Cratere di Chicxulub: differenze tra le versioni

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Penfield non si arrese. Sapeva che la PEMEX aveva perforato pozzi esplorativi in zona nel [[1951]]. Uno dei pozzi aveva bucato uno spesso strato di [[roccia ignea]] nota come "[[andesite]]" a circa 1,3 chilometri di profondità. Quella struttura poteva essere stata creata dall'intenso calore e pressioni di un impatto asteroidale sulla Terra, ma ai tempi delle perforazioni era stato liquidato come un "[[domo vulcanico]]", anche se una caratteristica del genere risultava fuori posto nella geologia della regione.
 
Ulteriori studi delledei carote (cores)"core" di roccia immagazzinati avrebbero risolto la questione, ma sfortunatamente molti di questi erano andati perduti nell'incendio di un magazzino nel [[1979]]. Penfield prese un aereo per lo Yucatán per vedere se trovava qualcosa delle "[[tailing]]" (code) lasciate dalle teste di perforazione. Questa sua idea non risultò proficua, ed in un caso Penfield scavò dentro una porcilaia comunale che era stata ubicata in un sito di deposito delle teste di perforazione, compito da lui stesso raccontato come "spiacevole e infruttuoso".
 
Comunque, dopo che Hildebrand ebbe contattato Penfield, i due riuscirono a recuperare due campioni separati estratti dai pozzi perforati dalla [[PEMEX]] nel [[1951]]. Le analisi mostrarono chiaramente materiali risultanti dallo shock e dal metamorfismo. Gli studi eseguiti da altri geologi dei frammenti trovati a Beloc (Haiti) mostrarono chiaramente che erano il risultato di un impatto asteroidale.