Mangazine: differenze tra le versioni
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== Storia ==
''Mangazine'' nacque come una ''fanzine'' pubblicata a [[Bologna]] per cinque numeri, dalla fine del [[1989]] al settembre del [[1990]], ad opera della Hobby Fumetto (negozio di libri e fumetti di [[Imola]], ad oggi ancora in attività). Fregiandosi del titolo di "prima rivista di fumetto, animazione e cultura giapponese" italiana, pubblicò articoli e dossier su autori e case editrici, oltre che fumetti giapponesi, tra cui la prima traduzione in italiano di un episodio del manga ''[[Ranma ½]]''. Tra i redattori e collaboratori, [[Luigi Bernardi]] (proprietario della [[Granata Press]]), [[Andrea Baricordi]], [[Massimiliano De Giovanni]], [[Andrea Pietroni]], [[Barbara Rossi]] (divenuti, in seguito, i [[Kappa boys]]) e Tiziano Capelli
Nel [[1991]] la testata venne inglobata dalla Granata Press che, a partire dall'aprile 1991, riprese a stampare la ''fanzine'' come rivista ufficiale mensile di manga ed informazione per 47 uscite complessive<ref>{{cita web|url=http://www.flashfumetto.it/approfondimenti/pagina/3/17/|titolo=Mangazine|editore=Flashfumetto.it|accesso=4 luglio 2014}}</ref>, pubblicando tra l'altro i seguenti manga: ''[[Lamù]]'' di [[Rumiko Takahashi]], la cui protagonista comparve sulla copertina del primo numero, ''[[Ranma ½]]'', di Rumiko Takahashi, ''[[Patlabor]]'', di [[Masami Yuki]], ''[[Mai (manga)|Mai]]'', di [[Kazuya Kudo]] e [[Ryoichi Ikegami]], e ''[[Kamui (manga)|Kamui]]'' di [[Sanpei Shirato]].
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