Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche: differenze tra le versioni
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==Storia==
L'EIAR fu costituita con [[Regio decreto|R.D.]] 17 novembre 1927 n. 2207 (reso esecutivo dal R.D. 29 dicembre 1927, n. 2526
Il 23 marzo 1933 la SIP divenne azionista di maggioranza della società.<ref name="rai_cronologia1">[http://www.radiomarconi.com/marconi/rai_cronologia1.html Radiomarconi.com - La vera storia della radiodiffusione in Italia, Cronologia 1919-2000]</ref> Con il R.D.L. 26 settembre 1935 n. 1829 le trasmissioni passarono sotto il controllo del [[Ministero della Cultura Popolare|Ministero per la stampa e la propaganda]].<ref name=autogenerato1 />.
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Dopo l'[[armistizio di Cassibile|otto settembre]] le sedi locali dell'EIAR continuarano a operare autonomamente. Le stazioni radio di Palermo, Napoli e Bari venivano gestite dal [[Psychological Warfare Branch]] alleato, mentre quella romana fu chiusa poco dopo la liberazione della città. Con D.L.L. 457 del 26 ottobre 1944<ref name=autogenerato2 />, l'azienda fu riaperta nell'Italia liberata con la nuova ragione sociale [[Radio Audizioni Italiane]]. Nel [[1954]], questa divenne anche operatore televisivo, con la denominazione di [[Rai|Rai Radiotelevisione Italiana]] (RAI).
Nella [[Repubblica Sociale Italiana]] l'EIAR rimase l'organo del regime e la
Il 25 aprile 1945 la sede bustocca dell'EIAR assunse la denominazione di [[Radio Busto Libera]] e per prima annunciò la caduta del Fascismo e l'insurrezione generale.
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|50
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|Bologna II<ref name
|1940-10-28
|autore = Gino Castelnuovo
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|Cervia<ref name=
|1942-01
|
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|1429
|210,0
|5<ref name
|-
|Napoli I
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