata (con modifiche apportate su tutta la rete) del segnale di avviso a luce gialla lampeggiata (già previsto in particolari situazioni d'impianto) in tutti i casi in cui un treno incontri un segnale di avviso in un itinerario di ingresso in corretto tracciato con obbligo di fermata al successivo segnale di partenza (solo la successiva massiccia introduzione del sistema SCMT con velocità di rilascio a 10 km/h ha portato anni dopo all'eliminazione in molti impianti di detta innovazione ripristinando il verde nei segnali di avviso).
 
Quanto invece al sistema SCMT, l'attrezzaggio delle linee che era cominciato a partire dal 2003, ebbe un notevole impulso soprattutto a causa delle polemiche, talvolta apertamente strumentali, che divamparono dopo l'incidente di Crevalcore. Va infatti ricordato che la sicurezza delle ferrovie italiane (con standard di incidentalità in linea con quelli europei e in costante miglioramento) era pur sempre garantita proprio dal doppio agente di condotta, dato che il compito del secondo agente, era proprio quello di ri-controllare l'operato del primo agente, intervenendo nel caso in cui questi avesse commesso degli errori o avesse avuto un malore. Per scatenare un evento tragico come quello accaduto, era quindi necessario un doppio errore umano, un evento con probabilità molto bassa. La sicurezza infatti, per quanto elevata non potrà mai essere totale dato che per esempio, in caso di guasti al sistema SCMT, esistono dei tasti "di soccorso" che permettono di poterlo escludere per poter comunque muovere il treno. In quei casi la sicurezza torna ad essere affidata solo all'attenzione del personale di condotta. In un grave incidente accaduto sulla linea del Brennero a Borghetto di Avio, fu proprio l'errato utilizzo di tali tasti di inserimento/esclusione delle apparecchiature di sicurezza, sommato ad un ulteriore errore degli agenti di condotta, a generare un grave incidente.