Lingua latina: differenze tra le versioni

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In [[Italia]] prevale una pronuncia del latino, che è quella seguita dalla [[Chiesa cattolica]], e che è molto simile all'[[Lingua italiana|italiano]]. Nei [[paesi anglosassoni]] prevale invece la cosiddetta ''pronuntiatio restituta'', ovvero un metodo di pronuncia che si ritiene fosse molto simile al latino parlato dai romani. Le differenze sostanziali consistono in ciò:
*le lettere 'C' e 'G' hanno sempre suono gutturale (come casa, ghiro), anche davanti ad 'i', 'e', 'l' ed 'n': ad esempio ''cerno'' (pron. ''kerno'', osservare), ''geminus'' (pron. ''gheminus'', gemello) e via dicendo;
*non esistendo il suono ''v'' fricativo, il segno grafico 'V' era pronunciato come ''u'' o ''u interconsonantica'': ad esempio ''VVA'' (uva) era pronunciato ''uua''; idem ''VINVM'' (vino), pronunciato ''uinum'' e via dicendo.
*la 't' seguita da 'i' si pronuncia come tale: ad esempio ''GRATIA'' (grazia) si pronuncia ''gratia''
*anche i dittonghi AE e OE si pronuncianopronunciavano "ai" comee tali."oi"
*la lettera H imponeva aspirazione ad inizio parola (forse non al centro) e PH, TH e CH, trascrizioni di lettere greche, si dovevano pronunciare come una P, T o C seguita da apirazione; successivamente PH si disse come una f
*la Y era la trascrizione dell'ononimo segno greco; per tale andava detta come una ''u francese''
Questo era il sistema fonologico del latino classico (tra parentesi quadre gli [[Allofono|allofoni]]) in SAMPA: