Motore asincrono: differenze tra le versioni

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Tale condizione di sincronismo tra le due onde di campo magnetico assicura che il motore produca una '''coppia costante'''. La situazione in cui ''n<sub>s</sub>''=''n<sub>r</sub>'', cioè velocità di rotore uguale a quella di sincronismo, è una condizione limite in cui non vi sono forze elettromotrici (e quindi correnti indotte) e dunque la coppia motrice è zero. Diversamente, la mutua interazione attraverso i relativi campi magnetici tra le correnti di rotore e quelle di statore produce una coppia risultante netta. Quindi, la velocità di rotazione del rotore ''n<sub>r</sub>'' sarà sempre leggermente minore di quella di sincronismo; la differenza è proporzionale alla coppia resistente del motore in rotazione.
 
Il legame tra velocità di sincronismo ''n<sub>s</sub>'', frequenza ''f'' di alimentazione e il numero ''p'' di poli (oppure ''p<sub>c</sub>'' di coppie polari per fase) è espresso dalla relazione:
 
:<math>n_s = 60\, \frac {120 f} {p}= \, \frac {60 f} {p_c} </math>
 
Dove ''n<sub>s</sub>'' è espressa in rpm (rotazioni per minuto) ed ''f'' è espressa in Hertz.
Per esempio, nel caso più semplice, un motore a tre fasi con una coppia di poli per fase, alimentato a 50 [[Hertz|Hz]] ha una [[velocità angolare]] di sincronismo di 3000 giri al minuto. Nel caso invece di 2 coppie per fase (p<sub>c</sub>=2) il motore avrà una velocità angolare di 1500 giri al minuto.
 
La velocità del rotore in condizioni nominali è sempre minore di un 3-6%; è il fenomeno dello ''scorrimento'' (''slip'') che consente la produzione della coppia. Dalla formula che definisce lo ''scorrimento'' è possibile esprimere la velocità di rotazione effettiva del rotore (''n<sub>r </sub>''):