Enigma (crittografia): differenze tra le versioni

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:{{tutto attaccato|1=({{formatnum:9657700}} × {{formatnum:665280}}) / 64 = {{formatnum:100391791500}}}}
:{{tutto attaccato|1={{formatnum:100391791500}} × 6 × {{formatnum:17576}} ≈ 10<sup>16</sup>}} (10 milioni di miliardi di combinazioni possibili)
 
== Storia ==
{{vedi anche|Operazione Ruthless|Operazione Primrose}}
[[File:EnigmaMachine Warzawa.jpg|thumb|Una macchina Enigma esposta a [[Varsavia]]]]
La macchina Enigma fu sviluppata da [[Arthur Scherbius]] in varie versioni a partire dal [[1918]] quando ottenne il [[brevetto]], ispirandosi al [[disco cifrante]] di [[Leon Battista Alberti]]. La prima versione misurava appena {{M|34 × 28 × 15|c|m3}} ma aveva un peso vicino ai {{M|12|k|g}}.
 
Egli creò una società a [[Berlino]], la Scherbius & Ritter, per produrre tale macchina e mise in vendita la prima versione commerciale nel [[1923]]. Sebbene i crittogrammi prodotti fossero effettivamente indecifrabili per l'epoca, molti commercianti e uomini d'affari pensarono che la possibilità di avere messaggi sicuri non giustificasse l'alto costo della macchina.
 
Dopo la scoperta da parte dei [[germania|tedeschi]] del fatto che le comunicazioni navali della [[prima guerra mondiale]] erano state decriptate dalla [[Gran Bretagna]] anche tramite codici scoperti dopo l'affondamento di un incrociatore tedesco, il governo tedesco pensò che fosse arrivata l'ora di affidarsi a un sistema sicuro per criptare i propri messaggi importanti.
 
Scherbius realizzò quindi una versione diversa dalla precedente, con i circuiti degli [[#Funzionamento|scambiatori modificati]] per impedire una decodifica dei messaggi nel caso che qualcuna delle macchine già in circolazione fosse caduta in mani nemiche.
Diversi esemplari furono acquistati dalla [[Kriegsmarine|Marina Militare tedesca]] nel [[1926]], poi nel [[1929]] il dispositivo venne acquisito dall'Esercito e da allora in poi praticamente da ogni organizzazione militare tedesca e dalla maggior parte della gerarchia [[Nazionalsocialismo|nazista]].
 
Versioni di Enigma furono usate per quasi tutte le comunicazioni radio tedesche, spesso anche per quelle telegrafiche, durante la guerra (perfino i bollettini meteorologici vennero cifrati con Enigma).
 
Gli Italiani, durante la [[Seconda guerra mondiale]], utilizzarono diverse macchine cifranti, tra cui anche una versione commerciale della macchina Enigma: rispetto a quella in uso all'Esercito Tedesco, questa non aveva il pannello di commutazione per cui i cifrari prodotti erano più semplici da violare con il metodo scoperto precedentemente da [[Marian Rejewski]]. Tale macchina fu usata sia durante la [[Guerra civile spagnola|Guerra Civile Spagnola]] sia durante gli scontri nel [[Mar Mediterraneo]] fra la flotta inglese e quella italiana<ref>{{Cita web|url=http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=248|titolo=Enigma e Bletchley Park|editore=Regio Incrociatore Trento}}</ref>.
 
Nel novembre del [[1931]] [[Hans-Thilo Schmidt]], impiegato tedesco che poteva accedere alla macchina Enigma militare, aveva fornito ai [[Francia|francesi]] due documenti, chiamati ''Gebrauchsanweisung für die Chiffriermaschine Enigma'' e ''Schlüsselanleitung für die Chiffriermaschine Enigma'', che erano una specie di manuali d'istruzioni della macchina tramite i quali e grazie ad altre informazioni recuperate dall'[[intelligence]] francese, si poteva cercare di ricostruire Enigma.
 
La Francia, visti gli schemi e che cosa avrebbero dovuto decifrare, decise che il meccanismo era troppo complesso per essere decifrato dai propri [[crittoanalisi|crittoanalisti]] e non si preoccupò neanche di finire la realizzazione di un [[prototipo]] della macchina. La [[Polonia]] invece sapeva che se la Germania avesse cominciato una [[guerra]], essa sarebbe stata la prima a essere attaccata, e chiese alla Francia i progetti e tutto ciò che era stato recuperato per la realizzazione di un prototipo per provare a violare il codice.<ref>{{Cita|Simon Singh|pag. 146}}</ref> Vista la natura tecnologica di Enigma, il ''Biuro Szyfrów'' (Ufficio Cifra) polacco decise di interpellare gli accademici della vicina Università Poznań, sottoponendoli a un test per trovare le persone più adatte a decrittare Enigma.
[[File:MR 1932 small.jpg|upright=0.7|left|thumb|Il crittografo polacco Marian Rejewski (1932)]]
 
