Masaniello: differenze tra le versioni

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mi piace Isabella.
ti amo isabella {{Bio
|Nome = Tommaso Aniello
|Cognome = d'Amalfi
|PostCognomeVirgola = meglio conosciuto come '''Masaniello'''<ref>Da ''Mas'Aniello'', contrazione di ''Maso'', [[ipocoristico|diminutivo]] di [[Tommaso (nome)|Tommaso]], e di ''Aniello'', una variante di [[Agnello (nome)|Agnello]].</ref>
|ForzaOrdinamento = Masaniello
|Sesso = M
|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita = 29 giugno
|AnnoNascita = 1620
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte = 16 luglio
|AnnoMorte = 1647
|Epoca = 1600
|Attività = rivoluzionario
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = è stato il protagonista della rivolta napoletana che vide, dal 7 al 16 luglio [[1647]], la popolazione della città insorgere contro la pressione fiscale imposta dal [[Regno di Napoli#Gli spagnoli (vicereame)|governo vicereale spagnolo]]. Nella vita di questo personaggio non è sempre facile distinguere gli avvenimenti realmente accaduti da quelli elaborati dal mito storiografico
|Immagine = Masaniello.jpg
|Didascalia = Masaniello è uno dei personaggi più popolari della storia napoletana.
}}
 
<ref>{{Cita web|url=|titolo=il titolo}}</ref>Quella di Masaniello, finché lui fu in vita, non si configurò come una rivolta antispagnola e repubblicana<ref>da: [[Gaspare De Caro]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/amalfi-tommaso-aniello-d-detto-masaniello_%28Dizionario-Biografico%29/''Tommaso Aniello d'Amalfi, detto Masaniello]'', [[Dizionario Biografico degli Italiani]], vol. 2, Roma, 1960: «un accordo col governo, in cui fossero sancite le conquiste della rivolta, era il fine ultimo della rivolta stessa, giacché in nessun modo veniva messo in discussione il dominio spagnolo su Napoli».</ref> come avrebbe voluto la storiografia dell'[[Ottocento]] che, profondamente influenzata dai valori [[Risorgimento|risorgimentali]], vedeva in lui un patriota ribellatosi alla dominazione straniera<ref>{{cita|Musi|p. 21}}.</ref>. Le cause degli eventi del luglio [[1647]] risiedono esclusivamente nella specificità politica, economica e sociale della Napoli spagnola nella prima metà del [[Seicento]]. Dopo la sua morte, tuttavia, la rivolta assunse connotazioni politiche e sociali<ref>Sia a Napoli che a Palermo infatti «...la rivolta che iniziò come un sollevamento dovuto alla fame, assunse una connotazione politica favorita da alcuni appartenenti al ceto intellettuale e alla classe media e, in breve tempo, anche sociale...». In sp: ''...la revuelta, que empezò siendo un motín de hambre, tomó un tinte político favorecido por algunos elementos de la intelectualidad y las clases medias y pronto se deslizó hacia el plano social''. Da: Antonio Domínguez Ortiz, ''Historia de España. El antiguo régimen: los Reyes Católicos y los Austria'' (tomo 3 de la ''Historia de España'' diretta da Miguel Artiola), Alianza Editorial, Madrid, 1983 (IX edizione), p. 391-392, tomo 3 ISBN 84-206-2042-4 (opera completa: ISBN 84-206-2998-7)</ref> dal carattere antifeudale e antispagnolo<ref>«...dopo la morte di Masaniello l'insurrezione popolare assunse toni più radicali, mentre il "popolo civile" ne perdeva il controllo e sorgevano dalla plebe nuovi capi, come l'Annese, che chiamando alla lotta le popolazioni delle province diedero a essa un più largo respiro e un più preciso carattere antifeudale e antispagnolo, sino a proclamare la decadenza del dominio di Spagna e la costituzione della effimera Repubblica di Napoli...» da: Gaspare De Caro ''ibidem'' ([http://www.treccani.it/enciclopedia/amalfi-tommaso-aniello-d-detto-masaniello_%28Dizionario-Biografico%29/''Tommaso Aniello d'Amalfi, detto Masaniello''], [[Dizionario Biografico degli Italiani]], vol. 2, Roma, 1960)</ref> e, secondo taluni, anche secessionista, al pari di quanto era accaduto alcuni anni prima, in [[Portogallo]] e [[Sollevazione della Catalogna|Catalogna]].<ref>Antonio Domínguez Ortiz, ''ibidem'', p. 392</ref>