Marino Golinelli: differenze tra le versioni

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[[File:Marino golinelli.jpg|thumb|Marino Golinelli]]
== Biografia ==
Figlio di agricoltori e ultimo di cinque figli, è un self-made-man, uomo fai-da-te. Qui ci dice che "I miei genitori erano agricoltori che hanno lavorato sodo per fare studiare noi quattro fratelli. Io poi mi ritengo molto fortunato perché sin dalla terza liceo sapevo già quale attività avrei voluto fare. Mi è sempre piaciuto lavorare nel farmaco ed è quello che ho fatto". Intervista a ''Il Giornale'', 19 settembre 1979. cfr. Alberto Mazzuca, ''Confindustria una poltrona che scotta'', Milano, Edizioni Sphyrna, 1981, p. 47.</ref> A ventitré anni si laureò in farmacia all'[[Università di Bologna]]. Il 24 gennaio [[1948]] costituì la sua prima azienda, rilevando il piccolo laboratorio '''Biochimici AL.F.A''' (Alimenti fattori accessori). Con un solo dipendente e in tre localini ubicati in via Galliera,<ref>Mauro Castelli, ''Una marcia in più'', Milano, Il Sole 24 Ore, 2006, p. 172.</ref> iniziò a produrre uno [[sciroppo]] con fosforo, calcio e altro. Collaborò col professor Gaetano Salvioli per il quale produsse per decenni il [[Vaccino Diffondente Salvioli]], il vaccino antitubercolare italiano.<ref>Vecchiato Renato (2016) - Una cicatrice collettiva – 1958: un’anomala vaccinazione antitubercolare “all’italiana”, tra storia locale e nazionale– Roma- ISBN 9788892316645</ref> Successivamente la sua società cambiò diversi nomi: ALFA-già Biochimici, nel 1956 si chiamò ICF, poi Alfa Farmaceutici, sempre con produzioni qualificate. Produsse importanti farmaci quali il Vessel, creato nel [[1978]] contro le [[trombosi]] e, nei primi del [[1973]], il Normix, antibiotico a bassa bio disponibilità usato contro l’''overgrowth batterica intestinale''.
 
Nei primi del [[1955]] iniziò la realizzazione di un nuovo e più moderno stabilimento. Nei primi del [[1968]] avviò un primo progetto di ricerca sul sangue. Nel [[1969]] sviluppò nuovi impianti produttivi e di ricerca. Nel [[1974]] costruì uno stabilimento per la produzione delle materie prime per l'industria farmaceutico medicale. Negli [[Anni 1980|anni ottanta]], con in azienda anche i due figli, Stefano (ingegnere elettronico) e Andrea (ingegnere meccanico), l'attività si allargò all'estero e acquisì marchi quali [[Schiapparelli 1824|Schiapparelli]] e [[Wassermann]], mutando la denominazione dell'azienda in '''Alfa Wassermann'''.