I servizi segreti polacchi riuscirono così a decifrare Enigma, grazie sia a una debolezza del sistema cifrante, sia a una regola imposta per l'uso della macchina da parte dell'Ufficio tedesco preposto.<ref>L'assetto previsto dal calendario-cifrario era utilizzato da ogni cifratrice in realtà solo all'inizio del messaggio da trasmettere: veniva trasmesso ''in primis'' l'orientamento che, nel messaggio a seguire vero e proprio, l'operatore avrebbe assegnato ai tre rotori. Così il ricevente, decodificando tale informazione poteva riorientare i rotori della propria macchina per decrittare le informazioni successive: la cifratura del messaggio vero e proprio diventava così un'operazione con codifica specifica, anche se parziale, di quella macchina e di quel messaggio. Il punto debole stava nel fatto che tale informazione, cruciale per la comprensione del ricevente, doveva essere, per norma operativa, ripetuta due volte, al fine di rimediare a eventuali cattive condizioni nella trasmissione del messaggio criptato via radio. Oltre a questo vi era anche il vincolo che mai una lettera potesse essere trascodificata dal sistema in sé stessa. ({{Cita|Simon Singh|pag. 148}})</ref> L'''intelligence'' polacco, guidato dal matematico [[Marian Rejewski]], progettò una macchina apposita chiamata ''[[Bomba (calcolatore)|Bomba]]'', per simulare il funzionamento di una macchina Enigma e ottenere da un messaggio cifrato, con tentativi sistematicamente reiterati, le chiavi di regolazione della macchina che aveva eseguito la cifratura e quindi poterlo decifrare a sua volta. I tedeschi però cambiarono il funzionamento di Enigma introducendo un insieme di cinque rotori, dei quali sempre solo tre venivano usati, ma diversi ogni giorno: questo moltiplicava per sessanta le combinazioni possibili e la ''Bomba'' polacca non poteva affrontare un tale incremento di complessità.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 183-2007-0705-502, Chiffriermaschine "Enigma".jpg|thumb|Immagine del 1943 di un congegno Enigma]]
Alla vigilia dell'invasione della Polonia, nel [[1939]], il progetto venne trasferito agli inglesi,<ref>Il materiale trasferito in Inghilterra fu trasportato, per sviare i sospetti degli agenti tedeschi operanti nei porti principali, fra i bagagli del commediografo [[Sacha Guitry]] e della moglie, l'attrice [[Yvonne Printemps]]. ({{Cita|Simon Singh|pag. 161}})</ref> i quali organizzarono un'attività di intercettazione e decifrazione su vasta scala delle comunicazioni radio tedesche a [[Bletchley Park]] e con l'aiuto di grandi matematici come [[Alan Turing]], riprogettarono la ''Bomba'' e idearono diversi metodi per forzare le chiavi di codifica tedesche, che davano come prodotto il testo in chiaro, noto con il nome in codice [[Ultra (crittografia)|Ultra]].
 
I servizi d'intelligence militari tedeschi [[Abwehr]] utilizzarono un particolare modello, l'"''Enigma-G''".
 
Un primo tentativo per accedere a dei [[cifrario|cifrari]] della versione navale della macchina Enigma fu eseguito durante l'[[operazione Ruthless]], una grande operazione di [[spionaggio]] proposta per la prima volta nel 1940 da [[Ian Fleming]] all'[[Ammiragliato (Regno Unito)|Ammiragliato Britannico]].<ref name="turing.org.uk">{{Cita web|http://www.turing.org.uk/sources/ruthless.html|Operation Ruthless, October 1940|lingua=en}}</ref><ref name="ww2today.com">{{Cita web|http://ww2today.com/12th-september-1940-ian-fleming-proposes-operation-ruthless|12th September 1940: Ian Fleming proposes ‘Operation Ruthless’|lingua=en}}</ref>
 
Nel maggio del 1941 la [[Royal Navy|marina inglese]] riuscì a mettere le mani su un apparato Enigma intatto e sui documenti di cifratura, catturando un sommergibile tedesco durante un attacco da parte di quest'ultimo a un convoglio alleato. Questa operazione è conosciuta col nome di ''[[Operazione Primrose|Primrose]]''.
 
Nel [[1944]], un'ulteriore evoluzione della ''bomba'' portò all'introduzione dell'elaboratore [[Colossus]].<ref>[[Colossus]], a differenza delle "bombe" di Rejewski e di Turing, che erano dispositivi elettromeccanici, era un vero e proprio elaboratore a [[valvola termoionica|valvole termoioniche]] realizzato dall'ing. [[Tommy Flowers]] seguendo uno schema teorico del matematico del gruppo di crittografi di Bletchley [[Max Newman]], che a sua volta era partito dalla idea di macchina universale di [[Alan Turing]]. Esso fu realizzato per poter decrittare i messaggi codificati con [[Lorenz (cifratrice)|Lorenz S40/42]], una macchina cifratrice tedesca basata su principi totalmente diversi rispetto a Enigma. Colossus fu l'antesignano del primo elaboratore elettronico. ({{Cita|Simon Singh|pag. 249-250}})</ref>
 
Per la [[Kriegsmarine|Marina tedesca]] venne messa a punto una versione particolare di Enigma, che impiegava quattro rotori cifranti presi da un set di otto (quelli delle enigma terrestri più tre nuovi rotori esclusivi per la marina) e poteva usare due diversi riflettori a scelta, per aumentare ancora il numero di combinazioni disponibili.
 
== Enigma nella finzione ==