Professione: differenze tra le versioni

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Il '''professionista''' è colui il quale svolge una professione. Come accennato sopra esiste una certa sovrapposizione di significati relativi a questo termine. In particolare "libero professionista" e "professionista" possono a volte essere la medesima cosa, altre no. Di seguito una sintetica descrizione dei vari significati a seconda del contesto.
 
Per l'art. 3 del [[Codice del consumo]] il professionista è "la persona fisica o giuridica che agisce nell'esercizio della propria attività imprenditoriale o professionale, ovvero un suo intermediario". Questo è il significato [[Unione europea|comunitario]] di professionista, usato ad esempio dall'[[Autorità garante della concorrenza e del mercato]]. Pertanto, anche se poco comprensibile ai non addetti, per questa legge i professionisti non sono solo gli individui (lavoratori autonomi ovvero ditte individuali) ma anche le aziende (imprese, enti pubblici, società, organizzazioni in genere). Spesso, nel linguaggio comune (ma anche nei mass media<ref>Nonché, a volte, dagli operatori delle professioni protette che tendono a usare il termine "professionisti" nel senso di "liberi professionisti", ignorando il significato base del termine e quello del codice del consumo.</ref>) si fa confusione: un fruttivendolo, un idraulico, un dentista sono tutti e tre dei professionisti (i primi due sono anche imprenditori) ma il primo è un commerciante, il secondo è un artigiano, il terzo è un libero professionista. Se gli stessi tre sono organizzati mediante un'azienda sono sempre dei "professionisti" (ai sensi del codice del consumo). Anche [[Amazon]] è un professionista (per il codice del consumo).
 
Il [[libero professionista]] è un [[lavoratore autonomo]] che svolge un'attività di tipo intellettuale. Può essere un'attività che rientra tra quelle "protette" (ovvero per cui sia obbligatoria l'iscrizione ad un albo) oppure no. Mentre nel passato si tendeva a utilizzare il termine libero professionista solo per coloro i quali svolgono le "antiche" attività liberali (ovvero quelle regolamentate mediante gli ordini), attualmente il significato anche normativo include tutti i professionisti di tipo intellettuale. Un altro motivo di confusione nasce dal fatto che molte professioni ordinistiche possono essere svolte anche in qualità di [[Lavoratore subordinato|lavoratori dipendenti]] (geometri, periti, ragionieri, infermieri, medici, ingegneri, farmacisti, giornalisti, veterinari, architetti, ecc.): in questi casi non si usa la dizione "libero professionista" (che è un lavoratore autonomo dotato di partita iva) ma "professionista" (dipendente) intendendo che è regolarmente iscritto all'albo professionale (quando ciò sia ovviamente obbligatorio per svolgere una certa mansione o attività).