Carmelo Bene: differenze tra le versioni

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Il [[1970]] è l'anno in cui Carmelo Bene conosce [[Salvador Dalí]] ed [[Emilio Villa]]<ref>Emilio Villa dedicherà nei primi anni settanta all'artista salentino il libro "Letania per Carmelo Bene". (Vedi anche {{cita pubblicazione|autore=Marco Palladini |titolo=Carmelo Bene - Emilio Villa. La grande poesia? si rivolge solo ai poeti|accesso=11 maggio 2013}})</ref>, che contribuiscono a segnare la sua esperienza artistica. In questo stesso anno un ''Don Chisciotte'' televisivo commissionato dalla RAI sfuma, poiché il progetto viene ritenuto "impopolare". Il cast d'eccezione contemplava, oltre a Carmelo Bene, artisti di fama come [[Eduardo De Filippo]], il clown sovietico Popov e [[Salvador Dalí]] (scenografo)<ref>Carmelo Bene e [[Giancarlo Dotto]]. ''[[Vita di Carmelo Bene|Vita di C.B.]]'', op. cit., pagg. 299-300</ref>. Stessa sorte toccò a un altro progetto filmico fatto insieme con [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], tratto da ''[[La serata a Colono]]'' di [[Elsa Morante]].
Scrive inoltre ''[[A boccaperta]]'', pensato inizialmente come una [[sceneggiatura]] dedicata a [[San Giuseppe da Copertino]]. Partecipa inoltre in qualità di attore a film come ''[[Necropolis (film 1970)|Necropolis]]'' di [[Franco Brocani]] e a ''[[Storie dell'anno mille]]'' di [[Franco Indovina]]. Nel 1972-1973, Con il ritorno al teatro, dopo la parentesi cinematografica, Carmelo Bene ottiene un vero trionfo. Il primo spettacolo teatrale di ''[[Nostra Signora dei Turchi (teatro)|Nostra Signora dei Turchi]]'', riportata di nuovo in scena, con le sue venticinque repliche romane, vede in platea un'infinità di "nomi che contano", tra cui [[Ennio Flaiano]], [[Alberto Arbasino]], [[Vittorio Gasman|Vittorio Gassman]], [[Mariangela Melato]], [[Giuseppe Patroni Griffi]], [[Alberto Moravia]], [[Renzo Arbore]], [[Gianni Morandi]], [[Gigi Proietti]], [[Elsa De Giorgi]], [[Enzo Siciliano]], [[Franco Franchi]] e tanti altri<ref>''Vita di Carmelo Bene'', op. cit., pag. 319</ref>. Del 1973 sono le ''[[Le interviste impossibili|interviste impossibili]]'' radiofoniche con testi di Ceronetti, Sermonti e Manganelli, in cui Carmelo Bene e altri attori danno immaginificamente voce a vari personaggi storici e preistorici.
[[File:Nostra signora dei turchi (scena 3).jpeg|thumb|Carmelo Bene in una scena di ''Nostra Signora dei Turchi'']]
Il 1974 segna l'anno della sua prima apparizione in televisione con "Quattro modi di morire in versi: Majakowski, Blok, Esenin, Pasternak" con la collaborazione di Roberto Lerici e [[Angelo Maria Ripellino]], che ottiene un grande successo di pubblico e critica e un indice d'ascolto elevatissimo. Con gli anni settanta iniziano le assidue frequentazioni della [[Versilia]] dove Bene incontra intellettuali e uomini di cultura come [[Eugenio Montale]], [[Vittorio Bodini]], lo scultore [[Henry Moore]]. Inizia anche il febbrile interessamento di Bene per la storia medicea e in particolare per [[Lorenzino de' Medici]], detto Lorenzaccio, la "sfinge medicea", che lo farà "impazzire" per un decennio. Nel [[1975]] Carmelo Bene partecipa come attore nel film di [[Glauber Rocha]] ''[[Claro]]''. In questo stesso anno, durante la recita dell<nowiki>'</nowiki>''Amleto'' al Manzoni di Milano, venne a sapere della morte del suo amico Pier Paolo Pasolini<ref>Carmelo Bene e [[Giancarlo Dotto]]. ''[[Vita di Carmelo Bene|Vita di C.B.]]'', op. cit., pag. 179</ref>.